Iscriversi all’AIRE

Pensavo che sarebbe anche ora che questo blog tornasse “di servizio” (o almeno facesse finta di esserlo!). Vorrei spendere due parole sul luogo comune che per andare a vivere all’estero basta prendere il biglietto dell’aereo.
E’ pur vero che essendo cittadini della comunitá europea non é necessario alcun visto per lavorare legalmente all’estero, tuttavia dovrete ufficializzare il cambio di residenza con il vostro comune (e con l’Italia). 
A questo proposito sul sito del Consolato Generale d’Italia a Londra
viene chiaramente specificato il seguente (incollo):
La legge n.470 del 1988 stabilisce che tutti i cittadini italiani che trasferiscono all’estero la loro residenza devono, entro 90 giorni dalla data di arrivo nel Paese di destinazione, fare apposita dichiarazione presso il competente Ufficio consolare.

Ció significa che tutti gli italiani – ovunque siano nati – che risiedono fuori dal territorio nazionale si devono obbligatoriamente registrare all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero). E’ inoltre specificato che la residenza è il luogo dove una persona ha la propria dimora abituale, cioè quello in cui trascorre la maggior parte del proprio tempo.
Se ne evince che se vivete all’estero da piú di 90 giorni siete a tutti gli effetti emigrati “non dichiarati” e quindi “illegali”.
Ora, che il 99% degli italiani a Londra non sia registrato all’AIRE e pertanto risulti residente in Italia all’interno delle statistiche ufficiali é un capitolo a parte, inoltre il fatto che non si sia mai sentito di nessuno finito in guai per non essersi iscritto o il dubbio che effettivamente causi piú grattacapi iscriversi piuttosto che starsene zitti .. beh quello fa tutto parte della magia culturale italiana e non é comunque l’argomento del post odierno, quel che faró invece oggi é spiegarvi come regolarizzare la vostra posizione di espatriati dichiarando la vostra residenza all’AIRE.

Per iscriversi all’AIRE é sufficiente compilare un modulo autodichiarativo (LINK) e faxarlo/spedirlo al consolato unitamente alla fotocopia di un documento di identitá valido (passaporto o carta d’identità) da cui siano desumibili foto, firma, dati anagrafici e ad una prova di residenza (come bollette, council tax, estratto conto ecc.). La vostra registrazione diverrá effettiva nel momento in cui riceverete una lettera dal vostro comune originario di residenza che vi confermerá che non siere piú registrati come cittadini, cosa che non accadrá mai perché il consolato non invierá mai tale comunicazione al vostro comune o la lettera non verrá mai ricevuta o il vostro comune perderá le carte (é scontato immaginare che i piccoli comuni non accettino volentieri di perdere i propri cittadini ed assistenze nazionali corredate) e quindi aspetterete che crescano le banane sui peri (io ho mandato tutto da due mesi e ancora il mio comune non mi ha mandato niente, forse hanno mandato il postino a piedi).
Ma passiamo alle domande scottanti:

COSA SUCCEDE UNA VOLTA CHE MI SONO ISCRITTO ALL’AIRE?
(qua incollo dal sito)
L’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, oltre a costituire un obbligo sancito dalla Legge, è importante per poter ottenere alcuni servizi consolari (rilascio documenti e dichiarazioni), l’invio di certificati elettorali e comporta anche dei benefici, tra i quali:

ricevere la cartolina elettorale all’esatto indirizzo all’estero;
ottenere una tariffa elettrica agevolata da parte dell’ENEL ed una riduzione sulla tassa per la raccolta dei rifiuti urbani per i proprietari di una casa o altro immobile in Italia.
Il Consolato può fornirvi direttamente i seguenti certificati:

Certificato di cittadinanza
Certificato di residenza
Certificato di stato libero
Certificato di stato di famiglia

Ci sono anche altri aspetti che sul sito non specificano ma io vi riporto per completezza: Per il vostro comune originario di residenza italiana sarete praticamente morti, anzi sarebbe piú corretto dire turisti, ad esempio perderete il vostro medico di base, il che a scanso di falsi moralismi é totalmente giusto visto che non potrete certo aspettarvi di tornare in Italia quando vi pare e piace e reclamare i servizi pubblici ed i diritti di cittadino senza aver pagato un centesimo di tasse, né tantomeno che il vostro medico vi tenga un posto d’onore nella lista dei pazienti quando ci saranno sicuramente altre persone in lista d’attesa. Come pseudoturisti al vostro arrivo in Italia avrete comunque diritto all’assistenza sanitaria fino a tre mesi, e ad ogni modo l’iscrizione all’AIRE é reversibile e potrete dichiarare di essere tornati in patria in ogni momento se pensate di non espatriare piú.

COSA SUCCEDE SE NON MI ISCRIVO ALL’AIRE?
Qua viene il bello.
Nessuno puó certificare esattamente cosa succede se non vi iscrivete all’AIRE, poiché é lo stesso consolato ad ammettere che il governo britannico non condivide le proprie informazioni anagrafiche con i consolati esteri. Ció significa che se non adempirete ai vostri doveri di cittadini c’é una buona probabilitá che in Italia non sapranno mai che ve ne siete andati. Questo cosa comporta?
Innanzitutto l’Italia potrá potenzialmente reclamarvi le tasse non pagate, si aspetterá lecitamente una dichiarazione dei redditi da parte vostra assumendo che vivete in Italia e lavorate per un datore di lavoro estero, insomma dovrete fare 2 dichiarazioni separate. Ció non significa che cosí facendo sarete in regola, dato che sarete sempre in contravvenzione della legge succitata, ma in assenza di esperienze personali da riportare credo che con cambio di residenza non dichiarato pagare le tasse italiane sia il minimo (prego chi ne sa piú di me di integrare nei commenti).

