recession_1Vi eravate giá accorti che nei giornali non si parla piú della catastrofe apocalittica della crisi economica?

Per mesi giornalmente siamo stati costretti a leggere storie strappalacrime di padri di famiglia lasciati senza lavoro, di banche storiche sull’orlo del fallimento salvate dall’eroico intervento della tesoreria di stato, di migliaia di case pignorate a innocue famiglie ora incapaci di mantenere il mutuo..

La cosa che forse adesso nei giornali non si sta menzionando é che le banche che sono sopravvissute alla crisi stanno ora generando incassi enormi, sia per il buco economico che ha creato numerose opportunitá nel campo dei debiti e scambio moneta, sia per la minore concorrenza che permette ai pochi rimasti sul mercato di chiedere ai clienti la tariffa che preferiscono per i propri servizi.

Nella recessionatissima Londra, Barclays si prepara a dichiarare un income di 10 milardi di sterline per quest’anno, Goldman Sachs 13 miliardi, JP Morgan 8 miliardi.

Ma si potrebbe intuire lo stato di salute di una banca soltanto guardando i bonus di fine anno.
La Royal Bank of Scotland (banca posseduta dallo stato) ha dichiarato che per ringraziamento per il duro anno di lavoro dei suoi dipendendi delle sezioni “high-risk” elargirá ai dirigenti di tali sezioni bonus fino a 5 milioni di sterline. Un impiegato minore della stessa sezione invece passerá un Natale ben peggiore, viene quasi voglia di organizzare una colletta, dato che in media si prevede riceverá un bonus di £240,000.

Ai meno distratti sorgerá una domanda: Ma la Royal Bank of Scotland non era quella alla quale lo stato ha versato 25 miliardi di sterline per un salvataggio da un fallimento colossale soltanto un anno fa? Quella che aveva dichiarato la perdita piú grande della storia del Regno Unito? Eh sí, é proprio lei.
Per lo meno la buona notizia é che la crisi é finita. Quella meno buona é che le grosse aziende non riescono proprio a perdere il brutto vizio di elargire bonus principeschi ai dirigenti capricciosi, fanno buoni affari ma non riescono a costruire riserve di liquidi ed alla prima buca per la strada si rivolgono in lacrime allo Stato.

E’ poi anche giusto investigare sul perché simili bonus vengono permessi. Secondo la Bank of Scotland dozzine dei propri dipendenti piú specializzati sono stati giá approcciati da banche rivali con proposte di condizioni ancora migliori, ed un terzo del dipartimento manageriale della sezione di Singapore ha rassegnato le dimissioni dopo aver semplicemente sentito la voce di corridoio che quest’anno avrebbero ricevuto dei bonus piú bassi di quanto stimato.

In tutto questo, ancora una volta, chi é il primo a rimetterci e l’ultimo a guadagnarci? Chi é ancora senza casa e senza lavoro? Chi é che ancora deve sguazzare nella recessione? Chi é ancora costretto a pagare per danni generati da altri? Neanche a dirlo.

8 comments to La crisi é finita, andate in pace

  • marco

    ciao matteo, sono d’accordo con te, questo tipo di gestione non dovrebbe essere permessa perchè è dannosa per la maggior parte delle persone (oltre che immorale a mio avviso), ma il problema è che senza prenderci in giro, queste “entitá” sono così potenti che fanno delle lobby da paura perchè non e’ certo l’impiegato che spinge i politici che poi pagano con i soldi pubblici i loro fallimenti… io proporrei un tetto salariale massimo per tutte le categorie (intendo anche i calciatori, per esempio) ad 1 mln di euro, ma è ovvio che non lo faranno mai…
    ciao,
    marco

    Ps. troppo divertente vederti chiedere “il fatto” nella mia napoli!

  • io, per esempio. -.-
    la cosa “divertente” è che almeno in Inghilterra per questo si scandalizzano. In Italia no.

  • Insomma nell’alta finanza se la cantano e se la suonano..
    E’ così anche nelle aziende, nella mia per ovvi motivi non faccio il nome, all’ultima riunione ci hanno comunicato che grazie ai grandi sacrifici fatti l’azienda è in netta ripresa.
    Sacrifici fatti? Non c’è stato un dirigente che ha rinunciato alla macchina aziendale o ai buoni benzina e tanto meno a nessun benefit..
    Il sacrificio lo abbiamo fatto noi, cassa integrati per sei mesi, i poveracci con in contratti a termine e via discorrendo.
    Non è difficile in realtà capire chi paga questa crisi..

