Dicembre 2005

29 December
Riflessioni di fine anno
E così, anche quest’anno si puo dire ormai concluso, il 2005 è passato come una leggera brezza primaverile, lasciando quel solito senso di cose lasciate incompiute, che verranno riprese l’anno prossimo, e il 2006 è pronto proprio per questo. Il 2005 per me è stato l’anno della rivoluzione, dopo il 2004 che è stato l’anno della depressione. Dopo tanto piangere, quest’anno mi sono finalmente rimesso in piedi, e finalmente riesco ad essere orgoglioso di me stesso. Sono cresciuto tantissimo, ho scoperto tante emozioni nuove, ho scoperto di avere il coraggio per mollare tutto e ricominciare da capo, di farcela da solo, di riuscire ad apprezzare aspetti della vita che prima ignoravo, ho legato nuove amicizie, ho rafforzato quelle vecchie. Durante la mia permanenza a New York City ho vissuto un sacco di esperienze belle e brutte, che mi hanno fatto crescere quasi indistintamente, per la prima volta. Al mio ritorno ho visto quanto le persone che mi sono vicine mi vogliano bene, e quanto amici come i miei siano rari. Sulla fine dell’anno ho purtroppo visto mia nonna morire, dopo averla avuta per 25 anni al mio fianco. Mi ha fatto aprire ancora di più gli occhi. Ho visto più da vicino il valore della vita. Ho visto cosa significa ricordare di colpo il bene che vuoi ad una persona e che avevi accantonato dandolo per scontato. E il senso di colpa che ne deriva.
Tra un paio di settimane scoccherà anche per me il quarto di secolo. Comincio a sentire un certo timore del tempo che passa e non torna più. Evito sempre di più tutte quelle cose che ritengo "perdite di tempo" in favore di cose che chiamo "più costruttive" e mi chiedo sempre più spesso se c’è più senso dietro all’una o all’altra cosa, e quale delle due indica una vita spesa meglio.
Mi guardo intorno e sbircio le vite degli altri, che procedono lente e costanti, e noto che ognuno sembra sapere dove sta andando, e con ben chiari i propri obiettivi nella vita. Fino ad oggi ho invidiato a morte questa sicurezza che io non ho mai avuto. Beh, finalmente nel 2006 anche io ho qualcosa per cui combattere, ed un obiettivo da perseguire. A parte una lettera da Sony che sto ancora aspettando, che potrebbe darmi la possibilità di trasferirmi in Inghilterra a lavorare per questa grande multinazionale (e che dannazione mi devono mandare, dopo avermi fatto scarrozzare fino a Roma per il colloquio!), sto anche lavorando assiduamente per una catena di videogames, con l’illusione e la speranza di ottenere un trasferimento in una delle tante filiali estere, negli Stati Uniti. Questo è quello che mi ha insegnato un mio amico bruttissimo: Se non ci provi, le tue possibilità da basse che siano scenderanno comunque a 0! Lui applicava questa realtà ad altri campi , ma io ho l’ho riadattata per mio uso personale .
Quindi eccomi qua, in un anno riassunto in poche righe. Nonostante eviti sempre i post a tono personale, stavolta ho fatto un’eccezione per questo che è l’ultimo post del 2005, e che servirà come traino psicologico per tutti quelli del 2006. Un in bocca al lupo a tutti quelli che stanno percorrendo la loro strada, e che durante il loro cammino, in questo momento, hanno buttato un occhio sulla mia. Auguroni di buone feste a tutti, ci sentiamo l’anno prossimo!
