Is it time for goodbye already?

Che bello ero qui davanti al mio PC e pensavo: Ehi perché non concludiamo la settimana lavorativa parlando di morti?  Troppo trendy! Giá che ieri sera mi hanno detto che se per sbaglio accendi la radio in Italia in questi giorni ti trovi catapultato nel mezzo di un concerto teatrale che neanche alla Scala, e senza contare che improvvisamente la TV sta rivalutando i comici italiani: tutto questo mi fa da una parte piacere per la celebrazione del ricordo del defunto, e dall’altra mi urta per la falsitá di qualcosa che dura un paio di giorni prima di essere spostato nell’angolino come da tipica tradizione mediatica, proiettato dall’ incostanza delle masse il cui grado di attenzione é meno stabile della salute mentale di Whitney Houston.
Meno male che in Inghilterra, che siamo sempre avanti, qualcuno celebra i propri morti con costanza: Queste due signore 50enni ad esempio, da 10 anni puntualmente ogni weekend vanno a visitare la madre defunta ad un centro di servizi funebri, dove come alternativa alla volgare interrata propongono la "refrigerazione" perenne, che consiste praticamente nel mettere e togliere continuamente dal frigo la vecchiarda rinsecchita come se fosse una forma di formaggio grana per fare in modo che alla visita dei parenti lei sia ancora lí nel migliore stato di conservazione possibile. Peccato solo che dopo 10 anni la signora ha perso un po di capelli, un po di pelle, ha qualche osso scoperto e comincia anche a puzzare un po’ e queste due signore arrivano e la baciano tutta e la truccano e gli mettono il rossetto e i bigodini…ma i servizi sanitari dicono che se non c’é rischio in termini di igiene e salute nulla vieta legalmente alle signore di procedere nella loro macabra abitudine, previo pagamento delle 14000 sterline di "affitto spazio e mantenimento".
Beh immagino che ognuno paghi tributo ai propri morti nella maniera che ritiene piú opportuna… peró per favore quando muoio io ricordatevi che soffro il freddo.

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