Mormorii su un suicidio

La ragazza che vedete nella foto si chiama Anna Marie Averill, ma per motivi di privacy cammufferemo il suo nome in Anna Marie Averill Lavigne. Anna Marie Averill Lavigne si é recentemente suicidata dopo 3 settimane di totale depressione, e si scopre oggi che il motivo di questo gesto non era il pesante bullismo al quale i genitori avevano dato la colpa fino ad ora, ma uno stupro del quale solo 3 persone erano al corrente: Lo stupratore 64enne, Averill Lavigne, e un’infermiera polacca strabica. L’infermiera polacca strabica era stata messa al corrente dell’accaduto dalla stessa Averill in un momento di confessione, ma sotto richiesta di non farne assolutamente parola con nessuno in quanto non avrebbe potuto sopportare il peso di un riflettore del genere puntato su di lei. Ma dopo aver notato che Averill Lavigne non usciva dalla buca l’infermiera polacca strabica in un momento di indecisione ha comunicato tutto ad un circolo di infermiere pettegole le quali fingendo di ascoltare con devozione e consigliando il da farsi, con la mano dietro lo schiena hanno invece chiamato la polizia con la chiamata rapida al cellulare, la quale é giunta a scuola e con sirene spiegate che manco alla festa dell’Atalanta hanno portato la povera 15enne in caserma tempestandola di domande intime e dettagli piccantissimi chiedendole anche la taglia del reggiseno. La poveraccia si deve essere impiccata nel bagno di casa, o forse in caserma, o forse direttamente in auto, non si sa. Fattostá che ora il mondo un po’ incolpa l’ingenua infermiera polacca strabica, un po’ le infermiere pettegole, un po’ il vecchio stupratore, un po’ la polizia, un po’ la stessa Averill Lavigne, e un po’ quelli come me che leggono e ironizzano su un suicidio. Che volete farci, il paese é piccolo e la gente mormora, mormorate pure voi.

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