Manuale londinese

14 novembre

Manuale di sopravvivenza londinese

Si avvicina il Natale, e da bravo Babbo Natale londinese ricevo le letterine da svariate parti del mondo da parte di fan anonimi senza account msn che mi scrivono per propormi la loro invidia sfrenata (e in allegato qualche maledizione) per la vita che svolgo in questa città, o a volte per comunicare la lieta notizia di future visite alla città con ovviamente dovuto incontro del disadattato, un po’ come una visita allo zoo di camden. Cari lettori, lasciate che vi dica una cosa: Prima che consideriate Londra come una Disneyland espansa, è bene che realizzate una cosa molto importante: Londra non è Disneyland, Londra è una trappola mortale! Ogni giorno persone normalissime finiscono inconsapevolmente la loro breve vita tra i rigidi meccanismi di una città che gira a velocità doppia come questa.
Fin dal primo mattino, già potete sentire l’alito della morte che vi accompagna sulla metro, che tenta di infilarvi la testa nelle porte automatiche, o di bloccarvi le stringhe sulle scale mobili dove se vi fermate un secondo di più, è certo che verrete travolti da una serie di impiegati inferociti impegnati a raggiungere il luogo di lavoro ad ogni costo. Tutto se sopravvivete i gas di scarico incatramati di autobus cab e della stessa metro. Poi se per caso arrivate sani e salvi all’uscita dovete considerare di inserirvi tra la massa di gente al momento giusto e soprattutto nella direzione giusta, non vorrete venire travolti e calpestati da fanatiche ventenni in piena attività di shopping! E se capite che siete nella massa che va nella direzione sbagliata, non provate a risolvere la situazione attraversando la strada e percorrendola dall’altro lato, rischiereste di essere travolti da uno dei centinaia di autobus e cab che percorrono la capitale ad ogni ora del giorno (e della notte) a velocità al limite del criminoso, che con un colpo ben centrato vi possono tranquillamente spedire in casa della vecchia babbiona in tempo per prendere un buon the di faccia. Ma pure abbandonando le regole generali di sopravvivenza, il buon londinese deve anche conoscere tutte quelle zone della città ritenute "a rischio". Ad esempio, un posto dove non andrei mai di sera è la zona a nord di Camden Town: finchè giri alla luce del sole, i punk sono divertenti e pieni di colore, le gothic-girl sono quasi simpatiche, e i mercatini offrono vestiti e accessori curiosi ed innocui. Ma la sera tutto diventa misteriosamente un luogo diverso..i negozi abbassano le serrande alle sei del pomeriggio, le signore si affrettano a rientrare verso casa, al calare della notte i punk si riuniscono in famigerate bande, e alle gothic-girls spuntano i canini affamati di sangue (ah e dimenticavo degli spacciatori ai quali si gonfiano i portafogli!) e cominciano le lotte per il dominio del quartiere. Quindi assolutamente non consigliabile essere nei paraggi.
Poi ci sono pericoli fittizi che la gente vede per pregiudizio, come quando il tipico turista italiano che viene a Londra sa per luogo comune che Soho la sera non è consigliabile. Uhhh certo che paura! Potresti essere colpito da .. una violenta scarica di baci a distanza da parte di una Drag-Queen, che in vena di sfoggiare il suo nuovo casco di banane che porta in testa cerca di richiamare la tua attenzione. O potresti tornare a casa la sera dicendo ai tuoi flatmates che una sessantenne coi capelli viola ti ha detto che sei carino. Questi sono i veri rischi della vita.
Tornando a cose serie, l’altro giorno ero in metro, intorno a bank, e dopo una fermata sospettosamente prolungata del treno sento urlare <Hold the train, Hold the train!>, mi volto e vedo questa signora di mezza età che fa la divaricata come Carla Fracci con una gamba in orizzontale sulla banchina e una in verticale esattamente perpendicolare incastrata tra la carrozza e la banchina stessa. Capisco che la posizione sia comoda, e che non in tutte le stazioni ci sia il bagno, però signora si dia un contegno! Ad ogni modo tirata fuori come una supposta dall’involucro di plastica, la signora ha ringraziato il fusto di turno e si è velocemente dileguata, probabilmente ritirata verso la clinica estetica più vicina per una rielaborazione maxilofacciale completa, o forse semplicemente verso il più vicino bagno. Poveraccia, ma io la capisco, dopotutto non capita tutti i giorni l’emozione così forte di sentirsi condivisa tra due stazioni adiacenti.
 
Quindi, cari amici, quando venite a Londra tutti esaltati per una vacanza esagerata, fate sempre molta attenzione! A cosa visitate, nondimeno che GENTE FREQUENTATE … ma soprattutto attenzione sempre e comunque a DOVE CAMMINATE. Che finchè tornate a casa con il portafogli alleggerito e un nuovo fondotinta grigiasto sulla faccia tutto va ancora bene, ma se tornate anche con una gamba in meno la cosa è in qualche modo più invadente.

Buona visita!

 
 
 

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