Impara l’arte, e mettila da parte.

Non solo in Italia abbiamo problemi di integrazione con immigrati di diversa cultura e sfondo sociale: anche in Inghilterra dove la mentelitá generale é decisamente piú "open source" che nel bel paese leggo sporadicamente di episodi che mi fanno realizzare quanto mantenere le proprie sicurezze sia importante per ogni essere umano, e manco a dirlo specialmente se legate a motivi religiosi.
Leggo stamani che alcuni studenti musulmani di medicina si rifiutano di partecipare a lezioni o sottoporsi a esami aventi come oggetto argomenti quali abuso di alcool e malattie trasmissibili sessualmente in quanto offendono le loro credenze religiose, ovviamente per il motivo che secondo la religione musulmana l’ingerimento di alcolici e la promiscuitá sessuale sono proibiti. In particolare mi ha fatto sorridere l’ingenuitá di alcuni studenti musulmani che hanno rifiutato di sottoporsi ad un esame che consisteva nel visitare un paziente del sesso opposto, convinti di cozzare contro chissá quale immoralitá o volere superiore. Ora io penso: a parte il fatto che la religione dovrebbe essere una cosa e la professionalitá un altra, anzi in particolare la professionalitá dovrebbe essere qualcosa di superiore alla religione stessa e specialmente in un campo come questo in soggetto, altrimenti cosa facciamo, creiamo una nuova casta di medici per uomini e medici per donne ma soprattutto solo se non bevono? In secondo luogo un musulmano che viene in territorio inglese a studiare medicina non puó non essere consapevole di cosa si troverá ad affrontare: non per essere categorico ma praticamente solo le due cose succitate!
Un terzo luogo (si dice?) ancora non riesco a capire se in una persona fermamente credente nella religione musulmana che giunge in un paese come l’Inghilterra ci sia una percentuale piú grande di curiositá, di arroganza o di autolesionismo.

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