E qui concludo, se avete domande fatevi avanti.
Vi lascio con un paio di link utili per approfondimento:
Consolato Generale d’Italia a Londra
Tutta colpa dell’AIRE
Aire come carta dei diritti degli italiani nel mondo
Beata ignoranza italiana

2,844 comments to Iscriversi all’AIRE

  • Katia

    hello,
    My name is katia i’m Italian and me and my husband lived in Italy for a bit and have residenza in my parent’s house (in Italy). we have left Italy a year ago and my parents still pay taxes like if we were living in their house and the council in my city says that we have to go to AIRE and change residenza but how can my ENGLISH husband change residenza nel Consolato Italiano if he’s English and AIRE is for italians. Please how can i stop my parents from paying too many taxes. help

    thanks katia

    • Edson Bazzarin

      All’AIRE is for you Italian, all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, for Italian living overseas, NOT for your husband, this concern Italians only, I’ve got my Italian citizenship by the blood right, I live outside Italy and i also needed to do my All’AIRE, my wife no, it is just a way so the Italian govern keep track of where all their citizens are. The rule is: if you live more than a year in a foreigner country you should go to the Italian embassy of that country and make your All’AIRE ( for Italians ONLY, not spouse), and once you move back to Italy you should notify the embassy so they transfer your residence back to the old country, regarding tax you should ask your tax office in Italy.

  • Manuel

    Salve, vorrei sottoporle un quesito, nel 2010 ho partecipato ad una missione scientifica in Antartide, in quella occasione mi sono iscritto all’Aire di Sidney perchè il territorio dove è presente la base è di competenza amministrativa dell’Australia, dopo la fine della missione ho sempre lavorato nell’offshore su navi e piattaforme, 1 mese in un posto 3 settimane in un altro, passando un massimo di 3 mesi nello stesso posto, e tornando in Italia solo per poche settimane all’anno, premetto che non ho case o auto e che non usufruisco del servizio sanitario, la domanda è, posso non avere la residenza o è obligatoria? inoltre se sono sempre in movimento per il lavoro come posso prendere la residenza in un paese specifico?
    Grazie per la risposta
    Manuel

  • Salve , ho letto tanti commenti pro e contro l’iscrizione all’AIRE.
    io vivo da poco più di 2 anni in UK non ho ancora cambiato residenza .. mea culpa .. tendo sempre a rimandare.. ora sono costretto a farlo perchè dopo che mi ha madre ha compilato il censimento ha dichiarato che io non vivo più in Italia così mi hanno cancellato la residenza.
    arrivo al punto .. tempo fà mi ero informato riguardo al cambio di residenza e avevo anche chiamato la sede staccata del consolato italiano e a proposito della perdita del medico di famiglia italiano mi hanno detto che si può fare richiesta del modello E111 che ti consente di mantere la copertura sanitaria in Italia. qualcuno ne ha sentito parlare? non so se è una fonte affidabile ..

  • Ilaria

    M’irropero’ nel vostro idillio, cari corrispondenti, x abbassare un po’ questo tono del “vogliamoccebbene”. Il tema e’ nato per una ragione molto chiara e semplice (con tutto il rispetto parlando). Ma, parallelamente, ci son sorte delle questioni ke non posso soffrire.
    Mentre si discute se “vada bene” o meno, se ci si “convenga” o ci “si debba”, etc. iscriversi all’AIRE… La questione cruciale e’ quella fiscale. E l’abbiam capito. Ora, quasi tutti qui parlano dell’iscrizione all’AIRE nei Paesi UE o comunque europei. Veramente, con tutte le regole che sta emettendo l’apparato UE durante 15 anni, le questioni fiscali sono oramai autoambulanti…
    Ma cambia MOLTO se sei residente nei Paesi non Europei o Paesi lontani dai regolamenti UE. Allora l’iscrizione all’AIRE ti cambia la vita veramente, xke’ non pagherai piu’ nessuna tassa da nessuna parte, ammesso, ovviamente, che i due Paesi abbiano un accordo per evitare la doppia imposizione.
    Volete che vi dica come funziona? Nn c’e’ niente di + facile. Essendo iscritto all’AIRE, mettiamo in Ucraina, o in Bielorussia, risulti esente dalle tasse italiane sul reddito da attivita’ commerciale. Ti fai un rappresentante commerciale in Ucraina di una ditta Italiana, ti fai pagare la provvigione Italia-Italia, agendo cosi’ sopra la testa del fisco Ucraino, e il gioco e’ fatto: in Italia i tuoi quattrini sui conti bancari non li tocca nessuno, visto che e’ presupposto ke son gia’ stassati, ed in Ucraina, non sanno neanke di ke straccio vivi.
    Ki ha da eccepire, ke ci provi… Conosco tale gente da molti anni, non se ne fregano delle tasse e dei fischi. Non dico ke vada bene, ma moralizzare su ki ha saputo sistemare le sue cose meglio di me… moh..

  • marco

    intanto l’iscrizione non è obbligatoria. infatti il 90% degli italiani che vanno a vivere all’estero è perchè dell’Italia delle sue leggi medievali ne ha piene le scatole,tantomeno vuole più sentir parlare di tasse,multe,rapine varie che lo stato ci regala da 60 anni.
    Non gliene frega niente dei benefici sanitari perchè in qualsiasi paese dell’Europa vado a finire saranno comunque 10 volte superiori ai nostri,e con il vantaggio di non costare niente.
    L’interesse dell’iscrizione all AIRE è solo da parte dello stato che altrimenti non saprebbe più come fare a continuare a bombardarti di tasse multe e rapine varie,come ai bei tempi di quando vivevi in Italia.
    L’eventualità di una doppia tassazione è solo uno spauracchio per gli ignoranti che ci credono.Ogni Paese della comunità europea ha un sistema fiscale,oltre che sociale,estremamente collaudato e quasi perfetto il semplice adempimento alle minime regole fiscali consente a chiunque nei limiti dei suoi redditi di adempiere esattamente ai pagamenti delle eventuali imposte,senza problemi di essere raggirato o preso in giro dalle istituzioni locali,e senza dover essere obbligato a mantenere un parassita come un commercialista,specie di intermediario in Europa inesistente.L’unico rischio di un italiano che va a vivere all’estero è di trovarsi 10 volte meglio,arrivederci e grazie.