22 December
Il cane assassino
E ci risiamo. Accendo la TV, mi guardo il telegiornale, e puntalmente riecco puntare la classica storia del cane sfuggito al padrone che aggredisce un ingenuo cittadino, stavolta è successo pure dalle mie parti, ma tant’è, non che la storia cambi. Anche stavolta, come tutte le altre volte, la Cesara tutta contenta in primo piano declama <>. MA FINALMENTE COSA? MA ABBATTI COSA? MA ABBATTI TUA NONNA, QUELLA GRAN XXXXXXX!! Scusate. Boh, io di principio ho sempre pensato che un cane avesse una indole buona, e che poi crescendo, in base alle cure/attenzioni del padrone, prendesse un certo tipo di piega. Il mio cane da piccolo è stato maltrattato e da allora si fida solo di chi conosce bene, gli altri lui non li considera, e se gli si avvicinano troppo … li morde. E sapete una cosa? Io lo capisco. Non è colpa sua, lui lo fa per autodifesa, per sicurezza, segue il suo istinto per sopravvivere. Il cane è un’animale molto più regredito dell’uomo (si vabè, a regola dovrebbe essere così, poi c’è anche gente che è più regredita di una camola) e si affida ancora in gran parte sull’istinto. Qual’è la sua colpa? Quella di seguire l’istinto? No perchè non so chi ha inventato la regola che se il cane scappa e fa del male a qualcuno, viene abbattuto, e il padrone si prende ADDIRITTURA 200 euro di multa, e finita lì la storia. Ma io penso: date la multa al cane e abbattete il padrone invece! Scherzi a parte, secondo me il cane è un po’ come un invalido a carico, se il padrone non è in grado di gestire il proprio cane e la sua indole, che gli venga tolto, che venga affidato a qualcun altro, che venga sbattuto in un canile, che venga proibito al padrone di avere altri cani, ma dove sta il senso di sopprimerlo? Perchè così non possa più fare del male agli altri? Quando un padrone incosciente può prenderne altri 5 e crescerli come quello abbattuto, magari a pane acqua e bastonate (non sapete quanti ritengono che sia giusto fare così)? Mi viene da pensare a quando un po’ di tempo fa una signora a spasso con il suo cucciolo se l’è visto sbranare davanti ai suoi occhi da un alano in fuga libera per la strada (vicino a casa mia). Il cane "assassino" è stato sottratto sì al padrone (e non ho idea di che fine abbia fatto) e poi il padrone si sarà anche preso la multa, ma dopo pochi giorni aveva a casa un nuovo alano e pure quello misteriosamente è stato avvistato più volte per la strada in libertà! Evviva! E ora mi dico, CAZZO (ci voleva un po’ di finesse ), se davvero esistono razze di cani definite "aggressive"(cosa alla quale, ripeto, credo relativamente), allora non è forse il caso di evitare che finiscano in mano a razze di persone definite "ignoranti"? O che non succeda per due volte di fila?
Sottolineo che non ce l’ho con l’articolo citato, capisco che non tutti abbiano in casa a portata di mano il fucile caricato a tranquillanti , e che in certi momenti quello che va fatto va fatto.
Ok terminato questo, ora rigiriamo l’argomento come un guanto, e cerchiamo di risalire alla fonte: A dover di verità, io dico anche che c’è chi pensa che un cane può essere bravo e contento e poi un giorno "impazzisce". Boh forse in questo senso succede anche a noi, anche le persone impazziscono, anche le persone si uccidono (a parte che se un cane non uccide viene ucciso, e se un uomo uccide non viene ucciso), ma davvero non saprei dire, se questa teoria fosse vera proverebbe che il gene della follia è insito in ogni essere vivente. O forse si dice così semplicemente come scusa per nascondere la nostra premeditazione a fare del male. Sarebbe davvero uno sfogo immediato ed incoscente per ripagare il mondo di torti subiti in passato, o una lenta e inpercepibile premeditazione che cresce nel tempo? Mhhh ammetto di essere confuso, dovrei chiedere al mio cane.
…Il quale ha una faccia fin troppo sibillina! Starà mica tramando di uccidermi?
