Consigli per disadattati: Trovare lavoro a Londra

La seconda ed obbligatoria tappa verso la creazione della vostra nuova vita londinese é la ricerca di un lavoro. E’ inutile che ci giri intorno: preparatevi perché sará dura. A seconda delle vostre aspettative il tempo necessario ad ottenere un lavoro cabierá drasticamente, ruotando allegramente intorno a tre variabili: pubblicitá, faccia tosta, fortuna. Come introduzione accenneró brevemente al discorso del lavoro in nero, “brevemente” perché funziona esattamente come in ogni altra parte del mondo e perché se state leggendo queste righe potete tranquillamente lavorare legalmente a Londra: il lavoro in nero consiste solitamente in un lavoro sottopagato, ipersfruttato, per un numero insano di ore e giorni lavorativi, e senza alcun tipo di tutela (tenete a mente che la retribuzione minima di legge, comunque da fame, é di 5 pound all’ora). Se siete disperati, non avete un curriculum, non avete una specializzazione o non parlate l’inglese, potrete comunque trovare lavoro legalmente in diversi ruoli quali cassiere, cameriere, magazziniere, addetto call center, donna delle pulizie e tanti altri. Se avete un minimo di curriculum che dimostra che avete qualche tipo di studi o esperienze e volete qualcosa di piú redditizio dei lavori succitati allora sappiate prima di tutto la spietata veritá: a Londra ci sono forti pregiudizi verso chi é giunto da poco in territorio inglese. Ció vuol dire che qualunque sia la vostra preparazione/conoscenza le 3000 agenzie di lavoro londinesi preferiranno sempre qualcuno giá insediato da tempo nella cittá rispetto a voi in quanto questi danno piú garanzie, hanno referenze londinesi (qua impazziscono per le lettere di referenze), e sono meno portati a recidere il contratto di lavoro. All’inizio vi risponderanno tutti con frasi del tipo “Ci dispiace ma le sue esperienze non corrispondono a quello che cerchiamo”, “un altro candidato aveva caratteristiche piú attinenti alla posizione offerta rispetto a voi”, “non abbiamo posizioni adatte a lei”, “le sue referenze non sono sufficienti”, “fai cagare é meglio se torni a casa” eccetera eccetera a seconda della finezza dell’agenzia. Niente di quello che dite servirá a convincerli che siete a Londra per restarci, pertanto gambe in spalla e recatevi in zone “meno esigenti” tipo 2, 3 e 4, e cominciate a bussare alle agenzie di lavoro ed offrirvi per lavoretti temporanei come call-center, data entry, helpdesk e cose del genere, spesso sono contratti per un paio di settimane e al termine della prestazione insieme ad un sonoro calcio nel culo riceverete anche una preziosissima lettera di referenze (se non ve la danno chiedetela) che poi spiattellerete ripetutamente con allegria sul naso delle signorine delle future agenzie di lavoro. Di solito dopo avere accumulato due lettere di referenze e un paio mesi di permanenza si convinceranno che siete persone serie e meritate un posto di lavoro serio e decentemente retribuito, nel quale sguazzerete allegramente nei mesi che verranno. Previo ottenimento di lettere di referenze, torniamo al primo dei famigerati tre punti fondamentali: la pubblicitá. Dopo aver creato un CV dignitoso (per caritá, non voglio essere io a dirvi come farlo) dovete pubblicizzarlo ovunque ed in ogni modo possibile, sbattetelo su www.monster.com, andate sul sito della REC (organizzazione che raccoglie TUTTE le agenzie di lavoro registrate ufficialmente in Inghilterra) e scaricate la lista di tutte le agenzie di lavoro londinesi con il loro relativo ramo di specializzazione: prima mandatelo a chi pensate sia piú orientato nel settore che cercate, e poi speditelo a chiunque! Siate gli spammers che tanto vi stanno sulle palle, mandate questo CV come fosse una catena di Sant’Antonio e se volete fare la bella faccia telefonate e chiedete “L’ha ricevuto??” anche se avevate preventivamente allegato tre conferme di ricezione e quattro di lettura. Se un’agenzia vi chiama chiedendo informazioni sul vostro CV rizzate le orecchie: vi stanno valutando per un’offerta. Qui subentra il punto 2: la faccia tosta. Questo é qualcosa che non si puó spiegare, semplicemente dovete far credere a chi vi contatta che voi siete la persona PERFETTA per il lavoro che vi vogliono proporre ma del quale non sapete assolutamente niente, allo stesso tempo senza sembrare arroganti o menzogneri, e quindi dovrete vendere i vostri punti deboli come qualitá. Se l’agenzia decide di vedervi é perché vi vuole proporre ad un suo cliente per un colloquio, e a questo punto vi fará il lavaggio del cervello su come vestirvi, cosa dire e non dire, quanto tempo prima presentarvi, come ritoccare il CV per farlo diventare perfettamente attinente alla posizione offerta, a che ora puntare la sveglia, cosa mangiare a pranzo, a che ora fare la cacca e cosí via. Voi fidatevi ciecamente, il vostro “line manager” sará il vostro migliore amico fino all’ottenimento del lavoro (poi diventerá il vostro peggiore nemico ma questo é un’altro discorso). Se arrivate a colloquio dal cliente e riuscite a fare una bella impressione é fatta, probabilmente il giorno dopo verrete chiamati per iniziare il periodo di prova, altrimenti continuate a cercare altro e non ascoltate troppo l’agenzia che vi dice che ci vorranno giorni/settimane perché sono tutte cazzate, tra l’offerta di lavoro e il piazzamento del lavoratore passano 3 giorni a dir tanto e loro vogliono prendere tempo per far sí che siano loro a piazzarvi e non un’altra agenzia. Siate svegli e ricettivi sui segnali che vi mandano, nel mondo del lavoro chi vi vuole bene lo fa perché ha interessi (non che non capiti anche nella vita vera, ahem). A tal proposito subentra l’importantissimo discorso PAYE/Limited company: Non ho la conoscenza necessaria per spiegarvi il tutto con dovuta minuzia di particolari, comunque PAYE significa “Pay As You Earn” ossia verrete pagati ad ore con l’immediata liquidazione di ferie e senza la malattia pagata, al termine del contratto chi si é visto si é visto. Limited Company significa che tramite il vostro codice fiscale creerete la vostra compagnia personale di cui sarete l’unico lavoratore (attenzione: va bene per uno che é consulente indipendente a tutti gli effetti e deve chiedere continuamente fatture ai suoi clienti, ma se mirate ad un posto di lavoro in un’azienda lasciate perdere, l’agenzia ve la venderá come la soluzione migliore, ma ovviamente lo é solo per lei). Qua concluderei: Sicuramente mi sono dimenticato qualcosa perché ci sono altri milioni di cose da dire e da sapere su come trovare il lavoro a Londra ma dopo tutto quello che ho scritto forse un “in bocca al lupo” é la cosa piú appropriata, se avete domande/dubbi sono a vostra completa disposizione.