    • Francesca

      Caro Marco,
      non condivido affatto quello che scrivi. Non so se tu vivi all’estero io vivo in UK da 7 anni e ti posso dire che per me qui e` esattamente il contrario. La Mutua Italiana un SOGNO. Primo la mutua in UK non e` gratuita perche` paghi le tasse (NI contributions) infatti appena arrivi devi fare richiesta di un codice fiscale e cioe` il NI number. Secondo lo stato e qualita` delle cure della NHS (National Health Service) mi spiace ma non e` assolutamente all’altezza. Oltre al semplice fatto che siccome gli esami medici sono gratuiti (no ticket) non te li prescrivono !! Quindi se per caso hai bisogno di fare una semplice ecografia puoi aspettare di morire! Senza parlare poi della lotteria del codice postale ovvero se vivi a Londra bene ma se vivi nel nord, la musica e` ben diversa e una volta che i soldi per trattamenti/esami/medicine sono finiti, e tu sei malato e ne hai bisogno, puoi appunto morire … o spendere i soldi in cliniche private. Mentre in Italia ti puoi curare ovunque dal nord al sud. Ora cio` non toglie che ci siano episodi di mala sanita` in Italia ma ce ne sono tanti anche qui e ovunque in Europa. Forse molta gente non sa che la mutua in Italia viene studiata da gente di tutto il mondo perche` e` un sistema che funzionerebbe benissimo se non fosse per la corruzione e disonesta` dei dirigenti vari.
      Per quanto riguarda la doppia tassazione non e` una questione di doppia tassazione e` una questione di evasione fiscale. Non si puo` pensare di non pagare le tasse nel paese di residenza (per lo stato Italiano se non sei iscritto all’AIRE sei residente in Italia) e poi pretendere i servizi. Ripeto all’estero paghiamo per i servizi! Ti faccio anche notare che le tasse che paghiamo e la burocrazia che esiste in UK per esempio, non e` affatto minore di quella Italiana ma FUNZIONA ed e` così perche` la gente e` piu` onesta.

      • Mauro

        Cari Francesca, e Marco
        Anche io come te (Francesca), vivo in Uk da molto tempo circa 13 anni. Anche secondo me Marco scrive delle cose non vere o meglio, ovattate da un senso di rabbia verso la situazione italiana. Io posso solo che sottoscrivere il tuo post. La sanita e molto piu superiore in Italia che qui e parlo per esperienza. Ora ho un’assicurazione medica quindi sono piu tranquillo ma in passato mi sono trovato in situazioni che quando raccontavo in italia che non volevano farmi un semplice MRI scan, per un serio problema alla schiena, erano tutti increduli eppure come tu sai (anche se questa informazione e piu per Marco e gli italiani a casa), qualsiasi cosa tu abbia = paracetamolo, hai male al cuore , paracetamolo, sei incinta paracetamolo, hai un osso rotto paracetamolo..:)…
        Sono anche d’accordo con te quando parli della burocrazia. in Uk
        Sai del post di Marco qual’e la cosa buffa? Che sminuisce una cosa tipo Iscrizione all’aire come fosse una stupidaggine una cosa che anche se imposta per legge tanto che serve?……..ecco vedi Marco e prorio questo l’atteggiamento che deve cambiare in italia a partire dal singolo cittadino….io almeno la vedo cosi : tu fai il tuo dovere seguendo le leggi e poi se non funzionano allora sei in una posizione piu forte per criticare….ma se gia in partenza hai questo approccio un po’ cosi quasi menfreghista…non so che dire.
        Infine vorrei evidenziare una cosa importante: cioe che L’iscrizione all’aire aime e una cosa poco reclamizzata..ovvero molti che sono qui non sanno nemmeno che cosa sia….il che e triste perche come al solito ci sappiamo distinguere.

  • fabiez

    andrò in pensione a settembre, INPDAP ed INPS sono ormai accorpate, cmq io andrò con l’INPDAP, avrò la possibilità, iscrivendomi all’AIRE, di avere il lordo della pensione in Venezuela?

  • Salve a tutti io sono cittadina canadese e italiana ora ho vissuto in canada per 4 anni
    in questi quattro mi ero iscritta all aire per 6 mesi poi pensando di aver trovato un lavoro in italia mi ero ri iscritta nel comune dei miei poi pero sono ritornata in canada fino ad ora …un mese fa trasferendomi ho spedito le mie masserizie-si dice cosi bo – e ora alla dogana vogliono farmi pagare il dazi ….ma si puo …..se avete consiglia ttendo intrepida ciao A

  • bianca

    Iscriversi all Aire non serve assolutamente a una cippa! sono solo scocciatur e fin´ora non sono riuscita ad evincere quali siano i reali ,concreti vantaggi di questa Iscrizione!
    visto che, iscritta all´Aire da anni, una volte, Aihimé, derubata di passaporto ( oltre al resto) per 5 giorni sono stata lasciata senza documenti di identitá ero nessuno in paese straniero senza nessuna tutela o altro. L`unica cosa che mi hanno detto gli edotti ( scusate il gioco di parole, ma in questo caso é d´óbbigo) era, oltre a chiedermi il numero del passaporto____ E RIPETO: ME LO AVEVANO APPUNTO RUBATO____ é che potevano solo rilasciarmi un nuovo passaporto, con tutte le tempistiche del caso, e quindi ero obbligata asganciare circa 100 euro per essere da italiana tutelata in territorio straniero!
    Ho dovuto aspettare una settimana perché mi venisse recapitata la carta d´identitá spedita dai miei genitori dall Italia! Ah, dimenticavo: mi hanno rilasciato un loro certificato di furto del passaporto, ma solo dopo aver presentato fotocopia del passaporto smarrito che io casualmente avevo!!! e tu mi parli dei dei vantaggi con l´ENEL e la Tassa rifiuti, ma per piacere!!!

