res1Rientrare a Londra dopo una settimana trascorsa a Napoli ha il sapore di entrare in una trattoria dopo un pomeriggio nella savana africana.
I napoletani sono adorabili ma in quanto ad inclinazione per il rispetto delle regole sembrano degli alunni della prima elementare: lo sfregio degli edifici pubblici é all’ordine del giorno, i parcheggi non si cercano ma si inventano, la spazzatura é una forma di arte contemporanea, i semafori non sono ordini ma consigli. Dopo aver guidato nel traffico napoletano ad ogni ora del giorno e della notte ed aver riportato l’auto a casa sana e senza un graffio mi aspetto di ricevere la patente C e D per mezzo posta con tanto di congratulazioni del sindaco Iervolino.
Educazione a parte, in quanto a cibo i napoletani sono imbattibili ed anche il loro dialetto particolarissimo mi fa morire dal ridere, cosí come i loro cartelli “botta e risposta” piazzati letteralmente ovunque (Letta sopra la tazza di un water: “Si prega vivamente di non gettare niente nel WC“. Risposta in penna: “E la merda dove la botto?“). Anche il loro modo di essere disobbedienti verso ció che “viene dall’alto” mostra che ognuno di loro sa essere indipendente ed ha maturato l’arte dell’arrangiarsi, senza mai tirarsi indietro quando c’é da aiutare qualcun altro. Un pomeriggio ci si é fermata l’auto in mezzo alla strada e ci siamo rivolti in preda al panico ad un meccanico, che alle tre del pomeriggio stava dormendo nella sua autofficina, ma una volta svegliato non si é tirato indietro e ci ha sistemato l’auto e rimesso in pista senza farci pagare un centesimo.
Comunque é una mentalitá cosí diversa da quella che regna nel nord Italia che mi rendo conto sia assolutamente inconciliabile, mi domando da dove questo spaccamento di pensiero é nato di preciso e se mai l’identitá nazionale potrá convergere da qualche parte. Se paragono quest’immagine con quella di una qualsiasi altra nazione europea non trovo nessun paragone, anzi mi rendo conto che l’Italia é de facto ancora frammentata in tanti sottostati. Proprio per questo motivo cittá come Napoli, Venezia, o anche solo il comune di Alberobello riescono ad esistere nella loro totalitá mantenendo tradizioni, cibi, architettura e persino dialetti. Sará peró giusto che questo continui cosí? Sinceramente non lo so.
Ad ogni modo giá che mi trovavo in Italia il 23 Settembre mi sono lanciato nell’impresa titanica di acquistare il primo numero del “Fatto Quotidiano”, il nuovo giornale di Padellaro/Travaglio & Co. Vi lascio un filmatino della mia impresa come chicca finale, e torno a godermi la mia Londra.

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