1,299 comments to Consigli per disadattati: Trovare lavoro a Londra

  • SLAVE

    santo dio… non e’ vero che gli inglesi sono stronzi e cattivi.Sono solo persone serie che vogliono vederti lavorare. Magari lavorare per un posto inglese!!, almeno sicuro non si lavora in nero e NON si vien pagati 4 pounds l’ora ma 6!

    Io lavoro in un posto non inglese ( un ristorante italiano gestito da un turco che si spaccia per uno nato nei dintorni del Lazio…….. con il colore, il modo di parlare e la faccia che ha , e’ tutto meno che italiano).. lavoro in nero quasi 60 ore a settimana, prendo 4 fuckin pound all’ora, ho un solo giorno OFF, faccio giorni di 12 o 13 ore e sono praticamente una schiava. Dovvrei essere una sorridente e allegra cameriera, invece sono una disperata e sfruttata TUTTO-FARE : dal pulire i cessi, al servire ai tavoli, al lucidare quelle cazzo di posate, al sorridere mentre vorresti solo dire al customer FUCK YOU, STROZZATI CON LA ZUPPA!, al lavare OGNI CAZZO DI SERA TUTTO IL RISTORANTE, ALLO SPAZZARE CON UNA SCOPA CHE SPORCA E NON PULISCE, al buttare outside the rubbish.