19 December
Videochiamami
Leggevo su un quotidiano che l’Italia, posizionata tra i 30 paesi più istruiti del mondo, occupa un’invidiabile terz’ultima posizione . Olèè! Che bello, è tutto fantastico, praticamente dopo di noi c’è solo il Messico. Ci sono quelli della pubblicità dell’Esta Thè che mentre fanno la siesta da sotto il sombrero ci fanno il gesto dell’ombrello! Il nostro paese vanta ben 6 milioni (S-E-I-M-I-L-I-O-N-I) di analfabeti, e 36 milioni (T-R-E-N-T-A-S-E-I-M-I-L-I-O-N-I) di persone a bassa scolarità. Bazzeccole vero? Bruscolini. Ora tanto per rispondere alla vostra domanda, che capto via rete, IN ITALIA SIAMO IN 56 MILIONI!! C’è bisogno anche che vi dica che il 60% degli italiani non sa neanche come di accende un PC? E che solo in 10 milioni sanno accedere a internet? Che bello, VIVA L’ITALIA! Praticamente siamo un popolo di ignoranti (e non ci voleva un censimento per scoprirlo, vedendo chi prendono gli italiani come punti di riferimento, televisivamente parlando … ma anche politicamente parlando). Poi quando andiamo in libreria troviamo al primo posto le Barzellette di Totti, ma questa è un’altra storia ! Ma vabè, senza demoralizzarci troppo, alla fine qualcosa per guardare ancora a testa alta i nostri colleghi esteri c’è: noi abbiamo 40 milioni di cellulari! Siamo il paese con più cellulari in tutta Europa . Neanche in Svezia, dove c’è il signor Nokia che infila cellulari in tutte le cassette della posta che gli capitano a tiro, e dove le single depresse preferiscono il cellulare al vibratore, ce ne sono così tanti. Ora, cosa ne ricava da tutto questo uno come noi, intelligente acculturato e internettofilo? Che gli italiani sono un branco di ignoranti? Che ignorante è bello? O che la Marini sembra tanto svampita ma che in realtà è una gran fullandrona, e ha già capito che gli italiani smetteranno di parlare e in futuro andranno ad esprimersi solo a facce? Io spero di no, ma se sarà così: brava Valeria, gli italiani sono con te! Viva il videofonino! Abbasso la Megan! Viva l’Italia! .. e viva la Franca!
14 December
La notte di S.Lucia
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E io restavo li.
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E io restavo lì, a guardare il sorriso di mia cugina di sei anni, chiedendomi quanto è passato da quando anche io vivevo in quell’innocenza, pensavo, e non trovavo cosa risponderle.
Pensavo alla mattina, quando sono stato buttato già dal letto alle 6 da mia mamma, svegliata a sua volta da mio zio che ha trovato mia nonna morta, alle 6 e mezza che mi trovavo al telefono per dare la notizia ai parenti, alle 7 quando ho assisito di sasso a quelli delle pompe funebri che "violavano" il corpo della mia defunta nonna di modo da farlo sembrare piu bello, con operazioni che da dimenticare, poi la bara, i fiori, alle 7 e mezza l’avvento in massa dei parenti serpenti con tutti i discorsi retorici, i discorsi inutili, i pianti e le pantomime e così via per tutta la giornata, fino lentamente ad arrivare alla sera, a quello sguardo sorridente e ingenuo.
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10 December
Da grande voglio fare … la letterina!
Siccome dicono che negli ultimi post ho perso la graffiante ironia che mi contraddistingue nel parlare di argomenti di comunitaria importanza (o era futile importanza?), ho deciso di mettermi a trattare un argomento che sta a cuore a tutti noi, ed infatti, eccomi qua a scrivere un altro dei miei magistrali e memorabili articoli: oggi parliamo dell’estrema rappresentazione del sogno italiano: le letterine!
Una sera in cui mi sentivo particolarmente attivo mentalmente, decido di sintonizzarmi su canale 5 qualche minuto prima dei titoli di testa del tg, così da imbattermi nel quiz a premi di Gerry Scotti, passaparola. Vedo i due concorrenti impegnati nella sfida finale, in un incredibile sforzo di concentrazione per cercare di accaparrarsi con un colpo di coda una lettera in più dell’avversarsio ed assicurarsi quindi il titolo, quando, improvvisamente, durante gli interventi di Gerry Scotti per commentare una risposta corretta noto alle sue spalle quello che è il vero fulcro di questa trasmissione, ma cosa dico di questa trasmissione, di tutti i quiz a premi, ma cosa dico di tutti i quiz a premi, di tutta la televisione italiana (non sto scherzando) … la faiga.
