Maometto l’orsetto

Il mio periodone di pupú continua, ma voi non preoccupatevi, al massimo vedrete post spuntare nel pieno della notte invece delle usuali nove e mezza di mattina, leggerete tra le righe un umore piú acido dello yogurt parmalat nove mesi dopo la data di consumazione consigliata, e magari presto leggerete che sono finito sotto un autobus rosso che portava un’orda balorda di austriache cotonate al Tiger Tiger per una serata di alcool sfrenato. Ma tutta la sfiga del mondo non mi fermerá MAI dal dire quello tutto quello che ho da dire al mondo: le solite cazzate! (si eleva un coro di approvazione dal pubblico)
Ok, cerchiamo di tornare seri, oggi si parla della celeberrissima apertura mentale dei musulmani verso gli stranieri, specialmente se di altre religioni. Apertura della quale tutti siamo pienamente a conoscenza e da oggi ne é a conoscenza anche una sfigatissima insegnate di Liverpool che tra tutte le prospettive che le si presentavano nella vita, chessó poteva fare l’uncinetto, o il punto croce, e invece ha deciso di fare l’insegnante in Sudan. Qui in un bel giorno di lezione la nostra sarta mancata dopo aver comprato un peluche di un orsacchiotto ed averlo eletto a mascotte della classe, per la gioia dei suoi adorabili bambinetti ha deciso di fare una votazione simpaticissima: eleggere il nome che avrebbero preferito assegnargli. Di 23 bambini, 20 hanno risposto Muhammad (Maometto), cosí ne é venuto ovvio che "Maometto l’orsetto" é divenuto il nome ufficiale (peró pensate che tristezza, nella lingua originale non fa nemmeno la rima). Tutti vivevano felici e contenti, non fosse altro che i bambinetti, ingenui come pere sull’albero, sono andati a casa tutti contenti a sputtanare tutto ai genitori, che poi hanno casualmente notato che Maometto é per coincidenza anche il nome del loro profeta piú importante ed hanno cosí deciso di far arrestare la maestra per blasfemia, che adesso se le va bene si becca 40 frustate, se le va male la sbattono in galera a prender muffa, mentre se le va malissimo la lapidano per strada. Ammazza che culo. E questo é il mondo in cui viviamo, ed é tutto molto bello. E il consolato inglese sta cercando di portarla a casa ma non ve lo dico neanche perché prima di tutto lo potete leggere sui giornali, e poi perché non fa neanche ridere. Perció se volete riflettere riflettete, ma non fate troppo casino ce c’ho il mal di testa!

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