    Se tu parli inglese decentemente, Londra ti apre mille porte ( lo so , perche tutte le persone in gamba che parlano un pochino di inglese hanno un ottimo lavoro).
    Se invece come me, non parli inglese , RESTA IN ITALIA, FATTI UN CAZZO DI CORSO E VIENI QUI A SPACCARE I CULI A TUTTI… a londra tutto e’ possibile.

  • loretana

    Salve, mi chiamo loretana, sono un tecnico dei servizi sociali, e mamma di 2 ragazze grandi di 25 e 18 anni, che studiano all’estero! Sono d’accordo anch’io su tante cose sritte nei vostri messaggi! Io sono mesoi anzi 2 anni, che sto cercando disperatamente un lavoro a londra come nanny live-in, nanny mother’s help, nanny housekeeper, aiuto cucina, spesa, ecc…..ma niente! tutto invano!! ti contattano via email dai la tua disponibilita, invii il tuoi documenti, e dopo un po ti senti dire che hanno preso altre persone….ma e mai possibile? dare la disponibilita per una certa data e fare un biglietto e partire, non mi sembra una cosa tanto difficile!! E tanti purtroppo sono italiani, che rispondendo ai tuoi messaggi ti propse!ongono lavoro, e poi tutto svanisce nel nella!! Possibile mai…che una persona seria, onesta, di buona cultura, mamma, e quindi esperta con i bimbi, solare, pulita non riesca a trovare uno straccio di lavoro a londra? io mi sono recata in questa citta ben 12 volte dal 2008 al 2011, ospite di amici italiani,e mi sono resa conto di quanto siano stronzi gli inglesi…..alcuni gentili e disponibili, altri molto stronzi!!! ma mi meraviglio dei nostri connazionali che sono li, per lavoro, e non capiscono le necessita di chi come loro, vorrebbe andare li per l’esclusivo bisogno di lavorare ed anche per fare un esperienza, arricchendo anche il livello scolastico del nostro inglese! Cmq se qualcuno leggesse questo messaggio, e avesse bisogno di una brava ed affidabile nanny, lascio il mio indirizzo di posta elettronica, e poi potro fornire altre informazioni sulle mie esperienze lavorative. Grazie di cuore!! Bye. loretanaleone1959@tiscali.it

  • Rod

    Eli e Melania spero che in questi due anni passati siate riuscite a concludere qualcosa nella vita, perche’ da come vi descrivete in questo forum mancate totalmente di tatto, coraggio e capacita’ di sopravvivenza. Si leggono parole cariche di pregiudizi…come Italiano che 15 anni vive e lavora a Londra, ogni giorno mi auguro sempre che gente come voi resti in Italia e non vada in giro per il mondo a farci fare brutta figura.

  • Limone

    @ Melania

    e tu sei stata a londra? LOL
    forse ti sei fatta la settimana di ferragosto con la scuola
    che ne sanno gli inglesi se sei del sud o del nord?

