Tradizioni Tradite

Io mi continuo a ripetere che gli inglesi saranno anche bravi e simpatici, sono tolleranti ed aperti mentalmente, quando non sono ubriachi a volte si impegnano addirittura in attivitá di volontariato, ma c’é un rito che tutto il mondo pratica con quotidianitá del quale loro sono completamente all’oscuro e dal quale credo saranno sempre tagliati fuori: CUCINARE.

Non é colpa loro poveretti, non ne sono proprio capaci, non ce l’hanno del DNA, non hanno proprio idea di cosa si tratti, non hanno nemmeno uno straccio di tradizione culinaria o uno schifo di piatto tipico che si possa definire “british” se non le salsiccie col puré ed i fish&chips, che equivalgono a garantire in tavola una varietá pari a quella che si presenta allo spettatore del sabato sera davanti a Polsat.

A riprova di questo, oggi ho ricevuto da una mia collega un file di testo intitolato “jamieolivier.doc” anticipato da una mail entusiastica dove con la gioia di una giovane capinera a primavera cantava al mondo di come aveva messo le mani in anteprima sul nuovissimo libro di Jamie Olivier rubato direttamente dalla casa editoriale ancor prima che arrivasse nei negozi (eh si, queste cose succedono anche in Inghilterra). Documento che in condizioni normali avrei inoltrato direttamente alla cartella cestino, ma poi perché togliersi il piacere di fare conoscenza con lo chef PIU’ FAMOSO DEL REGNO UNITO per scoprire quali straordinarie ricette ha da proporre ai suoi impediti compatrioti? Come trattenersi dallo cercare di scoprire come sia possibile che un libro con la sua faccia in copertina venduto al prezzo di 20£ si possa diffondere nelle case inglesi al pari dell’elenco telefonico?
La risposta appare semplice dopo aver sfogliato poche pagine: Jamie non é un cuoco. E’ un ricercatore che passa il tempo pescando a caso ricette di altri paesi e semplificandole per i suoi connazionali togliendo le parti difficili, inserendo ingredienti piú rapidi, sostanzialmente inventando di sana pianta. Quest’uomo riesce persino ad inserire i mushy peas e i fish&chips nel suo libro di ricette spacciandoli per piatti suoi perché ha pensato di aggiungere le foglie di menta! Questo senza menzionare il frullato (gli inglesi hanno bisogno della ricetta per farlo), la cioccolata (?!), il frappé (?!), insomma manca soltanto la ricetta per farsi il the e la guida permetterebbe di sopravvivere in cucina anche ad un koala ubriaco.
Con questo non voglio dare colpe agli inglesi, voglio dire, mi fa quasi tenerezza osservare un esercito di colleghi in fila alla stampante per ritirare la propria copia del favoloso libro di Jamie (del fatto del non lavorare non si puó dire niente, visto che me mentre loro ritirano le copie c’é un altro collega che scrive i post per il suo blog), ma é quando tocca la pericolosissima corda della cucina italiana che Jamie si avventura su di un terreno estremamente pericoloso, primo perché se giá leggere delle sue personali variazioni dei nostri piatti tipici farebbe venire la pelle d’oca anche all’ultimo degli italiani medi, per me che sono figlio di due cuochi la pelle d’oca si tramuta in raccapriccio e vergogna, lo scandalo del ritrovamento di tale libro in casa mia equivarrebbe a quello di una rivista porno vintage degli anni 60 in un convento per suore, mia madre mi guarderebbe con il suo sguardo ferito scuotendo la testa “figlio mio tu mi deludi molto..” prima di darlo in pasto alle fiamme come faceva la santa inquisizione. Ma se dovessi inoltrarlo anche ad uno qualsiasi dei miei amici d’oltremanica questi mi direbbero che sono 123 pagine buone per foderare la gabbia al canarino, ma soprattutto se dovessi far girare tra le mie zie bergamascoidi soltanto le prime quattro righe della pagina chiamata “proper polenta” (la polenta giusta) .. beh Jamie dovrebbe solo pregare di non dovere mai atterrare ad Orio al Serio per sbaglio, per non venire investito da un’esercito di casalinghe bergamasche infuriate ed impazienti di illustrargli dove inserire lo stignac della polenta. Per dimostrarvi quel che intendo vi illustro le prime quattro rige in questione:

Proper Polenta
Cook Time: 20 minutes
1 1iter (34 ounces or a little more than a quart) water
8 ounces (250 grams) instant polenta

