Knocking on heaven’s door

10 novembre

Knocking on heaven’s door

Ci sono cose che nella vita puoi passare settimane mesi o anni a pensarci e lo stesso non sei in grado di darti una risposta. Del tipo: Come è possibile lavorare 40 anni nello stesso posto di lavoro? Come è possibile che la grande Londra sia così piena di teste di cazzo? Ma soprattutto: Com’è possibile che Kate dopo tre mesi sull’isola di Lost abbia ancora le ascelle perfettamente depilate?
Sono spiegazioni che il genere umano non sarà mai in grado di dare, ed è per questo che le cose vanno prese così come sono, con la coscienza di passare avanti e non rodersi il cervello per niente.
Allo stesso modo dopo aver speso pomeriggi nelle varie branch londinesi della banca HSBC, la più grande dell’Inghilterra, per aprire uno schifo di conto corrente ed essersi visto sbattere la porta in faccia perchè:
1) Ma lei è residente da meno di 3 mesi a Londraaaa! (cioè fatemi capire, uno non può aprire un conto entro 3 mesi dall’arrivo e quindi come si fa pagare dal datore di lavoro, ad amore? Visto e considerato che gli assegni senza un conto non me li fate incassare?)
2) Ma lei è senza prova di indirizzooooo! (E sentite questa, una prova di indirizzo secondo loro è una bolletta del gas intestata a proprio nome, che guardacaso arriva ogni 2 mesi + uno di preavviso per il cambio nome! Ah ma oppure vale anche un saldo conto intestato a proprio nome da un’altra banca inglese (e qui perdo le staffe: ho deliziosa testolina di cappero, ma se avessi già un altra banca da te che cavolo ci verrei a fare?!?!))
3) Ultimo ma non ultimo: Ma lei non ha un datore di lavoroooo (tra le righe: razza di fallito quella è la porta)!!! (GRAZIE MILLE! E io come li ritiro gli assegni ricevuti dalle due aziende dove ho lavorato temporaneamente, se mi scadono tra 4 settimane?!?)
 
Dopo tutte queste cose, mi è stato chiaro il perchè la HSBC ha il grattacielo più alto di Londra: è un circolo massonico su invito e scommetto che sul terrazzo ogni sabato sera sgozzano capretti sacrificali in onore del loro dio (il dio denaro, presumo).
Per fortuna sotto al London Bridge (dove mi stavo per buttare) ho trovato una losca filiale della forse meno famosa Barclays, dove come il brutto anatroccolo sono stato accolto dalla signora Jasmine Adjarah che dopo averci provato spudoratamente (poverina d’altronde le stava per scadere il visto lavorativo) ha dato valore a me e soprattutto ai miei assegni come Andy Warhole con Marylin Monroe, ed è così che dopo una serie di domande pure imbarazzanti (tra cui il cognome da nubile della signora Giovanna, il sacro crisma mai rivelato, come ha osato!) mi ha gentilmente aperto un conto corrente sul quale versare i miei poveri assegni e affrontare l’ira funesta della signora Demowbray che pochi giorni dopo sarebbe venuta a riscuotere il suo tributo di sangue come ogni mese. Certo non avrò il premium della HSBC in caso di mutuo sulla casa o la garanzia di poter andare in rosso di 500 sterline al mese senza alcuna penale, ma chissenefrega quando ho un sano conto corrente di base!
 
Eh si, mi ritrovo a pensare che la vita è proprio così, a volte spendiamo così tante energie in qualcosa nel quale crediamo fortemente per poi ritrovarci con un pugno di mosche, quando fermandoci un attimo prima e rinunciando al "big deal" avremmo potuto godere allo stesso modo di tutte quelle cose di cui avevamo bisogno, letteralmente accecati tale era la foga di raggiungere la vetta. Allo stesso modo la vita a Londra è in grado di "accecare" con promesse che alla prova dei fatti non sono altro che aria fritta, come i migliaia di posti di lavoro nei quali non vieni nemmeno considerato perchè nonostante tu abbia l’esperienza comunque non sei qui da molto o non hai referenze inglesi e tanto basta a cestinare il tuo curriculum, fermo restando che in faccia ti verrà comunicato un ben più elegante "abbiamo candidati le cui caratteristiche si avvicinano maggiormente alle caratteristiche richieste dalla posizione in questione", e tutto questo sistema di "chiudere le porte in faccia"si muove nel sottobosco e tutti ne sono a conoscenza ma nessuno ne parla apertamente, sia mai che venga alzato il termine "razzismo" alla quale Londra è risaputamente allergica.
Se le porte del paradiso sono aperte solo ai santi, allora beato chi conosce l’ingresso laterale.
 