  • paolo

    ho letto molti commenti, e mi sono convinto che molto spesso tante chiacchere creano solo panico e paura. In poche parole cerchero’ di dare il mio contributo a tutti gli italiani che intendono o hanno dubbi ad iscriversi all’AIRE.
    Iscriversi oltre a un obbligo si viene tutelati evitando che da parte del comune si venga cancellati per IRREPERIBILITA’ sul territorio, cosa che creerebbe notevoli problemi per avere poi documenti. Denuncia dei redditi? basta navigare in internet e cercare LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DEI RESIDENTI ALL’ESTERO, cercate pure CONVENZIONE TRA iTALIA E “LO STATO IN CUI ABITATE” PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI. Troverete cose molto interessanti, come e a quale stato fare la propria dichiarazione dei redditi. Per chi in italia ha un reddito da abitazione sicuramente dovra’ compilare il modello unico in italia. Si paghera’ un po’ piu’ di IRPEF. Chi come me pensionato INDAP, sono obbligato a fare la dichiarazione dei redditi in Italia in base all’articolo 19 contenuto nella dichiarazione dei redditi pubblicato dall’agenzia delle Entrate per chi risiede all’estero con iscrizione AIRE. Mentre per chi e’ pensionato IMPS puo’ sciegliere a quale stato fare la dichiarazione dei redditi, scegliendo l’opzione piu’ vantaggiosa. Sanita? non e’ vero che perdo il medico perche’ non pago le tasse allo stato Italiano. Leggere sopra. Non abbiate paura perderete il vostro medico, ma avrete una assistenza gratuita senza Tiket se risiedete in Spagna. Se poi tornate in italia per un breve periodo, il sistema sanitario italiano e’ obbligato ad assistervi. La cosa migliore sara’ quella di rivolgersi al pronto soccorso con la tessera sanitaria che vi ha lasciato lo stato dove vivete. Il mio consiglio e’ quello di iscriversi, avrete anche la possibilita’ di rinnovare i vostri documeenti e la patente senza troppi intoppi. Buon lavoro o studio a tutti. Besos

  • Lorenzo

    Buonasera a tutti. io vivo in uk da dieci anni, pago regolarmente le tasse qui ma non ho mai , per pigrizia , comunicato questo stato di cose allo stato italiano. Dal momento in cui vorrei ora regolarizzare la mia posizione vi chiedo:
    -dal vostro punto di vista potrei incorrere in sanzioni se dichiarassi nel modulo di iscrizionedi risiedere in UK da dieci anni?
    – sarebbe forse meglio, per non incorrere in sanzioni o accertamenti, dichiarare di essere appena arrivati e dunque mentire?
    Vi ringrazio in anticipo per la collaborazione.

    • Mario

      Salve, mi pare che ci siano molti altri in questa stessa situazione: cioe’ italiani che vivono e lavorano all’estero da anni ma non si sono mai iscritti all’aire. C’e’ un modo “indolore” di regolarizzare questa situazione? L’iscrizione all’aire in ritardo di anni comporta un accertamento fiscale per gli anni in cui si sarebbe dovuta fare (ma solo in teoria, visto che in pratica non si era residenti in Italia) la dichiarazione dei redditi in Italia? E se comunque uno dimostra di avere sempre lavorato all’estero?

  • michele

    domanda

    esempio.se si lavora in cina 300 giorni all anno ma la residenza e’ tenuta in italia si deve fare la dichiarazione dei redditi italia.quanto si deve denuciare? quanto si paga in percentuale?cosa chiede il fisco come prova che effettivamente si lavora all estero?
    grazie

  • Angela Costantini

    Se questo gruppo di discussione è ancora attivo, ho un paio di quesiti URGENTI:
    sono a Tirana (lettrice, inviata e pagata dal MAE) e vogliono iscrivermi d’ufficio (mentre i dipendenti MAE ne sono esonerati ….e ce credo, viste le scocciature burocratiche che derivano da tale iscrizione!):
    1) possono farlo senza il mio consenso?
    2) quali sono gli estremi della legge che dice che non ci sono sanzioni per la NON iscriziopne all’AIRE?

    Ringrazio in anticipo che vorrà rispondermi.
    Un saluto.
    Angela Costantini

    • Gian

      Qui il testo originale della legge dell’88 in PDF: Legge 27 ottobre 1988, n. 470
      1) Sul fatto di poterLa obbligare all’iscrizione, ciò appare quantomeno singolare; sebbene la legge di cui sopra preveda all’art. 6 che gli uffici consolari abbiano facoltà di iscrivere d’ufficio coloro i quali non abbiano adempiuto all’iscrizione, qualora detti uffici ne vengano a conoscenza, è anche vero che la stessa legge, all’art. 9/b, dispone che non debbano iscriversi all’AIRE “I dipendenti di ruolo dello stato in servizio all’estero e le persone con essi conviventi, i quali siano stati notificati alle autorità locali ai sensi delle convenzioni (…)”
      E questo parrebbe appunto il Suo caso in quanto dipendente MAE.
      2) Sull’assenza di sanzioni, è la stessa legge citata sopra a non indicare alcuna sanzione in caso di inadempimento dell’obbligo. Né alcuna sanzione è peraltro stata introdotta con leggi successive.

      • filomena

        Consentitemi una correzione. In qualita’ di “lettrice” la Signora che scrive non e’ notificata alle Autorita’ locali e dovra’, giocoforza, iscriversi all’AIRE, sempre che permangano le condizioni previste dalla legge.

  • Riccardo

    Allora, mi sono trasferito negli usa da due anni con un visto lavoro L1B. Nel frattempo sto convivendo con una ragazza americana da cui un mese fa ho avuto un figlio. Non mi sono mai iscritto all’ aire. Ora vorrei far avere a mio figlio il passaporto italiano, ma a quanto pare, al consolato mi hanno detto che prima di iniziare la pratica devo io stesso prima di tutto iscrivermi a sto aire…Il problema e’ che cosi facendo vado a perdere la residenza italiana e quindi anche il MUTUO REGIONALE…qualcuno ne sa qualcosa in piu’…?

  • Fabio

    Beh, da 3 mesi che aspetto una risposta dal consolato su questo benedetto cambio di residenza!

    Ovviamente, contattanto il consolato non si riceve risposta e trovano 10milioni di scuse assurde per procrastinare il tutto.