  • eli

    Ciao vivo a londra da due mesi e mezzo.Appena sono arrivata mi sono messa alla ricerca di un lavoro e tramite gumtree ho fatto qualche prova ma sono tutte andate male.
    premetto che sono venuta a londra per imparare l’inglese, lo conosco solo al livello scolastico che equivale a non parlo inglese.
    Ho fatto anche i giri con il mio Cv e tramite quelli sono riuscita a fare un’altra prova in un rist. italiano ma non mi hanno preso sicuramente per la lingua.
    Dopo circa un mese che ero qua sono andata in un’agenzia privata che lavora principalmente con italiani, cosi’ il giorno stesso ho trovato lavoro in un bar gestito da un’italo inglese . il mio lavoro consisteva nel fare caffe cappuccini pulire il posto di lavoro ma principalmente nel lavare i piatti del lunch e sporadicamente a servire ai tavoli. all’inizio per quanto fosse dura non mi rendevo bene conto di quanto fossi sfruttata, poi parlando con conoscenti per l’appunto italiani che lavoravano in altri posti mi sono resa conto di essere schiavizzata lavoravo 6 giorni su 7 per 8 ore e il sabato erano 9 ore con 15 min di pausa pranzo (un toast e basta) e prendevo circa 4 paund all’ora, e’ chiaro che non fossi assicurata .
    dopo quai due mesi di lavoro avevo deciso di resistere ancora un po, e di tornare in italia per una settimana per salutare i miei geniori e una volta tornata rimettermi alla ricerca di un lavoro degno di questo nome. ho prenotato un volo per l’italia e mi ero messa in testa di resistere ancora 3 settimana e poi di mollare il lavoro.
    mi sono ammalata cosi’ ieri non sono andata al lavoro, il mio titolare non mi ha mai lasciato il suo num di cellulare cosi’ l’ho chiamato la mattina alle 5 nel bar per dire che avevo la febbre e non sarei andata. lui stamani mi ha chiamato e mi ha detto di non andare piu al lavoro perche’ non ci si assenta per un reffreddore.
    cosi’ adesso sono di nuovo senza lavoro, certo ho perso poco . mi si sono un po’ scombussolati i piani perche’ adesso non so se cercare un lavoro prima della partenza per l’italia oppure frequentare il corso di inglese concentrarmi sulla lingua e rimandare la ricerca del lavoro a dopo. Mi aspettavo che in un posto del genere mi potesse capitare di tutto, mi trattavano come una schiava.
    adesso il succo di tutto questo e’ : non so se faccio parte dell’italiano medio oppure no, ci sono aspetti dell’italia che amo mentre altri che mi fanno stare male, non sono venuta a londra perche’ odio l’italia ma solo per fare un’esperienza e perche’ in tanti anni non sono mai riuscita a parlare inglese come vorrei.
    certo partire come ho fatto io , non sapendo l’inglese e non avendo grandi esperienze nel campo della ritorazione e’ come mettersi nelle mani dei piu spietati perche’ sei soggetta a doverti accontentare dei peggio lavori per mantenerti e per fatti un po di esperienza.
    spero piano piano di uscire da questo periodo e di trovare un lavoro in cui sentirmi una persona. con un contratto con piu giornate libere e un clima lavorativo normale o piacevole . per tutto qusto ci vuole sacrificio e sono pronta a mettercela tutto. pero’ cazzo vorrei fare il culo a sti stronzi del bar , li hanno tutto lo staff a nero possibile che io non posso fare niente? il locale e’ sempre busy e non pagano le tasse. forse sono mafiosi com’e’ possibile che non abbiao mai controlli?
    vorrei un consiglio, si possono denunciare situazioni del genere?
    grazie a colore che hanno avuto voglia di leggere il mio post.
    un saluto Elisa

    • luca

      ciao elisa, io pensavo di andare a londra come te a imparare l’inglese senza avere molta esperienza, volevo sapere se puoi darmi dei contatti, anche per lavori sottopagati, grazie, se vuoi ti mando la mia email, luca

  • Ciao…
    Sono tornata da un anno esatto da Londra e devo dire che non sono completamente daccordo con te. Su tutto ciò che concerne le referenze, il lavoro in nero purtroppo ti devo dar ragione, ma sul fatto che se non si parla bene inglese si riesce a trovar lavoro è quasi del tutto impossibile. Infatti pensa che nonostante il mio inglese fosse un buon inglese scolastico, appena arrivata lì chiunque mi ha sbattuto la porta in faccia….anche il recruitment office del mc donald’s di marble arch non mi ha presa…..ho dovuto prima frequentare per un mesetto un college prima di trovare un lavoro come ragazza alla pari o donna delle pulizie…..
    E’ abbastanza dura trovare lavoro lì, specialmente essere credibili….gli inglesi sono abbastanza “stronzi” e non vedono di buonissimo occhi gli italiani specialmente quelli del sud…
    Cmq auguro buona fortuna a tutti
    Good luck!!!

  • You have to revise your opinion. Repeating this nuttery misses your point. Give us proofs. Not just with words, but with deeds.

  • polixenia

    bello oby,utile anche,grazie 😉