immigrationL’Italia é stata trasformata nelle recenti decadi da una nazione di emigranti in una nazione obiettivo di immigrazioni di massa.
Questa é l’introduzione di un articolo della BBC che vuole mettere a fuoco la situazione italiana rispetto al fenomeno dell’immigrazione in Europa, in una forma definibile sicuramente come unica e discutibile, sotto diversi aspetti.
La riflessione nasce innanzitutto alla luce della recente dichiarazione della Commissione Europea che sta per rivelare un piano per permettere a piú rifugiati (sia essi di guerra o di povertá) di immigrare legalmente in Europa.
La commissione Europea ha infatti giá fatto notare agli stati membri come di tutti gli emigranti in cerca di asilo politico in Europa nel corso dello scorso anno soltanto il 7% siano stati accettati da nazioni appartenenti alla UE, equivalenti ad un totale di circa 6mila persone. Di contro, ad esempio, gli Stati Uniti ne hanno ammessi piú di 60mila.
L’Europa ha pertanto deciso di presentarsi sul piano mondiale con una luce migliore e ha fatto notare come as esempio due milioni di iracheni stiano attualmente conducendo vite a rischio in Siria, Giordania e Medio Oriente, ponendo come prioritá aiuto ed ospitalitá nei loro confronti.

Non stupisce quindi che le recenti manovre del governo italiano sul piano dell’immigrazione siano sotto il fuoco incrociato degli stati membri e delle associazioni umanitarie allegate.
Tra alcune di queste manovre che l’Italia ha sbandierato a gran voce citiamo l’istituzione del reato di clandestinitá, le ronde civili, l’autoritá ai medici di denunciare immigranti illegali.
La BBC ha effettuato alcune interviste indipendenti, ritraendo situazioni di immigrati illegali in condizioni segregate e spesso disumane, persone disperate e pronte a tutto pur di non tornare a casa ma al tempo stesso impossibilitate a legalizzare la loro posizione. Gli immigrati legali dal lato opposto lamentano che questa focalizzazione su improvvisi e severi controlli sulle frontiere e rimpatri ostacola l’integrazione di loro e degli altri 3.7 milioni di immigrati legali giá presenti sul suolo italiano. Inoltre la BBC fa notare come i media italiani si focalizzino insistentemente sugli sbarchi sull’isola di Lampedusa, i quali rappresentano una minima frazione del totale, mentre la maggior parte degli immigrati clandestini entra legalmente per poi estendere il soggiorno illegalmente  (come avevo riportato nel post precedente). Questi dati vengono stranamente negati dal governo italiano che dichiara che dall’isola di Lampedusa entrano la metá degli immigrati illegali.