Praticamente, lo saprete meglio di me, ci sono queste povere ragazze il cui importante ruolo all’interno della trasmissione è di far vedere un po’ di gambe, un po’ di culo, un po’ di tette..insomma un po’ di tutto quello che si può far vedere a quell’ora. Però all’ora in cui mi sono sintonizzato queste ragazze erano lì ferme, tutte buone buone e sacrificate, mentre a regola dovrebbero far vedere mele pere e prugne all’Italia tutta, come mai? Ecco la spiegazione: La ruota finale è una cosa seria, e non ci si possono permettere scherzetti risatine e distrazioni varie come tettame vagante, perchè lo spettatore deve osservare con concentrazione i due concorrenti e seguire la sconfitta del vecchio campione o la consacrazione di quello nuovo con attenta dovizia… Peccato che l’operaio smarronato che è seduto a tavola ruttando fragorosamente se ne frega dei concorrenti e vuole vedere solo figame, e fu così che quelli della regia hanno ben pensato di piazzare strategicamente le letterine alle spalle di Gerry aggiungendo <>. Che poi io mi dico, ma cosa vuoi farle stare buone buone che sicuramente sono state anche già lobotomizzate prima di fargli firmare il contratto con Mediaset! C’è il direttore del casting che al momento di dire "questa è buona" la battezza con un martellata dietro al cervelletto che per gli anni successivi se cerchi di intavolare una discussione ti senti dire solo dire parole scollegate tra loro come "casetta" o "cagnolino"… ah povere ragazze, cosa non si fa per la celebrità. Ma poi tutto sommato sono sicuro che in loro esiste qualche copia di backup del cervello, chiamiamolo "istinto", che dice loro che non è corretto essere usate come "tiraseghe" (mamma oggi sono proprio sboccato) per tutta la trasmissione e al fine venir gettate via (che triste destino, povere letterine) e allora cosa fanno, consce di poter ancora contribuire positivamente al proseguimento della tramissione (e quindi di poter far vedere ancora un po’ di carne prima del tg) si impegnano a dimostrare agli spettatori, al mondo, a Gerry e a loro stesse, tutto il loro impegno per esulare dal campo ortofrutticolo succitato. Ed ecco allora che mentre Gerry porta avanti il suo lavoro e i concorrenti danno le loro risposte su domande di storia, geografia, cinema, musica e attualità, nel retro vediamo un vero e proprio dramma che si svolge sotto i nostri occhi: cenni di apprensione, di accondiscendenza, di supporto, di gioia e e volte persino di pietà per i concorrenti che sbagliano la risposta richiesta dall’impietoso conduttore. E’ una gara a chi si mette di più in mostra: le più andaci tentano di condire la loro pietosa pantomima sforzandosi addirittura di ricordarsi come si parla, e sfoggiano a ripetizione l’unica parola che sanno: <> applaudendo gaie e gioise, poco importa se non è successo niente di significativo nel gioco. C’è poi la mia preferita, la moretta coi capelli mossi, che come minimo di nome fa Ina e di cognome Cocco in onore dell’azienda familiare che le riserva un aerosol ristoratore ogni mattina.. è lei che si impegna più di tutte e svetta come unica regina in questo alveare, addirittura lei si sbilancia e dice di si, di no, di forse, ed infine quando Gerry comunica al malcapitato concorrente che la risposta esatta era "fitoprotonica" invece di "fitoneuronica" fa anche l’apprensiva e fa segno di no con la testa … eh poverina, lei la sapeva! E a questo punto l’operaio che sta cenando, tra un rutto e l’altro pensa <> e arrendendosi alla sua conoscenza la guarda e le dice <>.
Ah povera Italia, e soprattutto.. povere letterine.
04 December
La ricetta della felicità
Una di queste sere ho avviato una discussione di quelle che si sa dove si parte ma non si sa dove si va a finire. Avete presente quelle discussioni in cui due persone che non si vedono da un po’ si trovano sedute ad un tavolo con una birra davanti ed invece di parlare del tempo passato si lanciano in discorsi senza tempo? Ok, l’argomento in questione è la felicità. C’è una persona che conosco che ha creato un’espressione che mi accompagna oramai in molte discussioni con gli amici, e che prontamento intavolo quando gli argomenti a disposizione stanno per esaurirsi. Riguarda la felicità. La Lara (sempre lei, quella del portacellulare, per chi segue il mio blog) sostiene infatti l’equazione che ora vi sottopongo: SOLDI+CAZZO=FELICITA’.