514 comments to Knocking on heaven’s door

  • Oby

    Incredibile i diversi tipi di storie e di avventure che le diverse persone vivono quando vengono a Londra!
    Se non altro c’é di bello che ci sará sempre una storia unica ed originale che solo tu avrai 😀
    Decisamente vero che i prezzi per i trasporti pubblici sono aumentati da paura, a me sembra ieri che il bus costava 0.90 ed il TFL si vantava sui cartelloni pubblicitari di avere tenuto i prezzi bassi.. infatti oggi é 1.30 (e non mi pare se ne vantino piú). La tube non ne ho idea, per la paura ho messo direttamente l’auto-top up, ma credo sia aumentata a dismisura anche quella.
    In bocca al lupo per il nuovo lavoro, vai tranquillo che dopo un po’ di gavetta o molli o ti stabilizzi a lungo termine! 😉

  • Andrew

    Sto leggendo il tuo blog un po a random in questi giorni mentre aspetto in trepida attesa la telefonata di un’agenzia la quale deve comunicarmi con una breaking news il fatidico giorno del Sì! …..cioè il giorno in cui dovrei iniziare a lavorare. Ma il fatidico giorno guardacaso viene rimandato di settimana in settimana.

    Diciamo che sono un tuo fan dal 2007? ed ho vissuto a Londra tra il 2007/2008 per poi fare l’errore madornale di tornare in Italia, dopodichè nel late 2010 decido di ripartire visto che le prospettive che ci sono nel belpaese già le conosciamo tutti, sicchè faccio due biglietti solo andata per me e la mia compagna, solito giro nel B&B prima di trovare una sitemazione definitiva et voilà, siamo di nuovo in pista.

    Ma aspetta…cavolo la corsa del bus rosso è aumentata una cifra!?!?!?!? da 0.70p a £ 1.30 !!! zio pera che sfiga, faccio per guardare il prezzario di un distributore di carburante e…sopresa!! la benzina è schizzata da 0.98p a £ 1.41 !!! e così mi rendo conto che tutto il costo della vita a Londra sta lievitando parecchio.

    Va be mi dico tanto cosa vuoi che sia siamo in UK nevermind and go on!! inizio a mandare la solita trafila di CV (sono nell’IT da 15 anni) ma cavolo non accade nulla!?!?!? dopo un paio di settimane di agonia, decido di ripiegare sull’unico lavoro che si riesce a trovare con una buona facilità il kitchen porter!! e così sia….mi chiama un grasso e brutto tizio che gestisce un pub a St. John’s Wood per i più curiosi “The Clifton” che per i primi 10 minuti a parte l’aspetto mastodontico sembra quasi simpatico.

    Ma era solo una facciata, infatti all’inizio del mio primo giorno mi accorgo che è un vero aguzzino sfruttatore senza pietà e che pensa solamente alla sua panza, e che come head chef c’è un’altro individuo tutto da scoprire un kiwi guy con la delicatezza e l’educazione di uno scaricatore di porto. Dopo tre mesi di sofferenze e turni doppi dedico di mollare la presa e cambio lavoro.