La BBC come l’Europa intera si interroga ovviamente su cosa gli italiani vogliano veramente dai propri immigrati, si interrogano sulla leciticitá di tali manovre dal piano legislativo ed umanistico, sull’effettiva utilitá nella rapiditá di tali interventi in tempi recenti quando l’esistenza del problema risale agli anni 80. Sopratutto si domandano cosa pensano gli italiani di quel che il loro governo legifera.
Per un italiano informato é facile fotografare la situazione e tracciarne un quadro, per un disinformato é facile averne un quadro tracciato da chi lo vuole disinformare. Credo sia ovvio a tutti in Italia che sono finite le epoche del buonismo verso gli immigranti, cosí come sono finite le epoche in cui gli italiani ricordavano di essere stati emigranti. Ma credo che moltissimo poteva essere fatto sia per l’Italia sia per i suoi immigrati nel corso degli ultimi anni e niente sia mai stato fatto. Molto fumo é stato gettato negli occhi da quei maestri di manipolazione dell’ignoranza altrui (nda Lega), molti voti sono stati strappati da eccesso di zelo (nda Berlusconi) ma infine tutti i voti sono sempre stati imbucati nelle tasche dei soliti noti che dell’immigrazione hanno sempre fatto una splendida macchina nella quale sia i soldi che i voti venivano utilizzati per oliare meccanismi che alimentavano se stessi. L’immigrazione é sempre rimasta lí. L’Italiano ancora non l’ha capito, non glielo hanno ancora detto. Non ha ancora capito che l’immigrazione non si puó fermare, che arrivati a quota 4 milioni non si puó piú pensare che l’Italia sará per sempre popolata da pura razza bianca con il proprio dialetto regionale, con i crocifissi nelle scuole e il vicino di casa a vendere la frutta al mercato la domenica mattina. Non ha ancora capito che quei call center da lí non si muoveranno mai e cosí sará per i Doner Kebab e i centri di preghiera islamici. Gli immigrati legali chiameranno parenti dai loro paesi di origine, compreranno case, faranno figli che faranno figli che faranno figli. E’ un quadro desolante? Bene. E’ la realtá. Vanno integrati punto e basta.  Gli immigrati clandestini, quelli “disperati”, quelli che non abbandoneranno mai l’Italia perché non hanno niente da perdere, vanno regolarizzati e non ci si puó girare intorno. Il clandestino buono va messo a lavorare. Ma a lavorare seriamente, non sotto un datore di lavoro al quale fa comodo che sia clandestino perché favorito dalle leggi statali e dopo avergli spaccato le braccia va in chiesa a battersi il petto dopo aver votato la Lega. Il clandestino marcio invece, quello che a possibilitá concessa delinque per scelta, quello senza documento d’identitá, quello che non vi verrá mai a dire da dove viene e nessun paese si riprenderá senza la certezza che sia un suo cittadino… quello va messo in galera o rispedito a casa con un accordo con la nazione di origine (accordo serio, non come quello con la Libia che fa ridere i polli). Bisogna piantarla con questa idea che un clandestino illegale una volta scoperto lo si mette su un treno a caso e lo si rispedisce a casa (Su un treno a spese di chi? Quale casa? Di quale nazione?). Poi ci dicono che le carceri sono piene. Certo, le carceri sono piene perché la legge non funziona, perché le stesse persone di cui sopra hanno interesse perché non funzionino, perché non ci devono finire dentro loro. Sarebbe bello dire di copiare il modello britannico come esempio per risolvere la situazione, ma nessun modello é applicabile, l’Italia come la Grecia si trovano in una condizione sfavorevole ad impedire l’immigrazione clandestina, ma é assurdo credere che se una favola ci piace questa possa diventare la realtá cosí come é demoralizzante vedere quanto l’Europa si preoccupi sul fronte immigrazione piú dell’Italia ed in Italia la gente dorma. Torno a dormire anche io, buonanotte.

516 comments to Immigrazioni a confronto: Il curioso caso italiano

  • Sergio

    Ho letto questo articolo questa mattina e sto male… Perché Berlusconi ci umilia così in giro per il mondo?

    http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/esteri/libro-canada/libro-canada/libro-canada.html

  • leo

    Caro Oby, ho ritrovato il pezzo dell’intervista sottotitolato, ma ti assicuro che l’intercista completa è davvero da brivido.
    Il nostro presidente, osannato e adorato come la madonna di Lourdes (o forse Maometto…)dal gruppo di “giornalisti” che lo intervista che lo guardano come se dio in persona stesse parlando, ha dato davvero il meglio/peggio di se…
    nel corso dell’intervista ci ha anche provato con la gionalista, chiedendole il suo numero di telefono ed ha proposto al direttore della rete di fare lui stesso il casting per le ragazze “essendo un vero esperto nel settore”….
    Poi ad un certo punto gli chiedono: “Presidente, cosa deve fare NESSMA TV per diventare quello che le sue televisioni sono diventate” e la risposta di Silvio “Innanzitutto bisogna prendere le persone GIUSTE…”
    Che stesse pensando ad un editto tunisino????

    Vado a lavorare vah che mi passa la rabbia.

    ps: Se ne ho la forza vi prometto di tradurvi il testo completo dell’intervista….

  • Oby

    Adoro i miei commentatori. Sieti in gamba.
    Sulla faccenda riportata da Leo poi mi sto ancora riprendendo dallo shock.. ho trovato il filmato sul blog di Beppe Grillo (che é stato poi riportato a ruota da alcuni quotidiani nazionali).
    http://www.youtube.com/watch?v=9blS8S_J_I4
    La cosa bella é che con quello che ha detto il signor B (mentre faceva il voltagabbana ed il leccaculo) prima o poi ci si ritrova anche a concordarci, perché qualunque sia il vostro pensiero sull’immigrazione lui l’ha detto!
    Della serie che ora ci possiamo discutere cosí:
    1) Credo che con gli immigrati ci voglia linea dura! -Eh sí, come ha detto il nostro presidente del consiglio!
    2) Credo che bisogna aprire le porte agli immigrati! -Eh sí, proprio come ha detto il nostro presidente del consiglio!

