Coke, please

Finalmente ho trovato qualcosa per cui l’Italia puó dire di essere in linea con il resto dell’Europa: il consumo di cocaina.
Beh, certo, forse non accompagnata dalla stessa coerenza e autocommiserazione che c’é negli altri paesi (in Italia di giorno si urla "dagli al marocchino" e di sera lo si riempie di soldi, per fare un esempio su tutti) ma le persone che si presentano in ospedale o in clinica per sottoporsi a interventi chirurgici per riparare i tessuti del naso andati in necrosi, i granulomi sottocutanei o in generale i danni permanenti al setto nasale non sono piú il caso eccezionale. Benvenuti in Europa, mi viene da aggiungere. So che la cosa é diffusissima e sopratutto qua a Londra ho conosciuto persone insospettabili o addirittura che si dichiaravano contro le droghe e che si affidavano poi a questo tipo di divertimento nei loro weekend, "ma solo occasionalmente" (come dicono tutti), perció non mi aspetto ormai piú sorprese nemmeno da gente che frequento abitualmente, voglio dire, volendo nei nostri armadi ci possono stare scheletri ben piú grossi. Sono uno che crede che se uno é consapevole di ció che sta facendo e crede di essere nel giusto, puó anche andare a buttarsi da uno strapiombo con l’ombrello come Mary Poppins, per dirla chiara nessuno ti obbliga a vivere in un mondo dove non hai richiesto di nascere, ovviamente previa realizzazione del dolore che ti lascerai alle spalle, ma da lí ad andare a piangere in ospedale e a rubare il tempo a gente che potrebbe salvare vite di persone che vogliono vivere veramente perché tu eri troppo impegnato a divertirti ripulendo gli angoli di casa tua col naso ne passa, ne passa molto.

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