    La prossima avventura si chiama “Motorbike Courier” per chi fosse a digiuno sull’argomento consiglio la visione di questo viedo http://www.youtube.com/watch?v=383ti09Uk-k cmq vado a fare il colloquio con la ditta “Courier Systems” la quale promette cifre astronomiche ma senza specificare i dettagli, detto fatto il giorno dopo mi ritrovo bardato tipo palombaro con tanto di PDA, Radio, Moto, etc si parteeeeee!! loro chiedevano una disponibilità 0800 – 1800 / Mon – Fry chiedevano…ma non era così! infatti dopo un paio di giorni di rodaggio il controller si è divertito a mandarmi nei posti più strani e sperduti della steppa inglese, solo per citarne alcuni Amersham, Grimsby, Ipswitch, Stansted, Heatrow, Croydon, Sutton, Luton, Northampton e via dicendo…a fine settimana vado per fare i conti di quanto ho preso e scopro che dalle £ 300 di stipendio gli devo togliese la benzina che ho già pagato £ 150 quindi a conti fatti io devo stare su una moto dalle 0800 alle ore XYZ della sera senza cibo ne pausa per un totale di £300 a settimana meno la benzina?? un mese di tempo e li mollo.

    Dopo quest’altra esperienza il mio spirito di biker (un fesso) mi porta a cercare un’altro impiego su due ruote e così dopo un po di CV inviati ricevo una telefonata da un’agenzia che ha un lavoro di “delivery” non meglio specificato solo nella city, quindi in questo caso niente gite fuori porta, colloquio fatto a metà febbraio e il lavoro però è iniziato solo a metà marzo!!!! il primo giorno facciamo per andare a prendere i motorini presso la ditta e il resto del materiale, circa 2000 lettere a testa destinate a tutti i Londinesi per ricordargli di partecipare al famoso Census 2011.

    Eravamo in sei ma uno (un’inglese) si è dato alla fuga immediatamente il giorno seguente, quindi siamo rimasti io, tre dark skinned (senegalesi?) e un genuine nigga, ma c’era un problema il capo di questa aziendina, pretendeva a tutti i costi che dovessimo consegnare tutte le lettere in un paio di giorni (assurdo!!!) cosa che alla fine non si è verificata.

    Così a metà settimana, ci appioppa un’altro incarico e cioè consegnare quegli odiosi e inutili giornalini gratuiti che forse qualcuno di voi ha già visto, specificandoci che se dovessimo fare qualche ora di straordinario non dobbiamo assolutamente dirlo all’agenzia ma lui ce le pagherebbe in nero “cash in hand” non potete immaginare la mia espressione quando ho sentito queste parole!!! e mi sono detto…cavolo e menomale che sono fuori dall’italia…

    Dopo essermi ripreso dallo shock, il tipo ci allieta con un’altra bella notizia informandoci che il lavoro lu l’ha finito e quindi per la settimana dopo ci possiamo ritenere in ferie..!!
    L’agenzia ci aveva detto che il contratto era di un’anno con orario full time Mon- Fry ma non è stato così, a fine settimana il capo ci rammenta di truccare il timesheet in modo che all’agenzia risulti che abbiamo lavorato solo 6 ore al giorno anzichè 10!!!!! lui ci rassicura che ci pagherà queste ore cash in hand la settimana successiva….

    Ora non so voi cos’avreste fatto ma io all’agenzia gli ho vuotato il sacco della verità, gli ho presentato il timesheet con le mie ore effettive e non truccate e gli ho spiegato che il losco individuo ci aveva promesso cash in hand, loro sono rimasti di sasso per un paio di minuti non sapevano così dirmi, dopo una di loro mi ha ringraziato, mi ha offerto anche un caffè ed una sigaretta e mi ha chiesto maggiori dettagli che gli ho felicemente fornito senza esclusione di copli (in italia sarebbe andata così??) non credo proprio…

    Nel mezzo del cammmin nella settimana a venire faccio a tempo a mandare un’altro CV per un’altra lavoro di biker….essì c’ho preso gusto…. ma per il momento dopo aver brillantemente superato il colloquio, sono in attesa del giorno X per iniziare questa nuova avventura, Patrik mi ha promesso (speriamo che fosse sincero al 100%) che massimo a metà della settimana prossima dovrei iniziare.

    Ma non è finita l’agenzia alla quale ho vuotato il sacco della verità dopo questo “incidente” si è scusata e si è offerta di trovarmi un’altro lavoro presso una ditta quantomeno un po più seria della precendete.

    Strabiliante no!?