  • leo

    Non vi preoccupate perche il problema è risolto!
    Il nostro presidente del Consiglio, in una intervista a NESSMA TV, una tv tunisina semicontrollata dal gruppo Mediaset (25% appartiene a MEDIASET e un altro 25% alla società del suo amico Tarak Ben Ammar, a lungo consigliere di amministrazione di mediaset stessa) ha assicurato:
    “Noi italiani abbiamo il dovere di guardare a quanti vogliono venire in Italia con una apertura totale di cuore. E di donare a coloro che vengono in Italia la possibilità di un lavoro, una casa, di una scuola per i figli”.
    Vi consiglio di seguire l’intervista (se capite il francese) completa perchè è davvero incredibile.

  • ps. che poi scusami ma le lega mi fa proprio ridere, perchè demonizza gli stranieri, fa tante chiacchere patriottiche, dice roma ladrona, invece 1)tutti i suoi votanti sono i primi che poi, nelle loro fabbrichette assumo solo stranieri per poterli pagare in nero e farli lavorare 20 ore al giorno 2) la lega è al governo, adesso, quindi con i soldi di Roma ci sta campando.

  • Wellness, ti do ragione su tutto, il fatto è che molta di questa gente non ha niente da perdere, viene da posti dimenticati da Dio, piuttosto di tornarsene a casa, se non ha un lavoro, fa tutt’altro… però sinceramente a me sembra che siano più i comunitari (tipo i rumeni) o gli zingari che fanno “danni”, e non gli africani, o gli arabi, o in generale quelli che arrivano a lampedusa…

    c’è anche da dire poi che a livello di giustizia siamo
    gli zimbelli del mondo, lo sanno tutti che da noi non funziona, ed è anche per questo che molta gente comunitaria e non, in regola o clandestina arriva qui con l’obiettivo di delinquere in pace, che tanto non gli succede niente……

  • wellness

    la situazione è complessa…e la lega non dice solo stupidagini..ne ho sentite molte di piu dai partiti “tradizionali”..io non ce l’ho con gli immigrati e penso che l’integrazione sia la chiave del successo dell’operazione..ma…a patto che siano dediti al lavoro e soprattutto che abbiano un lavoro…se dopo 3 mesi che sono qui e non hanno trovato lavoro per qualsiasi motivo, come pensate che trovino le liquidità per comprare il cibo ??..con l’elemosina ?? no, ma con furti, rapine etc..senza contare che grazie alla presenza di teste ben pensanti nel nostro paese e al lassismo che comportano c’è gente che arriva in italia direttamente con l’intento di delinquere…
    il lavoro è la discriminante…senza questa prerogativa l’individuo è Costretto a delinquere e quindi va espulso..non si puo mantenere gente nel paese che campa di espedienti..per cui vanno censiti tutti e ci devono dimostrare nell’arco di tre mesi quale è la fonte di reddito perchè anche la persona piu buona del mondo sarà costretta a delinquere per ottemperare i propri fabbisogni basilari…inoltre galera a vita a chi assume tali soggetti in nero alimentando la catena dell’illegalità..nel sud ci sono migliaia di aziende (in particolar modo quelle agricole) che assumono a nero che schiavizzano, che organizzano i barconi per portare qua i disgraziati col mito dell’italia e di una vita migliore ( a prezzi pazzeschi)e nessuno (lo stato) fa niente…mentre loro aumentano i profitti perchè li pagano una miseria ed evadono cife da capogiro…
    quindi la lega,che ha piu volte denunciato la cosa,non sempre vomita sentenze sulla base della propria ignoranza…

    bah come al solito penso che in italia l’unico interesse dell’individuo è il proprio profitto..bastasse che il 20% della popolazione pensasse un po anche a chi gli sta vicino e le cose andrebbero sicuramente meglio..