  • MaXiMo

    Il mercato del lavoro legato alla dirigenza bancaria e in particolar modo nella sezione high risk non segue l’andamento dei settori lavorativi ‘normali’, la dimostrazione è l’incredibile fluidità in entrata e uscita, giocata a colpi di bonus e benefit. Questo dipende proprio perchè le banche da simili settori guadagnano un ‘paccasso’ di soldi e i manager in grado nel trimestre di incrementare esponenzialmente simili guadagni sono ricercati e coccolati. Il problema è la capacità, visto la loro funzione sociale di intermediari nei pagamenti, di riuscire a scaricare nel bisogno (vedi Royal Bank of Scotland) sullo Stato una propensione a cercare redditività nel brevissimo periodo a discapito di una solidità di lungo periodo. A questo punto dovrebbe intervenire lo Stato riformando il sistema del risparmio e della intermediazione nel suo complesso, ma è ovvio il potere assunto dalle banche nella economia moderna tanto da interferire a livello politico perchè nulla cambi.

  • Alessio

    A Singapore ci vivo e direi che la crisi ha bastonato bene,
    che i pezzi grossi di RBS Singapore si siano licenziati per i motivi che
    dici te mi pare strano…
    tra l’altro RBS e’ stata acquisita da ANZ (non tutto, cmq ecco il rif: http://www.google.com.sg/url?sa=t&source=web&ct=res&cd=1&ved=0CAsQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.anz.com%2Fresources%2Fd%2F5%2Fd5b40f804f13b9c4873ccfb7c5252e88%2FANZ%2BRBS%2BASIA%2BACQUISITION%2BINVESTOR%2BPRESENTATION.pdf%3FCACHEID%3Dfdc852004f13b975a39de3b6f4a185f1%26CACHEID%3Dfdc852004f13b975a39de3b6f4a185f1&ei=bRLdSsWKJtOikAWL8rwk&usg=AFQjCNEIty0AQMIKsDCBDb0QRD3eoqYv8g&sig2=LtxZkvYEmTkIWTJD0j8_Lw)

    Son un po’ perplesso sulla cosa…
    certo e’ che qui, paradossalmente, i pezzi grossi hanno visto premi e aumenti oppure il benservito;
    questo succede perche’ alcuni managers non possono esser sostituiti e/o non appena il mercato si riprende un poco, servono proprio le figure piu’ esperte e di alto profilo….
    Chiaro che alla fine a subirne le conseguenze siamo sempre noi, ultime ruote del carro…che durante la crisi ci rimettiamo il lavoro e non appena c’e’ un po’ di ripresa si devono accettare paghe da fame perche’ c’e’ troppa concorrenza…

    vabbhe, questa e’ storia oramai….

  • Carlo

    Come sollevato giustamente dallo Standard, alcuni tra i motivi per cui le banche d’affari riescono a fare così tanti £££ in un mercato in teoria competitivo sono:

    le commissioni di cui campano le banche spesso non le pagano i clienti delle banche, ma altri; ad es, quando un fondo pensione paga £££ ad una banca d’affari per una determinata transazione, alla fine sono i clienti del fondo pensione, e non i dirigenti del fondo che hanno deciso di affidarsi a quella banca, su cui grava veramente il costo finale

    la rete di potere

    la competizione è in realtà limitata: più che di competizione si dovrebbe parlare di cartello

    http://www.thisislondon.co.uk/standard/article-23757383-details/Forget+big+bonuses+-+we+need+to+stop+the+City+gravy+train/article.do
    http://www.thisislondon.co.uk/standard-business/article-23757964-how-we-should-tackle-bonus-outrage.do

    Per quanto riguarda i bonus medi, £ 240mila a sterlina non è impossibile: queste cifre non sono inventate ma devono essere rese pubbliche nei bilanci e nelle comunicazioni ufficiali. Il punto è che la media non significa nulla perché le differenze sono troppo estreme (ricordate Trilussa?). Insomma, pochi fortunati si spartiscono il grosso della torta. E’ come dire che, se Bill Gates è tra i lettori di questo blog, la ricchezza media di noi lettori è di qualche fantastiliardo!

  • OBY

    In questo momento stiamo tutti guardando la pagina del cercalavoro sul Financial Times per una posizione nel dipartimento high-risk, anche per operazioni di pulizia schermo e svuotaggio cestini..

  • ma dai, 240,000 sterline è impossibile!!!
    comunque a mio marito hanno ridotto lo stipendio del 15% e di bonus neanche a parlarne. :grr