L’informazione é un mercato della frutta

Premetto che non ho idea di come funzioni il sistema di modifica degli articoli di Wikipedia in quanto la consulto e basta, ma se come vanta il suo creatore Jimmy Wales é veramente aperta a modifiche apportate da chiunque c’é ben poco da stupirsi se dando un’occhiatina agli ip si trova qualche ritocchino apportato nientepopódimeno che da persone "scomodamente" prese in oggetto, gli articoli stessi poi immagino siano scritti da qualcuno spinto da passione o interesse e quindi potenzialmente di parte…dopotutto l’informazione é un’arma molto pericolosa, forse la piú pericolosa di tutte e giustamente va malleata, modificata, indolata come una pillola amara per allontanarla il piú possibile dalla vera veritá e un po’ piú vicino alla veritá relativa (ne sanno qualcosa i nostri amici islamici che allo stesso modo hanno importato topolino dalle loro parti con qualche "modifichina"), e quindi leggere oggi che articoli riguardanti Cia e Vaticano sono stati modificati dai computer dagli stessi rimuovendo informazioni "potenzialmente pericolose" non mi suscita particolare sorpresa, chi é solito camminare ovunque coi piedi di piombo sa benissimo che la notizia va presa in peso alla fonte che la riporta, ed é inutile accusare Wikipedia di inaffidabilitá quando lo stesso Google modifica i risultati dei motori di ricerca in base alla regione dalla quale proviene il collegamente (forse sapevate giá che in Cina il governo ha fatto eliminare collegamenti pericolosi dai risultati del motore di ricerca). A questo punto la linea tra il lecito e l’illecito dove va tracciata specialmente per cose soggettive e non oggettive? Se ci fosse un sito che promuove cose illegali senza attuarle sarebbe lecito chiuderlo? Se ci fosse un comitato pedofili che appoggia la causa senza riportare immagini sarebbe da chiudere? Se un sito inneggiasse all’abbattimento di qualche edificio importante anche in tono ironico andrebbe oscurato? Fino a che punto internet deve permettere libertá di espressione e a che punto oggettivitá e soggettivitá si incontrano riportando una notizia? Forse questa linea nemmeno esiste, cammina tra il serio e l’ironico, tra l’interressato e il disinteressato, dopotutto come il discorso che facevo un paio di giorni fa i media hanno il potere di farti diventare santo o mostro in un battibaleno e la stessa informazione non riportata spesso puó essere equiparata al pari di una bugia. Con questo post non so esattamente dove voglio arrivare, ma spero di aver lasciato trasparire la mia sensazione di disagio dal non sapere se il modo in cui la mia mente manipola le informazioni che recepisce é risultato di insicurezza verso qualsiasi fonte la riporti o semplicemente perché mi sento perso in un mercato pieno di gente che urla di comprare la frutta dal loro bancale.

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