E qui il silenzio cala su questo palco. La polenta istantanea. Jamie chiama la “polenta giusta” quella fatta con la polenta istantanea, in 20 minuti. Quella che sa di carta, quella polverosa che non fa neanche la crosta, quella che se me la trova mia mamma in casa mi rinnega mi disereda e poi mi rimuove dall’albero genealogico. Quella che usano negli ospizi di classe C per far digerire i vecchi, quella che mia nonna buttava alle galline per farle beccare cosí si stancavano e covavano meglio le uova. Avesse anche solo intitolato la ricetta “quick polenta” avrei capito alla luce degli spettatori ai quali si rivolgeva, ma chiamarla “proper polenta”… Riesco a sentire i miei antenati che si stanno rivoltando con agitazione nelle tombe come cotolette impannate (tanto per restare in tema cucina).
Eh no caro Jamie, hai toppato. Spera che non ti incroci la Signora Giovanna durante una delle sue visite londinesi perché se ti riconosce ti tramuta istantaneamente in polenta taragna.

A tutti quegli pseudocuochi che preparano la polenta istantanea credendola quella “giusta” consiglierei una visita ai link sottostanti come corso di aggiornamento:
http://www.alimentipedia.it/Comesifa/Polenta.html
http://www.brembana.info/cucina/polenta.html

10 comments to Tradizioni Tradite

  • Ho già avuto modo di assaggiare un piatto “fantastico, da ristorante” di un inglese: pollo, patate e fagiolini lessati. Evidentemente oltremanica non hanno lo stesso concetto di cucina. E per loro è incomprensibile la passione culinaria come la intendiamo noi.

  • Non dirlo a me che la polenta mi tocca sempre mangiarla comprata già fatta…

  • Oby

    Blossom80: Io dico solo che la Signora Giovanna quando viene in visita a Londra ci deve preparare una mega pasta alla carbonara di quelle che ci ricorderemo per i mesi a venire 😀
    La cucina inglese per certe cose piace anche a me, io adoro ad esempio il mashed potatoes con gravy e sausage, però non adoro quando mi rubano la polenta e la fanno diventare istantanea, grrrr
    giuy: Quando vuoi 😀 Anzi no aspetta, fa conflitto in interessi con il prossimo post, che sto scrivendo ora… :lol
    Franca: E’ vero, infatti mi attacco al discorso cucina perchè è una delle poche cose dove sono attaccabili gli inglesi :rose Però la storia della polenta istantanea in un libro di ricette è uno scandalo vero e proprio.

  • In qualche cosa ancora non abbiamo da imparare da nessuno! 😀

  • per rimettermi in forma, dovrei passare a trovarti 😀

  • liliana

    Approvo amo l’inghilterra ma il suo forte non è proprio la cucina,quando fui a Londra tornai a casa e mi accorsi che persi 3/4 Kg,dato che la voglia di mangiare passava guardando i loro cibi…!!!

  • Che vuoi farci?
    Ogni popolo ha la propria peculiarità.
    Per quello inglese sicuramente non è la cucina…

  • Se mi vedessi ora, ho la testa bassa e la coda tra le gambe…
    Punto 1, odio cucinare, per il semplice fatto che non ho mai la pazienza per aspettare che le cose si cucinino e finisco sempre per mangiarmi tutto mezzo crudo con la scusa “assaggio per vedere se è pronto” e scottandomi inevitabilmente la lingua,
    Punto 2, adoro la polenta
    Punto 3, io la polenta istantanea me la porto dal friuli e la mangio calda e cremosa e incorporando del parmigiano nell’impasto, alle volte come accompagnamento alle uova sode, e per questo so che sto rischiando la cancellazione dall’albo dei friulani doc
    Punto 4, però riconosco che di proper non ha proprio nulla, e quando vado in friuli mi godo l’ottima classica polenta con il frico (tortino di formaggio fuso con patate)
    Punto 5, a me parte della cucina inglese piace davvero, per esempio la chicken&leeks pie, la shepherd pie e altre pies fatte in casa, e poi le mash potatoes sono divine con le cumberland sausages, per non parlare delle salmon fish cakes con la chilli sauce (ma forse quelle sono tailandesi…..!). Fish and chips invece non mi piacciono per niente.
    Punto 6, perchè non chiami Jamie Oliver a fare la proper carbonara per Aki, senza uovo e con un litro di panna come condimento… 🙂
    Punto 7, che fame!!!!!!!!!!
    Punto 8, riferito a punto 7, dici che la signora Giovanna ci onorerà con una sua proper polenta taragna quando viene a Londra?!!!!