Ecco, sembra semplice, forse lo è, ma siete disposti ad ammettere che è vero? Indubbiamente in molti saranno pronti a dire di no, e lo sono io per primo. Ma ho notato che anche questa volta, come in tutte le altre volta, alla fine della discussione non riesco mai a trovare un motivo per dimostrare che non è così, nonostante io ne sia convinto. Prima di tutto, perchè l’equazione genera così tanto clamore quando viene lanciata in una discussione? Forse davvero perchè si avvicina alla verità? Perchè tutto lentamente ma inesorabilmente riconduce a quelle due cose? Certo c’è la salute, che è forse la cosa più importante di tutte, ma che è anche quella cosa che la maggior parte delle persone che avvia discorsi di questo genere si ritrova già nel "pacchetto base" della vita, e quindi poi? Il senso della vita sta in questa semplice equazione? Veramente, anche questa volta mi sono trovato a pensare che chi sostiene che non è così non fa altro che complicarsi la vita volontariamente, mentre chi concorda sull’equazione ha la vita effettivamente più facile, con meno problemi inutili, si lamenta di meno cose, e di conseguenza soffre di meno. Sono persone più superficiali? Vero, però è innegabile che sono anche meno tristi, e quindi più felici. E l’equazione resta lì, granitica e irremovibile. Alla fine, dopo averci riflettuto al lungo, la mia conclusione è la seguente: l’equazione è vera se ci credi, e di conseguenza nella vita chi si accontenta (o meglio, riesce ad accontentarsi) gode. Che ne pensate?
01 December
The New Generation
A volte, quando scrivo sul blog, mi concentro talmente tanto sugli argomenti che voglio trattare e portare agli occhi della gente da dimenticarmi cosa in realtà sono le cose più importanti per me, e che vorrei condividere con gli altri. Nonostante infatti abbia sempre trattato di argomenti più o meno importanti, indipendentemente dal tono utilizzato, vi sarete accorti che ho sempre cercato di far risaltare un aspetto di fondo che doveva servire a far riflettere chi leggeva, a far scattare la molla che fa pensare <>. Però, oggi utile o non utile che sia, ME NE FREGO! Finalmente pubblico qualcosa alla quale l’utilità e la riflessione sono assolutamente secondari. Da videogiocatore che sono, la mia coscienza non mi permette di far passare inosservato il giorno che ci aspetta domani. Signori, MICROSOFT LANCIA XBOX 360!!! FESTA!!
Diciamo subito che il 360 è la prima console di nuova generazione ad arrivare sul mercato, bruciando quindi la concorrenza (principalmente Sony con la PS3) che lancerà tra circa un anno. Per essere quindi "la pioniera" io mi sarei aspettato un esiguo numero di titoli e magari non eccezionali, e invece, Microsoft ha dimostrato di essere una grande esperta sia in campo hardware che software, e difatti la console sembra potente, ben bilanciata, e pure facile da programmare. I titoli che sono stati sfornati per il lancio sono infatti incredibilmente buoni, anzi è decisamente la sfornata di titoli migliori che abbia mai appoggiato il lancio di una console (se si pensa che di solito c’è un solo titolo decente o massimo due) e già copre un buon numero di generi. Microsoft inoltre ci dà un’ottima idea di cosa introdurrà la nuova generazione di console: Ancora più grafica (L’era dell’HD è ormai tra noi), ancora più sonoro, una immensa community online dove si scaricano demo, filmati, dove si chatta ed ovviamente si gioca, grande interattività con pc, macchine fotografiche, ipod e persino psp (condivisione foto, filmati, mp3), e presto anche videochat tramite webcam, e se vi sembra poco..
Concludo con un po’ di commenti trovati in giro per la rete:

Ho sentito che in Olanda i critici stanno votando l’estetica dell’X360
come migliore dell’intera lineup delle opere di Van Gogh…
ADDIRITTURA PARE CHE IN FRANCIA LO METTERANNO AL LOUVRE… come fermaporta
Ho sentito dichiarazione Blatter. Se tutto va come deve andare,
sceglieranno di giocare i mondiali di Germania su X360 a Fifa 06 tale è
il realismo.
E non sai ancora che COD2 su x360 lo usano i marines americani per
l’addestramento alla guerra in Iraq.
Sentivo Radio Maria: si parla del avvenimento storicamente più
determinante dalla notte di Betlemme…

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