    uk forever

  • hai ragione su tutto, l’immigrazione NON si può ma soprattutto non si deve fermare, ma lo Stato ha l’obbligo verso i propri cittadini e verso gli immigrati di proteggere entrambi, favorendo l’integrazione e la possibilità dei clandestini (buoni) di regolarizzarsi.
    Capisco un po’ gli italiani perchè spesso il loro pensiero è causato da semplice ignoranza e derivata paura, che non sempre è da considerarsi un colpa: penso ai miei cari, ai miei compaesani friulani, che non sono abituati a uscire dal loro paesino se non per catapultarsi in qualche villaggio turistico, che associano le persone di colore ai vu-cumprà e alla delinquenza, magari ingenuamente votano anche Lega perchè è l’unica che da un po’ di voce all’unico sentimento patriottico che sentono, quello verso la propria regione, verso il proprio dialetto (sentirsi italiani in quelle zone di frontiera è particolarmente difficile, viste le enormi differenze con l'”italia mediterranea” che tutti considerano come la “vera”, autentica italia..).
    Non mi sento di puntare il dito e fargliene una colpa per essere state cresciute cosi, dentro sono tutte brave persone, pronte ad aiutare una persona indipendentemente dal loro passaporto, una volta che questa si è dimostrata una persona onesta e lavoratrice, come è successo con varie persone arrivate nel mio paesino.
    Per quello lo stato deve anche preoccuparsi di agire sulla paura e ignoranza dei suoi cittadini, ma certo non con soluzioni ottuse e razziste, bensi partendo dalle scuole, dalle piccole comunità, dalle famiglie, educando gradualmente il suo popolo alla conoscenza e al rispetto attraverso istruzione mirata, fin dall’asilo, e programmi di scambio culturale.
    Per concludere, mi chiedo perchè la Chiesa non si occupi personalmente di portare questa conoscenza ai fedeli, ci sono migliaia e migliaia di missionari sparsi per il mondo che fanno cose spettacolari, eppure la Chiesa ne parla troppo, troppo poco, spesso con falso buonismo…sempre impegnata a spargere zizzania invece di spargere l’Amore che predica.

  • Guarda, io anni fa mi sono vista su Channel 4 una specie di reality in cui Jamie Oliver girava l’Italia e andava nei paesetti sperduti a imparare le ricette italiane, giuro, non mi sono mai diverita così tanto, ogni volta mi spaccavo dalle risate, soprattutto perchè Jamie non parlava italiano e le persone con cui ogni volta aveva a che fare parlavano solo dialetto, una della cose più divertenti che abbia mai visto.
    comunque, ovviamente concordo con quello che dici. io a abito in una città del nordest che da anni è sotto la lega ed è comandata da un sindaco tristemente noto per le sue uscite pubbliche razziste che sono finite pure sulla tv nazionale… e la gente gli da ragione. io poi, che ho un fidanzato straniero(ma qui in Italia da 12 anni), non ti dico come ci guarda la gente.
    purtroppo sono arrivata alla conclusione che l’Italia non cambierà, perchè il popolo Italiano è uno smidollato, perchè è attaccato ancora ai valori di 10.000 anni fa e perchè non si rende conto/vuole rendersi conto che la realtà non è come la descrivono su studio aperto….

  • Sergio

    La Lega è la cosa peggiore che sia capitata all’Italia dalla nascita della Repubblica. Tra tutti i movimenti politici è il più viscido e pericoloso, perché si basa sull’ignoranza, l’arroganza e la miopia dei suoi membri. Nonostante lo squallore di questa gente sia evidente come il sole, gli italiani li votano. Mi sono chiesto e richiesto il perché. Io sono veneto da generazioni, amo il mio dialetto e lo parlo coi miei amici, ma mai e poi mai mi sognerei di votare lega, perché la lega si autoproclama protettrice degli interesi del nord e invece fa solo i propri interessi portando squallore, ignoranza, disinformazione e sempre maggiore sofferenza oltre ad un’intolleranza che spesso sfocia in razzismo vero e proprio. Sì, gli italiani sono ciechi, ma in molti casi a me sembrano dei veri e propri vegetali, senza opinioni proprie, non criticano mai quello che dice il politico di turno. Mi auguro un giorno si risvegliono dal sonno profondo in cui si trovano.

  • OBY

    Sono appena incappato in questa notizia sul sito di Antefatto, ci rivedo la mia idea di “clandestino buono” e la voglio aggiungere come integrazione al post:

    Senegalese, stanco di vivere in Italia, si autodenuncia
    http://antefatto.ilcannocchiale.it/2009/09/02/senegalese_si_autodenuncia.html

  • Da Lampedusa passa il 10 per cento dell’immigrazione se va bene, non certamente il 50 per cento.
    L’italia è stata sempre un crocevia di civiltà e razze, non cambierà sicuramente ora la situazione.
    C’è solo una soluzione ed è quella che hai indicato tu, l’integrazione..
    In fondo neanche l’impero romano è riuscito a fermare l’immigrazione di allora (barbari), e vorremmo riuscirci noi oggi? Quindi c’è da dedurre solo una cosa, l’integrazione avverrà comunque, resta da vedere se vogliamo che sia soft oppure traumatica..