religionQualcuno dei miei conoscenti in Italia fa ancora finta di stupirsi quando comunico che ho smesso di credere nella religione Cristiana Cattolica.
Essendo puntuali nelle cose bisognerebbe precisare che “ho smesso” richiede un ragionamento separato, in quanto presume che in precedenza ci credevo. Ma credere in un’opinione in mezzo a tante altre, senza che queste siano state neanche vagliate, difficilmente si puó definire “credere”. Sarebbe quindi piú corretto dire “ho smesso di credere in ció che dicono e ho cominciato a credere in ció che penso”.

Alcuni si incazzano se faccio notare queste cose, eppure chi si incazza é spesso anche chi non sa descrivere una qualsiasi altra religione diversa da quella in cui dice di credere, ed in alcuni raccapriccianti casi non conosce nemmeno la religione che sostiene di praticare! A queste persone io domando: Con tutte le religioni che esistono nel mondo e che tu non conosci, come puoi pensare che la tua sia l’unica religione giusta? Come puoi credere che é sicuramente migliore delle altre, o anche soltanto che é quella piú adatta a te? Come puoi sostenere che milioni di persone sono in errore mentre tu no? Non puoi. E allora perché ti incazzi se non la penso come te?

Io so di certo che la religione cristiana cattolica professata da santa romana chiesa (ho dimenticato qualche sottoclasse?), quella che “pare” pratichino “tutti” gli italiani, beh, non fa per me. Ho bisogno di una religione piú adatta alla mia linea di pensiero.

Voglio che mi sia data la possibilitá di mantenere una linea morale che sia mia e non indottrinata da qualcun altro, e voglio che la mia religione consideri e rispetti questa mia linea con la quale separo il bene dal male e che ho delineato nel corso della mia vita basandomi sulle mie esperienze e non (soltanto) quello che mi hanno insegnato i miei genitori, o le loro credenza religiose.
Ad esempio credo che tutte le minoranze hanno diritto ad essere rispettate (spesso questo messaggio non viene recapitato esattamente cosí!), la donna non vale meno dell’uomo (mi domando cosa direbbe la gente sull’aborto se fosse l’uomo a portare il figlio in grembo), e un uomo va rispettato per le sue azioni e non per il ruolo che ricopre (non mi vergogno a dire che ammiro mille volte di piú una particolare suora albanese di quello che dovrebbe essere il massimo rappresentante della “mia” presunta religione).
Non voglio essere minacciato di bruciare all’inferno per avere detto cose che non considero sbagliate, specialmente sotto l’ammonizione di persone che nemmeno conosco.

La mia religione deve essere umile. Deve essere fatta di persone e le persone commettono errori, pertanto non deve avere l’arroganza di definirsi l’unica tributaria della veritá assoluta. Non deve chiedermi di credere a tutto quel che mi viene detto senza la possibilitá di questionarlo, specialmente quando si tratta di prendere per buone presunte predicazioni fatte come vece di persone morte migliaia di anni fa e senza possibilitá di replica. Se poi aggiungiamo che queste predicazioni sono spesso totalmente decontestualizzate e senza possibilitá di verifica .. beh, a volte mi fanno anche ridere. Questo senza contare quando si comincia a predicare per deviazioni: C’é chi ti dice di dare i soldi ai poveri ma naviga nell’oro, chi dovrebbe parlare alle coscienze ma prima parla alle istituzioni, chi predica bene e razzola malissimo.. a volte per definirsi religiosi bisogna chiudersi gli occhi e tapparsi il naso.

Altra cosa importante: Non voglio gli spoiler. Non mi puoi venire a dire cosa c’é dopo la morte. Ma non lo voglio proprio sapere, e non capisco nemmeno perché mi dovrebbe interessare. Tra l’altro perché mai dovrei credere a quel che mi dice qualcuno che é vivo e vegeto, che non é stato nemmeno defribillato quattro o cinque volte da poter dire di esserci andato vicino? Dovrei provare timore per che cosa esattamente? Per come mi sto comportando in vita? E chi ha l’autoritá di decretare se l’essere fedeli ed andare in chiesa ogni giorno sia piú o meno produttivo che spendere quello stesso tempo a donare il sangue o a visitare i malati in ospedale? Ci sono dei crediti formativi da qualche parte?
Mi irrita che qualcuno approfitti di questa magia sconosciuta che é la morte per pretendere di sapere cosa succederá agli altri quando se ne andranno, perché gente ingenua si potrebbe lasciar malleare per farsi ordinare cosa fare in vita. A volte ho invece l’impressione che questa sia un po’ la specialitá peculiare di molte, molte, molte, molte, molte religioni.

562 comments to La mia religione

  • mauri

    Sono totalmente d’accordo.

    Il secondo paragrafo è da incorniciare!

    P.S. Please have a look at this http://migration.files.wordpress.com/2007/09/christianity.jpg

  • Sono decisamente in linea con te…

  • Dario

    Personalmente trovo che un sistema, una filosofia di vita possa dare dei contributi che travalichino la propria – inevitabilmente – limitata esperienza personale.
    Ma, visto il carattere sostanzialmente “normativo” delle religioni semitiche, non è certo in quella direzione che mi muoverei; piuttosto verso quelle a carattere “realizzativo”: Buddhismo, Yoga etc.
    Quanto al fatto di voler imporre il proprio credo, mi pare indichi gravi carenze sia sul piano teorico (teologico) che propriamente umano…

  • ecco, volevo dirlo anch’io: ma c’è proprio bisogno di una religione? e perchè?

  • Sergio

    Questo argomento è una ferita aperta che sanguina copiosamente nel mio animo.
    Io ho fatto anni in cui, incapace di avere una mia opinione per via del mio carattere schivo e debole, andavo in chiesa e cercavo di seguire i precetti religiosi. Anni orribili di sensi di colpa e paure assurde.
    Ben presto però mi sono accorto di quanto palesemente l’ipocrisia e la religione vadano ogni giorno a braccetto nel nostro paese, di quanto la chiesa sia lontana dal vangelo che predica e ho passato varie fasi, dalla rabbia, al rifiuto totale, fino ad arrivare ad un più sano e tranquillo menefreghismo per tutto quanto fa e dice la chiesa cattolica. Quando però ripenso a questi argomenti mi risale la rabbia per questa chiesa che non riesce a stare al suo posto. Perché per quello che mi riguarda una persona è libera di andare in chiesa anche 5 volte al giorno, è libera di seguire alla lettera quello che dice un signore intonacato e ingioiellato con i cappellini di pelliccia, ma non accetto che condizionino la mia vita e mi obblighino a fare quello che vogliono loro, perché si dichiarano i possessori delle verità suprema. In Italia la chiesa fa di tutto per soggiogare la politica ai suoi interessi e per obbligare, anche chi cattolico non è, a fare o non fare, per legge, ciò che vuole il vaticano. Questo è intollerabile. E poi ci sono politici, come quelli della Lega, che si autoproclamano i paladini della cristianità in Europa, lottano strenuamente contro i musulmani, come se fosse una nuova crociata e poi dimenticano i valori basilari della cristianità come l’accoglienza e il sostegno dei più deboli, rimandando indietro barconi pieni di donne, bambini, poveri disperati in cerca di asilo da violenze e persecuzioni, lasciandoli morire in mare. Però il bravo cristiano li vota eccome. Chissà quando apriranno gli occhi…

  • Io non capisco perchè non si riesca ad accettare che si possa vivere anche senza religione..
    E c’è chi tenta sempre di salvarti l’anima..