Fukuoka

fukuoka-2009-14Sono giunto a Fukuoka in una mattinata calda e luminosa, in larghissimo anticipo sul check in per la mia camera e pertanto praticamente obbligato a lanciarmi in selvaggia esplorazione della cittá dopo aver abbandonato le valigie in reception.
Non avevo nemmeno fatto a tempo a procurarmi una mappa turistica dalla stazione di modo da avere una vaga idea di dove volevo andare o cosa volevo vedere, non sapevo nemmeno quali fossero le proposte turistiche di Fukuoka. Mi volevo semplicamente lanciato, e meno male che l’ho fatto perché ho scoperto una cittá splendida. Prima di tutto Fukuoka si trova sull’isola piú a sud del Giappone, Kyushu, lo so che potrebbe essere soltanto un mio sturbo mentale ma ha visto un salto dal comportamento rispetto alle persone ad Hiroshima.. la gente mi é sembrata molto meno “giapponese”, molto meno rigorosa nelle regole, molto meno “polite”, con molte meno mascherine per evitare il raffreddore, molto piú “viva” .. all’uscita dalla stazione ho trovato i primi barboni giapponesi e per le strade assolate del centro ho visto le prime ragazze cicciotte giapponesi tirate in completi attillati di cattivissimo gusto (praticamente la versione giapponese delle nostre buzzicone). Mi sono lasciato perdere completamente per ore per strade che portavano fuori dal centro e ho scoperto una periferia che mi ha ricordato in qualche modo inspiegabile Roma: ho visto ragazzetti girare in bicicletta in due, vecchie signore parlare del piú e del meno su una panchina al parco e ridere di gusto, bambini con le cartelle che tornavano a casa da scuola bevendo un succo di frutta dal brick con il loro completo scolastico ed il cappellino giallo, di passaggio per un campo da baseball circondato da alberi di ciliegio in fiore mi sono fermato a riposare mentre osservavo un gruppo di ragazzi che giocava e che vistomi incuriosito mi hanno invitato ad unirmi per una partita. Abbiamo parlato del piú e del meno, hanno riso di gusto del mio giapponese maccheronico correggendomi ad ogni frase, alla fine ho chiarito che non avevo il tempo per fermarmi a giocare perché dovevo tornare in hotel, ma la veritá é che avrei voluto accettare e mettermi a giocare a baseball con loro ma temevo che se lo avessi fatto non sarei riuscito ad andare via da Fukuoka, avrei speso 6 settimane della mia vita in quella cittá andando a giocare a baseball in quel parco con quei ragazzi senza visitare nient’altro del Giappone. Poi ti ritrovi a pensafukuoka-2009-31re come tutto il mondo sia paese e dovunque vai indipendemente dalla loro storia le persone vogliano soltanto essere felici. Ad ogni modo via di nuovo in marcia!
Una volta raggiunta una stazione dei treni e realizzato con raccapriccio quanto fuori dal centro mi fossi spinto ho afferrato al volo il primo treno e mi sono lanciato di nuovo nel frenetico centro commerciale della cittá, per vie piene di negozi e ristoranti che qua e lá nascondevano quel tempio o quel santuario dimenticato dai giovani distratti, e poi enormi parchi assolati dove ragazze vestite in kimono festeggiavano il passaggio alla maggiore etá mangiando e bevendo con gli amici sotto un tetto di petali rosa, e genitori premurosi immortalavano foto dei loro figli e coppie innamorate si giuravano amore eterno guardando il mare dalla balaustra in cima al parco. La primavera giapponese é meravigliosa, avrei voluto davvero restare a Fukuoka piú a lungo, ancora cosí tanto da vedere, cosí tanto da fare .. ma il mio piano di viaggio mi avrebbe presto chiamato a Nagasaki e c’é ancora cosí tanto che devo vedere del Giappone..
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[link filmati] – http://www.youtube.com/user/obyinjapan

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