Pirateria portami via

Chi mi conosce bene sa che la mia prima passione é rappresentata in maniera assoluta dai videogiochi, mercato che mi ha sempre catturato in ogni sua forma e formato, e questo (come gli appassionati ben sanno) é un settore che striscia, si espande e si evolve in maniera progressiva come un polipo in acque straniere, un vero proprio mercato di sogni, illusioni e menzogne di un prodotto dove un nome ha spesso piú potere di mille contenuti e pugnalate rivelazioni e fallimenti di persone di spicco del settore sono all’ordine del giorno: meglio della politica italiana insomma. Il "dark side" dei videogiochi é rappresentato dalla pirateria, croce e delizia di poveri studenti squattrinati bramosi di mettere le mani sul nuovo gioco-rivelazione dell’anno e di cracker (non quelli da mangiare, sono le persone che superano le protezioni anticopia dei giochi) che comprano il gioco solo per passarci le giornate a toglierci la protezione anticopia e metterlo online nei canali "sotterranei" a disposizione di tutti. Chi non conosce questo mondo penserebbe che i crackers sono dei pazzi, in realtá c’é un autentico gioco di potere e di onore dietro a team di studenti universitari (o in alcuni casi dipendenti delle case di produzione stesse, all’epoca del famigerato Dreamcast) che diffondono il loro nome come un cancro epidemico nel mondo del "warez" a volte anche per un anticipo di poche ore solo per lasciare di sasso tutti gli altri "concorrenti". Le case di sviluppo ovviamente ne inventano ogni volta una nuova, ma come in una gara di evoluzione tra virus e antibiotici, se uno si evolve l’altro segue il passo. Mi sono trovato quindi di fronte a questa simpatica notizia che ha scatenato in me una riflessione: Ieri negli stati uniti é uscito questo gioco capolavoro, che si chiama Bioshock e che su gameranking (sito che tiene traccia delle medie delle valutazioni dei giochi) é diventato il SECONDO GIOCO PIU’ BELLO DI TUTTI I TEMPI, vi lascio dire la casa di produzione cosa é andata a pescare per proteggere il suo prodotto dall’assalto delle iene (sto parlando della versione PC, esiste anche la versione Xbox360 e quella per onor di cronaca va liscia come l’olio, sia in "light side" che in "dark side"): praticamente questi hanno escogitato che per ogni copia del gioco venduta viene allegato un codice che al momento dell’installazione si lega all’hardware e "blocca" il gioco sulla vostra macchina, che non puó essere giocato fino a che l’utente non si colleghi ad internet inviando alla casa l’informazione che il gioco con quel determinato codice é installato su quella macchina. Se per sbaglio qualcosa va storto, se l’installazione si blocca, se perdete anche un solo dato, se dovete installare il gioco su un altra macchina, se vi rubano il PC..siete F-O-T-T-U-T-I e passerete settimane a lottare con la casa madre a tentare di provare la vostra buona fede per per avere un codice nuovo. Ora io mi dico, chi é il deficiente disposto a lottare e pagare e soffrire in nome della coscienza pulita quando arrendendosi al lato oscuro della forza avrá tutto subito e gratis e senza problemi con un colpo di click? Insomma ancora una volta sono gli onesti che ci rimettono pagando anche per i disonesti ma chi se la sente di additare una scelta simile da entrambi le parti? Io no, personalmente acquisteró il gioco per rispetto per la casa e per collezione ma ammetto che giocheró senza grane con la versione "dark side", poi mi vengano a dire che aumento il tasso di pirateria rappresentata dal numero di download illegali del gioco (ho giá dato una sbirciatina, sono centinaia di migliaia) ma then again, quanti di voi aspettano per mesi il nuovo album del gruppo preferito e a due mesi dal lancio si trovano davanti alla frustrazione di vederselo giá disponibile online? Siamo sinceri, la pirateria é una brutta cosa, ma non siamo neanche tutti Sante Caterine da Siena.

Comments are closed.