    Sono proprio curioso di vedere quanto tempo ci metteranno!!

    Spero di doverli contattare solo tra 4 anni… quando gli mandero’ la rinuncia alla cittadinaza Italiana!

  • Alex in the Sky

    PS:

    mi è caduto l’occhio su “assistenza sanitaria” in uno dei commenti. Italiani e britannici mi hanno consigliato di tornarmene in Italia se dovessi aver bisogno di cure mediche serie (se mi venisse chessò, un cancro all’imene). Se la segretaria del comune quindi sbianchettasse il mio nome sul libro non avrei più diritto ad avere cure gratuite dell’assistenza sanitaria nazionale, eh? eh? eh?

  • Alex in the Sky

    “…per non essersi iscritto o il dubbio che effettivamente causi piú grattacapi iscriversi piuttosto…”

    Rileggiti la frase asino.

    Comunque io avevo sentito che era necessaria l’iscrizione nel caso i tuoi piani prevedevano veramente un cambio di residenza, ovvero stabilirsi in You Kay per un periodo lungo (nel senso “molto lungo”) di tempo. Però a rigor di logica ciò che dici riguardo dichiarazione dei redditi etc. ha un senso. E cosa succede se scadono i 90 giorni senza iscrizione?

    • Oby

      …aspetta che ci arrivo… é “gratticapi”?..no forse “grattecapi”..no aspetta, é “grattecape” vero?

      Se scadono i 90 giorni.. l’ho scritto nel post: non si sa. Iscriversi all’AIRE é un dovere ma non ci sono punizioni se non lo fai, é una di quelle cose tutte italiane.
      Per quanto riguarda il tuo commento piú sopra, la risposta é ancora una volta nel post (ed i commenti di Blossom e Carlo piú sotto hanno approfondito bene la questione): quindi rientrando in Italia hai diritto a tre mesi di assistenza sanitaria nazionale come fossi un turista, e durante quei tre mesi nessuno ti vieta di tornare a risiedere in Italia ufficialmente. Che poi chi te l’ha detto di tornare in Italia per operazioni serie? Per la cronaca, uno studio di un think-tank americano, pubblicato dal Guardian, che dice che la sanitá pubblica britannica é la migliore d’Europa. L’Italia é giá martoriata da tante disgrazie, la casse pubbliche sono un colabrodo, se paghi le tasse in UK fatti curare lí e non infierire…

      • Alex in the Sky

        Il mio capo, scozzese.

        • Davide

          il tuo capo… che ovviamente sapra’ tutto dell’Italia, vero ? 😉
          Guarda, io in UK ci sono solo da 6 mesi, ma quello che io e i miei colleghi Italiani abbiamo visto finora della sanita’ pubblica inglese sembra gia’ una bella spanna avanti rispetto al devastato panorama pubblico Italiano.. se poi ci aggiungi sopra una assicurazione privata (cosa che tutti qui hanno, soprattutto perche’ 9 volte su 10 e’ pagata dalle aziende), la situazione migliora ulteriormente…

          • Davide

            La sanita’ inglese e’ orribile, the guardian puo’ scrivere quello che vuole.

            I dati parlano chiaro, L’NHS ogni hanno causa piu morti che vivi, tutta l’inghilterra si lamenta dei famosi GP che mandano a casa i malati con il solito ‘non hai niente’.

            Per questo in inghilterra si ‘laureano’ in 3 anni e in Italia ce ne metti 10 per diventare medico.

            Io in UK sono rimasto sconvolto tutte le volte.

            Primo Episodio, dal GP: Ciste Coccigea

            Io: Buongiorno credo di avere una ciste coccigea visto che ho un ascesso ogni 2 settimane da un anno circa
            il GP: Vediamo…no non e’ niente, solo un po di stress, prendi l’antibiotico e vai a casa.

            in Italia…si hai una ciste coccigea…operiamo

            Secondo Episodio: Intossicazione al Rene, Ospedale (WhiteChapel)

            10-15 persone in una stanza, con dei separe’ tra un letto ed un altro.
            Chiuque entrava ed usciva e per raggiungere la stanza dovevi passare dietro a 20 persone che lavoravano al computer in un ufficio!
            2 giorni a chiedere che cazzo avessi e nessuno che abbia dato risposta, poi finalmente ‘hai avuto una intossicazione al rene, bevi piu acqua’

            da adesso mai piu, solo in Italia!

          • Mi diverto ogni tanto a leggere i commenti che ancora arrivano su questo post, e mi viene sempre da ridere.
            Da ex cittadina londinese ed ex iscritta all’aire vi riporto la mia testimonianza:

            1) il medico di famiglia italiano è in genere migliore del GP, mentre per quanto riguarda l’ospedale dipende, in Italia ci sono di quegli ospedali da mettersi le mani nei capelli. Io sono stata curata in maniera eccellente dall’ospedale di Chelsea & Westminster, operazioni sia in day hospital che in ricovero con anestesia generale (che culo, eh). Ospedale pulitissimo e ben organizzato, personale umano. Una volta rientrata in italia anche i dottori italiani mi hanno detto che l’operazione è stata effettuata in maniera impeccabile. Se avete qualche problema grave, vi consiglio di rivolgervi direttamente al pronto soccorso di quell’ospedale.(sicuramente ce ne sono altri altrettanto buoni)

            2) in caso di emergenza, avere o meno il medico gratuito in italia sarà INDIFFERENTE perchè verrete comunque curati/operati in Uk.(e ringraziate che sia pure gratis)

            3) in caso di questioni gravi o degenerative tipo cancro, malattie gravi ecc ecc se lo preferite potete ritornare in italia, iscrivervi al vostro comune e riottenere ALL’ISTANTE il servizio medico nazionale gratuito.

            4) per le visite specialistiche in Italia i tempi di attesa sono infiniti, e con la questione dell’impegnativa ecc è difficile fissare visite proprio la settimana in cui rientrate in vacanza. Però potete usufruire di queste visite in breve tempo privatamente, e il vostro stipendio medio in UK coprirà tranquillamente questa spesa.

            Quindi basta frignare attaccati alla gonnella del medico di famiglia!

