End of a Decade

La fine di una decade é una cosa shoccante. Mi sto riprendendo a fatica.

E’ prendendo spunto da linee d’arrivo come questa che ci si rende conto dell’incremento -vero o presunto- della qualitá della vita  rispetto a quella di dieci anni fa: Oggi abbiamo il GPS sulla macchina, internet sul cellulare, la TV al plasma, i videogiochi online, la lavatrice intelligente, l’alta definizione, le videochiamate, il trapianto facciale, l’ipod.. diosolosa cosa ci é stato dato in questi 10 anni di cui neanche ci rendiamo conto di essere ora dipendenti.

Con un piccolo sguardo retrospettivo ci si rende anche conto che i cambiamenti arrivano piano piano, si introducono silenziosamente, ci fanno credere che non si tratti di nient’altro che di un piccolo miglioramento facoltativo, poi gli anni trascorrono lenti, quotidianamente lavoriamo per toglierci l’ultima sciocca soddisfazione tecnologica, invecchiamo un po’ fingendo di non sentirlo, infine un bel giorno ci guardiamo alle spalle ed é tutto lí, un lungo ponte grande quanto una generazione e costruito a poco poco mentre non stavamo guardando: I bambini hanno cambiato i giocattoli, i giovani hanno cambiato gli eroi, gli adolescenti hanno cambiato le aspirazioni.

I cambiamenti esistenziali poi fanno ancora piú paura.
Dieci anni fa mi introducevo con passo tremolante nel mondo lavorativo, andavo al bar in centro girando sul Phantom Malaguti, ascoltavo la musica dance e mi lasciavo chiamare truzzo, non parlavo inglese, non avevo mai viaggiato solo. Nomi come New York, Londra e Tokyo evocavano immagini di immensi parchi giochi aperti 24 ore su 24 dove esisteva solo il concetto di divertimento e di libertá, ma niente mi spingeva ad andarci. Non ne avevo bisogno. Nutrivo dei sogni, ma l’ obiettivo principale della mia vita era divertirmi ed evitare i problemi, non inseguire i miei sogni. Qualcosa poi é cambiato. A pensarci bene credo che se il mio io di oggi dovesse incontrare l’io di dieci anni fa gli darebbe dell’italiano medio.
Quanto sono maturato e quante esperienze ho acquisito da quell’io che ero una volta. Quante persone ho incrociato sulla mia strada che mi hanno fatto diventare quello che sono, quante storie ho ascoltato che mi hanno cambiato.

Cosa avranno in serbo per me i prossimi dieci anni? Quali gli avvenimenti dal punto di vista della qualitá della vita? La televisione in 3D? L’intelligenza artificiale? La comunicazione cerebrale?

E quali avvenimenti dal punto di vista esistenziale? Nascite? Morti? Nuovi incontri? Viaggi nello spazio? Al di sotto degli oceani? Fremo all’idea.
Una cosa é certa: Di una vita non bisogna buttare via niente, é sempre bello prendere un’occasione per voltarsi a guardare da dove si é venuti.

9 comments to End of a Decade (Looking back the way we came)

  • Alex in the Sky

    Non pensi mai alla cortezza dell’esistenza umana? Io ho 20 anni e molto spesso penso come 1/4 della mia vita sia già trascorsa. Una vita che non vale la pena di vivere.

  • Roberta

    L’inglese “decade” in italiano corrisponde a “decennio”. La parola italiana “decade” vuol dire “dieci giorni” (o “dieci unità”).

  • giuseppe

    Bellissima foto…AUGURI da Beppe

  • Leo

    He he caro…questo è l’effeto del ritorno dopo le vacanze di natale in Italia!
    Per questo io quest’anno..NON SONO TORNATO.
    Comunque a parte le battute, è molto bello quello che hai scritto e credo che sia il sentimento di tutti i disadattati del mondo!

    Auguri a tutti!!!!

  • Michela

    Eccome se si cambia, e menomale!! Anch’io finiti gli studi, uscita dall’ambiente protetto famiglia-scuola, ero entusiasta di lanciarmi nel mondo lavorativo, di avere finalmente un pò di soldi da parte, ecc… mi capitava ogni tanto, di sentire di persone che si trasferivano all’estero perchè la vita in Italia gli stava stretta, e non le capivo, mi chiedevo “ma chi glielo fa fare???”
    Poi, giorno dopo giorno, ho iniziato a scontrarmi con la realtà, sia dal punto di vista lavorativo che sociale; mi sconcerta tuttora che la maggior parte delle persone che conosco se ne sta della situazione in cui si vive, che tanto, dicono, è così…
    Dove io vedo cose che stridono, molti altri vedono la normalità, e più il tempo passa, più sono contenta di essermi stufata della vita monotona e senza prospettive che la mia città “offre”.
    Crescere, in questo senso, è stata una presa di coscienza, e soprattutto scegliere di reagire….se non fossi diventata come sono, a quest’ora penso che sarei come tanti miei amici,30-35enni, ancora oggi ogni santo weekend in discoteca a dimenarsi sulle note di tecnocioffeche allucinanti, e facendo finta di divertirsi come quando avevamo 20 anni…
    Quindi a conti fatti sono veramente contenta, perchè tutto questo mi ha dato la spinta necessaria per scegliere di trasferirmi all’estero, capire che non necessariamente il posto in cui sono è quello giusto per me, e soprattutto essere sempre curiosa verso ciò che non conosco. Buona nuova decade a tutti!! 😉

  • wellness

    Buon Anno a Tutti !

  • Bello leggere questo post.
    Auguroni per l’anno appena nato e per una decade fantasmagorica!
    Antonio

  • Bellissimo post!
    Come sai anche io sono cambiata tanto, e tu hai contribuito più di tutti a farmi diventare quella che sono oggi. Grazie per quello che sei e che mi hai dato in questi quasi 6 anni! Sei una persona stupenda!

  • Sarebbe triste se nel nostro cammino non cambiassimo non ci evolvessimo non credi? Auguri anche se in ritardo. 😉