The kite runner

Eccomi qua, di ritorno dal regno dei defunti, prontamente assalito da un mastodontico carico di lavoro, prontamente assalito da un carico di impegni extra-lavorativi, e ieri anche prontamente assilito da un dissidente esagitato mascherato da fan (devo essere diventato famoso!), mi prendo quindi 5 minuti per dare un’occhiata al mondo in pausa pranzo (alle due 2 mezza del pomeriggio) prima di rituffarmi nel mondo di follia che mi aspetta. Mi ha colpito particolarmente questa notizia del "cacciatore di aquiloni", film afgano che ha (o sta comunque per) scatenato un grande baccano per una scena di stupro su di un minorenne ad opera di alcuni teppisti. In particolare il film parla della storia di un ragazzino afgano che assiste di nascosto allo stupro del suo "amico-servo" ma non interviene e cerca di sotterrare l’evento fingendo che non sia mai successo, con pesanti conseguenze introspettive. A quanto pare la produzione ha dovuto provvedere all’espatrio dei due giovani attori della pellicola giocando di anticipo sulle ritorsioni politiche/sociali/religiose del paese dove la stessa é stata girata, e la cosa curiosa, ma curiosa fino ad un certo punto, é che lo stesso film é stato prodotto non per il mercato afgano (dove non uscirá mai "ufficialmente") ma proprio per noi occidentali.. i ritorni di fiamma sono attesi appunto quando le voci del film giunto all’estero, nonché le copie pirata dello stesso, giungeranno nel paese Natale. A questo punto mi é impossibile giudicare ulteriormentel’opera, prima di tutto perché non l’ho vista (ma lo ammetto: sono curioso, IMDB lo considera un film da 8.3 su 10) e secondo perché sono convinto che esista una linea sottile tra il creare un’opera d’arte che fa scandalo ed il creare uno scandalo mascherato da opera d’arte (mi viene al volo un esempio di celebre stupro-trash che porta la faccia della Bellucci: il film dal nome "ireversible"). Queste sono tutte cose che si scoprono con la visione, e che assumono poi tinte sogettive, ma nel frattempo, possiamo dire che tra tutte le pubblicitá "scandalose" dalle quali veniamo sommersi tutti i giorni, questa ha un senso, e vuole arrivare da qualche parte? Il solo far parlare di certi temi in certi paesi (ma anche nei nostri) non é un bene? Io lo credo, perché é segno che c’é qualcuno che vuole che le cose cambino, c’é qualcuno che vuole fare introspezione e analisi, e portare alla luce certi temi non come i giornali, che gli stessi temi ce li sbattono in faccia facendoci solo la cortesia di poter dire "meglio a loro che a me". Poi che i due minorenni debbano emigrare mi spiace ma, come la storia ha giá insegnato, una lezione la si impara meglio se qualcuno ci perde qualcosa per insegnarla.

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