  • Alessandro

    Sono da poco espatriato dipendente ENI in Algeria. Dovrei iscrivermi all’AIRE. Non mi preoccupa la perdita dell’assistenza sanitaria in Italia, ma piuttosto devo pagare le tasse in Italia? So che al pagamento delle tasse in Algeria pensa l’ENI. Acquisterò una nuova casa in Italia. Verrà considerata prima casa se sono iscritto all’AIRE?

  • Oby

    FRACEKIA: Se hai intenzione di trasferirti a Praga l’ideale sarebbe consultare il consolato italiano a Praga (o un blogger che vive a Praga magari? :D)
    La mia idea é che nel momento che ti trasferisci lá ti iscrivi all’AIRE e nel momento in cui rientri in Italia ti registri nuovamente nel tuo comune di residenza, quindi non ci sono particolari casini burocratici, e poi perché dovresti volere mantenere la residenza all’estero (dato che la residenza é il tuo luogo di dimora abituale?)
    Per la macchina non ne ho veramente idea..

  • FRACEKIA

    rispndetemi vi prego….e poi ad esempio con la macchina,cosa dovrei fare con l assicurazione ed il bollo?essendo che é italiana ma stando all estero cosa mu consigliate?

  • FRACEKIA

    ciao a tutti,io sono un ragazzo che tra un anno dovrá andare a Praga….sia con il lavoro,che anche se non ci sará.Volevo sapere se ad esempio io tra un anno prenderei l aspettativa per un anno per la ditta in cui sto lavorando tuttora,andrei a Praga e appena arrivato mi iscriverei all Aire prendendo residenza all estero.e se non mi trovero´ bene ,magari ritornero´ in Italia e rincomincero´ a lavorare in Italia,potro´ mantenere la residenza all ESTERO pur lavorando in Italia e poi con tutte le cose burocratiche come dovrei fare?grazie in anticipo per l attenzione

  • Andras

    per quanto riguarada la mutua non è un grosso problema per chi sta in un paese comunitario ma sicuramente un problema maggiore per chi come me si trova in un paese extracomunitario e senza assistenza sanitaria statale

  • michele

    Ciao a tutti,

    mi sono iscritto all’AIRE.
    C’è stato un aggiornamento di residenzada da parte dell’ambasciata Italiana verso il mio comune italiano.Ho perso l’assistenza sanitaria.Questo significa che dovrò aggiornare i miei documenti.Qualcuno sa dirmi qualcosa?Altrimenti non avrebbe senso.Non era più semplice avere la residenza Italiana con domicilio all’estero?Miaggiorneranno i documenti?La mia patente e carta d’identità verranno aggiornate?Cosa succede se cambio indirizzo frequentemente?

    Spero di avere una spiegazione.
    Grazie!

  • donnie

    allora vorrei rispondere un po a tutti quelli che hanno scritto su questo web.Siete delle persone a dir poco viscide perche’ vi preoccupate tanto delle tasse da pagare in italia e di cambiare il dottore per lasciare spazio ad altre persone?tanto l’italia le tasse se le prende ogni volta che respiriamo o almeno quando voi respirate,perche’ i miei soldi l’italia non li ha mai visti e non li vedra’ mai

  • mat

    Ciao,
    mi sono appena trasferito a Londra, non so quanto ci starò. In Italia ho una casa, ma non ho mai avuto reddito perchè ho appena finito gli studi.
    Ora che sono qui qualcuno sa dirmi se non faccio l’iscrizione all’AIRE (perche magari mi fermo poco) a chi dovrei pagare le tasse? Il fisco italiano per cui io non ho mai pagato tasse (o quasi, nel senso, mai tasse da reddito, ma tasse per succssioni ecc ecc.)come fa a sapere quello che guadagno qui dato che io verso tutto in un conto inglese?
    grazie

  • pietro

    Ciao a tutti
    io sono in paese non UE, iscritto all’aire da un anno, lavoro qui e… bè il problema è che ho la prima casa in italia, dove pago ancora il mutuo, vi ho anche la moglie e la figlia. E temo che il fisco mi chieda di pagare le tasse in Italia… assurdo perchè lavoro qui, vivo qui e spendo i miei soldini qui (e il datore di lavoro è straniero).però è vero che considerano fiscalmente residente in Italia chi ha un interesse anche solo morale…. mah
    a parte questo, però, adesso ho l’ulteriore problema: posso mantenere il mio conto corrente italiano, il mio mutuo casa italiano, le mie carte di credito Italiane? Dovrei notificare il cambio di residenza.. ,ma mica solo per questo dovrei perdere mutuo, conto e casa? doppio mah …

    qualcuno sa dirmi qualcosa?

    • francesco

      Ciao Ho una situazione simile alla tua descritta nella lettera, anche se forse ancora un po piu complessa.
      Vorrei sapere che risposta hai ricevuto in proposito.
      Grazie
      Francesco

  • carlo

    sono iscritto all’Aire dal 1991 eppure pago le tasse in Italia…mi spiego…Il fisco Italiano considera il logo dove pagare le tasse dove una persona ha il proprio ” centro di interessi ” . E cioè dove considera “casa” nel senso degli affetti personali, madre , famiglia etc etc, o anche investimenti come una casa. Proprio per questo motivo alcuni illustri personaggi, pur vivendo e lavorando all’estero sono stati riconosciuti tassabili in Italia… l’Aire ha senso solo se uno vive veramente all’estero, e non per situazioni occasionali o di alcuni anni.

  • Maria

    Salve a tutti, ho letto con interesse. Sono iscritta all’AIRE da un anno circa e ho una casa in Italia. Qualcuno sa come fare per ottenere la tariffa agevolata dell’ENEL? Non riesco a trovare questa informazione da nessuna parte. Grazie!!!

  • Salve volevo chiedere alcune info riguardo all’iscrizione all’aire.
    Un cittadino che lavora all’estero, creato una propria impresa, etc….
    Se iscritto all’Aire paga solamente le tasse nel paese dove e’ residente?
    Ha diritto al pronto soccorso? Comunque per quanto riguarda la sanita’ credo sia meglio pagarla personalmente scegliendo se andare privatamente o no…e non dovendo pagare la sanita’ con le tasse in Italia.
    Grazie mi farebbe piacere ricevere una risposta piu’ veritiera possibile..

