Derubato!

E` mercoledi’ pomeriggio di una giornata come tante. Arrivo a casa dritto dal lavoro perche’ mi dico che ho un sacco di cose da fare tra le quali lavare, stirare, pulire la camera. Ma appena arrivo a casa apro la porta e vengo colto da un malore: di fronte a me, tutto e’ irriconoscibile. Il tavolo e’ stato scagliato in un angolo, le sedie sono state ammassate sui divani, il tavolino del soggiorno e’ assente, le tende sono state scardinate e la finestra e’ spalancata. Il mio laptop non e’ piu’ sul tavolo. Mi sento cogliere dallo sconforto, mi cade la borsa, vorrei non aver mai aperto quella porta. Cerco istintivamente la giacca di Micheal o le scarpe di Manuela ma queste mancano e mi rendo conto di essere solo in casa, e di essere il primo ad essere rientrato. Spingo un timido passo lasciando la porta aperta alle mie spalle, completamente sconcertato. Non ho il coraggio di salire al piano di sopra nelle camere da letto e allo stesso tempo non ho il coraggio di toccare niente nel soggiorno … poi la mia attenzione viene attirata da un biglietto di carta lasciato sul tavolo della cucina, al quale mi avvicino scavalcando alcune scatole che sono state scagliate per terra. Con la mente svuotata da ogni aspettativa e colta dallo sconforto, mi appresto alla lettura del biglietto, che recita (traduco):
<Cari ragazzi, spero di non avervi causato troppo fastidio chiamando i ragazzi per la pulizia della moquette nel soggiorno! Era venuto il momento di lavarla, dato che l’ultima volta è stato diversi anni fa, e ho provato a chiamarvi ieri ma non vi ho trovato in casa. Non ho voluto rimettere a posto le vostre cose non sapendo dove andavano, e spero non vi dispiaccia se lascio a voi il piacere. Con affetto, vostra Mrs Demowbray >

Senza parole, con calma, prendo il telefono, cerco la lettera L per "Landlady", faccio squillare per qualche secondo, nessuno risponde. Parte la segreteria telefonica. A questo punto inutile dire che la carissima signora Demowbray si è trovata sul telefono un messaggio di quelli memorabili, di quelli da salvare nella cartella preferiti e ascoltare e riascoltare. Talmente sincero e limpido che non l’ho ancora sentita da allora. Mi domando anche io certe parole inglesi dove le ho imparate.

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