Il paradosso italiano

La realtá innegabile del paradosso italiano la si puó ritrovare in un esempio lampante: la concezione dello "sport" in Italia. Vedendo saltuariamente la TV qua in Inghilterra noto sempre l’attenzione mediatica ruotare in modo piú o meno costante attorno a tutti i diversi sport praticati, ma paragonato all’Italia tutto l’esempio crolla, fino a ieri non sapevo nemmeno che avessimo una temibile squadra di Rugby il cui nome é riconosciuto dai diversi paesi europei, anzi non ho mai saputo nemmeno le regole di questo gioco, perché non l’ho mai visto prima se non nei film americani. Non ho nemmeno mai visto uno stadio traboccante di persone entusiaste di vedere una partita di Rugby, da noi. Posso quindi ingenuamente desumere che tutti i soldi che la gente (o il grosso riflettore mediatico) riesce a produrre e muovere finiscono direttamente nel settore del calciomercato. E allora com’é che non abbiamo gli stadi piú belli d’Europa ma i piú brutti, com’é che non abbiamo la piú bassa percentuale di incidenti ma invece la piú alta di incidenti e pure di morti, com’é che siamo solo noi quelli che tirano fuori immancabilmente lo striscione razzista o direttamente la spranga e che finiscono sui titoli dei giornali sportivi europei come esempi all’antisportivitá?
E poi ci si lamenta, ci si lamenta per tutto, per i prezzi sproporzionati alla qualitá dei servizi, per la polizia che quando c’é "Questi stronzi poliziotti di merda" e quando manca "Ma dove cazzo sono i poliziotti", alle trasferte che se non finiscono in sangue per lo meno finiscono in uova, e poi alla gente che se va allo stadio é quasi sempre per 1)dovere morale di far guerra ad una squadra diversa dalla propria 2)sfogare la propria rabbia repressa 3)accompagnare qualcuno che ha insisito per andare.
Insomma pochi, pochissimi sono i tifosi del calcio come "sport" e ancora di meno quelli che allo stadio vanno perché si vogliono divertire e non soltanto ubriacare o andare a botte. La soluzione che hanno adottato qua in Inghilterra per "scremare" i tifosi dagli ultá piú estremi é stata anche relativamente semplice, e tutti innegabilmente notano il fatto che funziona:
1)ingresso solo abbonati 2)posto numerato per ogni singola persona
3)divieto di alzarsi in piedi durante la partita, se non per levarsi dalle palle
Risultato: Se vai allo stadio é perché vai a vedere la partita, e non per altro. E se vuoi fare casino allora dove vai? Probabilmente in trasferta in Italia.
Ma resta il fatto che il disinteresse e la non curanza per la crescita dello sport nazionale del nostro "bel" paese é aberrante, é vero che il lavoro da fare é tanto e soprattutto tanto a livello di mentalitá generale, ma non cominciare da nessuna parte perché il lavoro é tanto mi pare una mera scusa.

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