  • ivan

    salve a tutti ho un grande problema,vediamo se qualcuno puo aiutarmi:
    dal 2005 vivo a tenerife,e in un viaggio ho perso tutti i documenti,vado al consolado,e mi dice che non posso rifare i documenti perche’ non sono iscritto all’AIRE,ora mi chiedo:posso iscrivermi all’aire dopo 4 anni?e cosa mi succede visto che i tempi limiti erano di 90 giorni?
    spero che mi rispondiate,
    grazie
    ivan

  • Andrea

    Salve a tutti, io vivo a Tenerife ma non lavoro (lo sto cercando), se mi iscrivo all’aire non avrò più la tessera sanitaria con cui posso accedere qui in Spagna ai servizi sanitari di base.
    Ho notato che la mia tessera sanitaria scade a marzo del prossimo anno, che devo fare?

  • Piccolo appunto: usare un medico italiano quando le tasse le si pagano altrove è di per sè scorretto ed equivale a un furto. Il mio medico in italia mi ha invitato ad iscrivermi all’aire per fare spazio a una delle molte persone (residenti in italia) nella sua lista d’attesa, e se ho bisogno di contattarlo lo farò pagandolo privatamente. La possibilità di trasferirsi all’estero non comporta solo dei diritti ma anche dei doveri civici e sociali: per quanto invitante, non è corretto mangiare da due piatti.
    Ma si parla di rispetto per il sistema, concetto non ancora approdato nel nostro Belpaese terzomondista dove il furbo di turno viene celebrato ed ammirato, laddove altrove lo stesso verrebbe chiamato ladro e mandato a raccogliere patate (ogni riferimento a personaggi politici italiani non è puramente casuale).
    Mentre Francesca invidia i fuorilegge (iscriversi all’aire E’ legalmente obbligatorio, solo che non c’è sanzione, tipica legge all’italiana) e invita all’escamotage, io rifletto se prendermi la cittadinanza inglese come back up, just in case…se si continua cosi, il futuro italico lo vedo triste, ragazzi.

  • Oby

    Francesca: I vantaggi dell’iscrizione all’aire sono elencati nel post ed integrati dal commento di Carlo piú sotto. Gli svantaggi sono che non iscrivendoti sei illegale. La convenzione sulla doppia tassazione ha senso nel momento in cui devi dimostrare all’Italia che sei residente all’estero, e l’unico motivo per farlo é quando l’Italia ti viene a reclamare le tasse in quanto non sa che sei residente all’estero. La ruota burocratica si conclude sempre con l’italia che ti iscrive all’aire.

  • Francesca

    Non invento nulla…. iscriviti pure all’AIRE, poi mi dici! Bye bye!

  • Francesca

    Volevo solo aggiungere una piccola osservazione riguardo all’eventualità che, in caso di mancata iscrizione all’AIRE, l’Italia possa richiedere alla persona in questione una dichiarazione dei redditi: non è assolutamente vero perché, per la maggior parte dei Paesi (anche se non per tutti), vige la Convenzione internazionale contro la doppia imposizione. Basta dimostrare che si lavora all’estero e si è legittimati a pagare le tasse soltanto nel Paese in cui si hanno interessi lavorativi ed economici. Non c’è alcun vantaggio nell’iscriversi all’AIRE. Si ha solo lo svangaggio di perdere la residenza italiana e di vedersi cancellare dal Servizio sanitario nazionale…. Beato chi non si è mai iscritto!!!!

  • Oby

    Davide: Non vedo dove sta il problema. Se passi piú di 90 giorni in Inghiterra lo dichiari all’aire, e fai altrettanto quando rientri in Italia. Se non vivi in Italia non vedo quali tasse italiane dovresti pagare (dato che non ci vivi), mentre se vivi in Inghilterra e NON lo dichiari allo stato italiano questo ha il diritto di chiederti le tasse sul tuo reddito in quanto per loro sei residente in italia ma pagato da un datore di lavoro inglese.
    Ad ogni modo questa é una delle mille cose italiane, gestite da italiani con tempi burocratici italiani, ergo la versione ufficiale é una e poi ci sono mille e piú mille versioni ufficiose. Scrivi al consolato e facci sapere.

  • Davide

    Ciao, sono ancora io. Premesso che mi pare assurdo che si venga considerati “non residenti in Italia” con una semplice assenza di 90 giorni… sarebbe più serio considerare non residente chi HA DICHIARATEMENTE ED ESPLICITAMENTE fatto richiesta di cambio di residenza, inizio a capire che alla fine è un gesto di rispetto del paese che si sta lasciando (per poco, spero). Se non altro glidico dove starò per un po’ in modo che lui mi aspetti a braccia aperte non per chiedermi tasse arretrate però!).

    Sono d’accordo sulla perdita del medico della mutua mentre poco me ne frega del diritto di voto all’estero.
    Quel che mi preme è: si è esentati da pagare le tasse anche in Italia, se ci si iscrive all’AIRE?
    C’è chi dice si, c’è chi dice che “no, le tasse lo stato italiano le vuole vedere pagate” anche se vivi, mangi, vai al cinema regolarmente in un altro stato.

    Dov’è la verità?

    Mi è stato detto che per iscrivermi all’AIRE devo “tagliare ogni cordone ombelicale con l’Italia”: niente conti corrente, niente che possa far pensare che io abbia un legame con l’Italia.

    Ebbene, io ho una casa a mio nome, con bollette annesse collegate al mio conto in banca italiana. Che faccio?
    Chiudo giu tutto? Ma siamo impazziti?

    Thanks

  • Davide

    Ok, ho capito che tutti i cittadini italiani che trasferiscono all’estero la loro residenza devono, entro 90 giorni dalla data di arrivo nel Paese di destinazione, fare apposita dichiarazione presso il competente Ufficio consolare.

