Hai voluto la bici?

C’é una cosa che accomuna tristemente il volgare turista con il cittadino londinese costretto a dipendere dai trasporti pubblici: Entrambi non hanno chiara concezione della distanza fisica tra due punti distinti della cittá. Una metropolitana qualsiasi ha infatti il pregio e difetto di portarti direttamente a destinazione senza farti vedere il tragitto e quindi tenendoti all’oscuro della distanza percorsa. Il bus ha di solito il fattore panoramico ma il suo girare per la cittá tipo ubriacone al sabato sera non aiuta di certo a capire la distanza effettiva tra il punto di partenza e quello di arrivo. Quando invece come il sottoscritto si ha dalla propria parte una fantastica bicicletta rubata da donna allora la morfologia cittadina acquista completamente un nuovo aspetto e ci si puó lanciare senza paura alla scoperta degli anfratti piú reconditi di questa splendida cittá. Senza paura per modo di dire, visto che se ancora non mi ha ucciso un camionista ubriaco in eccesso di allegria lo fará sicuramente un cancro ai polmoni, inoltre mediamente per due volte al giorno mi lancio a piena velocitá contromano realizzando solo dopo aver ricevuto fuoriosi colpi di clacson che il bus a due piani che mi sta venendo in faccia é effettivamente nel giusto, e questo non aiuta ad incrementare la stima del mio tempo di vita residuo. Peró volete mettere la gioia dello scoprire che i 30 minuti di metró per arrivare al lavoro si tramutano in 15 comodi minuti di bicicletta con tanto di attraversamento del Tower Bridge (sul quale divento cieco dai colpi di flash che prendo, scommetto che sono giá su centinaia di account in Flickr grazie alla bici che tutti mi invidiano), e tutti quei ristorantini, negozini e negozietti altrimenti introvabili (Ho trovato un negozio che vende solo articoli di abbigliamento bianchi, mi domando se non sia sponsorizzato da una candeggina?). Ad ogni modo se nei prossimi giorni non mi vedete piú aggiornare il blog potete cercarmi sulla pagina dei morti, allegria 🙂 Anche se non sarebbe male neanche saltare in aria insieme al Tower Bridge 🙂

Come nota a margine vi linko un articolo della BBC che purtroppo dimostra perché la primavera é la nuova estate, e di come la mancanza di aumento graduale della temperatura tra inverno ed estate modifichi preoccupantemente il germoglio delle piante e i viaggi degli uccelli migratori. E’ proprio vero che non ci sono piú le mezze stagioni.

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