Ipocrisia

Ipocrisia portami via

Sono sconcertato. Negli ultimi giorni mi sono trovato a scontrarmi ripetutamente con una vicenda comunissima della quale tutti sono a conoscenza, della quale a tutti dispiace, e per la quale chiunque potrebbe partecipare attivamente per la sua scomparsa, ma anche per la quale la maggior parte della gente si limita ad esprimere il proprio disagio e a lavarsene le mani, sperando che il mostrarsi sensibili e battersi il petto in chiesa alla domenica mattina possa porre una buona via di mezzo tra il parlare ed il non agire. Di cosa sto parlando? Beh, potrei parlare del prezzo del petrolio, che sale continuamente, e di noi che chiaramente continuiamo a lamentarci senza però fare uno sciopero di massa, perchè tutti vogliono che il prezzo si abbassi ma nessuno osa lasciare a casa la macchina un giorno. Potrei parlare delle centrali nucleari, che l’intera Europa possiede tranne l’Italia, poichè noi preferiamo pagare suon di milioni alla Francia per avere il suo stesso rischio di incidente atomico, ed è più facile lamentarsi della nostra situazione di disagio che proporre un nuovo referendum per riaprire le nostre centrali in abbandono.
E invece no.
Vi dico di cosa sto parlando: parlo di un bambino che muore, della vita di un bambino che viene prematuramente spezzata.
L’immagine di un bambino innocente che muore dice molto a chi assiste: dice che è tutto ingiusto, che è crudele, che andava evitato, che dispiace, fa scattare la molla dell’apprensione, della tristezza, dell’ingiustizia, del perbenismo, del desiderio di redimersi dai propri peccati. E soprattutto come da sempre è innato nell’animo umano, fa scattare la molla del "male tuo bene mio". Ed ecco che quindi NOI PAGHIAMO i soliti giornalisti per gonfiare in pompa magna la storia, scusatemi se definisco nella sua tristezza SEMPLICE e MOLTO COMUNE, di una vita di un bambino che viene interrotta improvvisamente, condendola di violini e fiocchi rossi, facendola diventare UNICA, pronta per essere usata come bersaglio per sfogare l’ipocrisia ed il senso di pietà di tutti coloro che hanno il bisogno di sentirsi in pace con il mondo. Per cosa? Per fingere di esserne sensibili. Se vi sentite a posto con il mondo solo perchè mostrate pietà per un bambino che muore, o siete ciechi o siete scemi.
30.500 bambini muoiono nel mondo ogni giorno per malattie banali che possono essere prevenute con un vaccino che costa 15 euro, in Kenya mezzo milione di bambini vive grazie alle assistenze umanitarie di emergenza sperando di essere ancora al mondo in giorno dopo, ogni minuto un bambino muore per il virus dell’HIV che il suo genitore gli ha trasmesso, e nel solo corno d’Africa 1.5 milioni di bambini rischia ogni giorno la morte a causa della siccità.
 
Ora: a tutti quelli che si sono sentiti a posto con la propria coscienza per aver comprato "oggi" o aver visto tutti gli speciali di "verissimo" nel corso dell’ultimo mese, per averne discusso con chiunque, per aver provato soddisfazione nello scavare nella vita colpita dalla disgrazia di due persone, sostenendo di aver provato apprensione per quella vita che si è spenta dico questo: invece di provare falsi moralismi per qualcosa nella quale non avevate voce in capitolo, tranne l’alimentare lo schifoso mercato del gossip nero, perchè non provate a visitare www.unicef.it e a spendere meglio il vostro tempo ed i vostri soldi?
E ora, la prossima mail che mi arriva con scritto di fare un minuto di silenzio per il piccolo Tommy, giuro che rispondo: pensa a quel minuto che sarà servito a non salvare un’altro bambino che muore, IDIOTA!
 
 

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