    Io lavoro all’estero ma NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE trasferire all’estero la mia residenza. La voglio mantenere italianissima.

    Questo mi svincola dalla legge?
    Grazie

  • Antonio

    Grazie mille sei stato gentilissimo. Scusa le domande forse un po’ banali ma preferivo essere sicuro anzichè scrivere un qualcosa di non corretto. Già quelli del consolato hanno tempi elefantiaci se poi gli si da anche il destro per allungare ulteriormente i tempi…siamo finiti!!! Di nuovo grazie. Dove sei te a Londra città?

  • Oby

    Antonio:
    – ANNO DI PRIMA EMIGRAZIONE;
    L’anno in cui hai lasciato l’Italia come residente
    – PROVENIENTE DA;
    Cittá dalla quale sei provenuto (se venivi dall’Italia é il tuo comune)
    – STATO;
    Vedi sopra
    – DATA DI ARRIVO NELLA CIRC.NE CONSOLARE;
    La data in cui sei arrivato come residente nella zona consolare (ancora una volta se venivi diretto dall’Italia é semplicemente la tua data di arrivo)

    Come prova di residenza io ho messo una copia della bolletta del gas intestata a me, ma il contratto dovrebbe andare benissimo. Se hanno dei problemi ti contattano poi loro, e se hai attacchi di dubbi feraci puoi anche mandargli una mail, a me hanno risposto in un paio di giorni.

  • Antonio

    Innanzitutto grazie per le informazioni (preziosissime). Una domandina, sul modulo di iscrizione all’AIRE nei campi :

    – ANNO DI PRIMA EMIGRAZIONE;
    – PROVENIENTE DA;
    – STATO;
    – DATA DI ARRIVO NELLA CIRC.NE CONSOLARE;

    Cosa esattamente bisogna metterci? Infine va bene allegare alla documentazione, come prova di residenza, il contratto di affitto dell’alloggio? Grazie. Salutoni da Londra!

  • ciaooo
    senti magari x ora l’hai risolta la storia dell’iscrizione, ma se stai ancora aspettando ….vorrei dirti che forse faresti bene a fare un salto da quei simpaticoni in consolato.
    “ai miei tempi” si erano persi il folder con la mia richiesta e dopo 2 mesi non avevano ancora fatto nulla.
    ovviamente ho dovuto fare una scenata di quelle classiche che si trovano al consolato, per poter far si’ che ritrovassero il file in 10 minuti

    ggggggrrrrr

    bye

  • Carlo

    Il sito dell’agenzia delle entrate pubblica una guida per non residenti che e’ abbastanza chiara.
    Nel mio caso, il Comune di Milano ci mise 7 settimane a cancellarmi dall’apr (anagrafe popolazione residente) ed iscrivermi all’AIRE.
    Gli iscritti all’AIRE possono comunque votare per le elezioni locali del comune di iscrizione. Inoltre, i cittadini europei possono votare alle elezioni locali in UK: io ho votato alle elezioni per il sindaco di Londra, ad esempio; basta registrarsi sull’electoral roll, cosa fortemente consigliata soprattutto perche’ migliora il credit score.
    Iscriversi all’AIRE, oltre ad essere obbligatorio per legge, e’ l’unico modo per poter fare passaporto e carta d’identita’ in consolato, ma soprattutto per stare tranquilli col fisco. Che poi la maggior parte degli italiani non si iscriva, non dichiari niente al fisco e non venga mai beccata e’ un altro discorso!

  • Non ne sapevo nulla.

  • Grandi informazioni Oby, conoscevo la situazione sommariamente, perchè me la spiegò mia sorella che vive in Germania..

  • Aire..penso che molte persone non lo facciano perchè simbolicamente, e anche praticamente, è un grosso distacco, è l’affermazione del “ho chiuso con l’italia”. Sulla carta di identità non scrivono piu il tuo indirizzo, ma “iscritto all’Aire”. In realtà, possiamo riprenderci tutto in qualsiasi momento quindi sono tragedie sciocche.
    Un altro motivo potrebbe essere la pessima fama che gode il consolato, con orari ristretti e code chilometriche, o appuntamenti tra due mesi per rifare il passaporto, che sto prima se vado alla questura di Udine.A me comunque il consolato ha sempre detto che l’iscrizione è obbligatoria se si intende rimanere per piu di un anno, altrimenti non è necessaria, ma magari sono cambiate le regole.

    Ricordo ancora il giorno che mi sono iscritta…due minuti dopo stavo piangendo al telefono con mia mamma pensando di ritornarci il giorno dopo e disdire tutto. Ora però ci ho fatto l’abitudine e anzi, mi informo sulle modalità per diventare cittadina inglese. E poi, è giusto usare i servizi nel paese in cui si pagano le tasse.
    Il medico di famiglia in italia a cosa mi serve? quando sto male mi faccio curare qui, che almeno è gratis. Medici incompetenti ci sono qui come in Italia, stessa cosa con gli ospedali, basta sceglierne uno rinomato.
    Per il resto, il mio comune è stato abbastanza celere, e ricordo quando a 17 anni ci feci uno stage, le lettere agli iscritti all’Aire le facevano fare a me, quindi esistono!!!!

    L’unica cosa che non ho ancora capito è, posso ancora votare per le comunali, provinciali e regionali presso il mio comune? Quest’anno avrei potuto provarci ma nel dubbio mi sono astenuta!!!!

  • Hai aspettato due mesi? Tranquillo, il Comune di Milano ci ha messo quasi un anno a mandarci la sua bella letterina…

    Per l’assistenza sanitaria quando si torna in Italia (o si va ovunque in Europa) c’è l’EHIC, l’erede del modulo E111: http://www.nhs.uk/ehic/pages/about.aspx

  • My god, sto vivendo nell’illegalità! :oh

    Comunque grazie per le informazioni 😉

  • certo serve in caso di catastrofi 🙂

  • Che casino pure sta cosa… chissà se ti arriverà mai il documento approvato dal nostro bel comune! 😐

  • Nel mio Comune le pratiche AIRE si fanno, però per gli impiegati sono una grande scocciatura…