Una settimana da manager

Lunedi – ore 8
Come uno zombie mi trascino all’interno dell’ufficio, aggrappandomi al passamano con esile presa e con tanto di gemito e bavetta alla bocca. Immediatamente vengo investito dalla segretaria del capo che mi raggiunge con rincorsa e con tanto di urlo gracchiante.
Segr: AHH!! Matthew! questa settimana Susan é in vacanza lo sai?
Io: Yawn … si lo so (olé)
Segr: Ah quindi sai che sei a capo delle infrastrutture finché non torna!
Io: … … Prego?
Segr: Questa settimana sei manager! Non sei contento? (ridendo e ballando il tuca tuca) Ah ah ah ma non ti preoccupare, il prossimo weekend l’intero edificio sará senza corrente quindi rifiuta semplicemente ogni richiesta di modifica/costruzione/installazione e sposta tutto al prossimo weekend.
Io: Ah. vabbé, ok, quindi non devo fare niente (come un vero manager), meno male.

Lunedí – ore 8.04
La cornacchia torna all’attacco
Segr: AHHHH!!!! Matthew abbiamo un megadirettore superimportante ultrasenior senatore deputato ed onorevole lup. Man. Figl. Di put. in arrivo direttamente dalla sala del consiglio dei ministri di place de la concorde di Parigi con la carrozza doppia e i cavalli bianchi! Arriva lunedí e vuole un ufficio tutto suo, ci pensi tu no? (ovviamente)
Io: Ti pareva… a parte il fatto che SONO ESCLUSO DAL MONDO, SENZA POSTA ELETTRONICA E SENZA INTERNET e dicono che da un momento all’altro possa saltare per aria l’intero edificio.. io non ci penso due volte e lo sbatto nell’ufficio della donna delle pulizie che tanto é al mare.
Segr: Non si puó, si é rotto il bagno al piano di sopra ed é infestato dalle rane.
Io: E nella sala meeting?
Segr: No, c’é la Bill Clinton foundation che sta tenendo una conferenza stampa intitolata "Hillary e le sue amiche, sfida contro l’etá post mestruale"
Io: Che palle. E quello giú in cantina?
Segr: Veramente quello é il magazzino dove buttiamo l’immondizia, e poi ci vive il meccanico della ditta con la sorella.
Io: Insomma non c’é scampo.
Segr: No lo devi progettare e costruire.
Io: SBONK!

Martedí.
Driiiin Driiiin (telefono del capo delle costruzioni)
David: Pronto?
Io: Senti David sono Matthew qua é un casino..la Susan non c’é e io sono qua che devo costruire da zero un ufficio..devo farlo prima di sabato perché nel weekend tagliano la corrente.
David: Veramente qua non c’é nessuno, sono tutti al torneo di golf aziendale, la Susan ci ha detto di andare tutti allegramente in vacanza che tanto qua non c’avevamo un cazzo da fare! Ora Vado pure io ciaoooo! (rumore di valigie che si chiudono, seguito da portelloni che si chiudono e ruote che sgommano)
Io: Fermo lí!!!…. Senti riusciamo a tirare su tre muri precostruiti entro venerdí e a cagarci dentro una sedia e magari se vogliamo esagerare anche una scrivania? Guarda anche i muri di cartone tipo Favela du Brasiu vanno benissimo..
David: Vabé sí ma boh forse peró ma che palle…
Io: Ma senti un po’ muovi il culo e comincia a prendere le misure che finché non é finito ‘sto ufficio te a giocare a golf non ci vai (entrando in modalitá manager)

Mercoledí
Drriin Drriin (mio telefono)
io: Pronto?
David: Hei ho preso le misure!
Io: Ma scusa e ci hai messo un giorno??? E vabé cmq ci stanno i muri precostruiti o no?
David: Abbiamo tre pezzi che fanno perfettamente un’ufficio!
Io: Perfetto! (chiudendo la pagina degli annunci di lavoro che stavo leggendo)
David: Ma…
Io: Ma…? (riaprendo la finestra degli annunci di lavoro)
David: Solo che uno rosso, uno nero e uno blu.
Io: E che cazzo me ne faccio di tre muri di tre colori diversi?
David: E che cazzo ne so! Magari il direttore é daltonico!
Io: Ma dello stesso colore non ne hai?
David: Sí, neri!
Io: Oh, perfetto!
David: Ma…
Io: Maaa?
David: Solo che facendo le misure resta un buco di 15 centimetri che da sul corridoio!
Io: … non ho parole …

Mercoldí Ore 14. Chiamiamo il direttore a Place de la Concorde.
Io: Ehm, buongiorno. Ha per caso ricevuto il mio progetto?
Dir: Sí mi piace molto. Ma non ho capito come mai é in bianco e nero.
Io: … ehm, si non ci faccia caso ho la stampante rotta.
Dir: ah ecco.
Io: Ma senta una cosa….per il suo ufficio, pensavo di farlo un po’ vintage le va bene? Si insomma parliamoci chiaro, lei é un direttore, un direttore deve essere sempre un passo avanti, deve dimostrare che ha carattere, deve pretendere di piú, deve dare a vedere che non ha paura di guardare al futuro, e poi il classico non va piú di moda, e poi settimana prossima a Londra c’é anche il gay pride, vorrá un ufficio che sia anche un po celebrativo…
Dir: Ma assolutamente no!
Io: Ah ecco. Senta e allora che ne dice di un progetto un po’ "arioso", uno che sia anche un po’ di ampio respiro, che verrá invidiato da tutti come il polmone verde dell’azienda? Uno che sia in pieno rispetto con le nuove norme sulle uscite di sicurezza, e poi che le permetta anche di contribuire alla crescita del suo reparto e di seguire i suoi dipendenti in ogni momento da una posizione di assoluto privilegio, che sia una finestra sul mondo, pensi un po’ che bello, in ogni momento potrá essere come una madre apprensiva o come un’acquila scrutatrice verso i suoi dipendenti..
Dir: Senta non mi interessa ne di mamme ne di acquile a me, io arrivo lunedí e voglio un ufficio perfetto. Click.
Io: Va beh.

Giovedí. Riunione col caporeparto (Cr)
Cr: E’ pronto il progetto?
Io: Si si eccolo
Cr: Mhh bisogna pulire le testine della stampante…
Io: Temo che la stampante funzioni bene…
Cr: Ah ah ah … no qua manca un pezzo di muro!
Io: Ah ah ah … no é proprio cosí :/
Cr: Mi stai dicendo che é voluto che manca un pezzo di muro?
Io: Eh pota!
Cr: Pota? Cosa vuol dire? (What is pota?)
Io: Vuol dire che il direttore si attacca! L’ufficio Vintage non lo vuole e io cosa devo fare? Sopra c’é il lago con le rane, sotto c’é l’immondizia con il mostro in libertá! Abbiamo due muri di cartone delle favelas di Rio che lasciano una simpatica finestra sul mondo e gli diamo anche il powersafe sull’aria condizionata, io non vedo proprio motivi di lamentela!
Cr: Ah. E la corrente?
Io: Oddio per 40 centimetri di apertura mica gelerá di fredo…
Cr: No intendo la corrente elettrica, come la porti nell’ufficio?
Io: … mhhh … corrente … elettrica … dev’essere un nuovo gusto di gelato vero?

Venerdi ore 8:
Io: David abbiamo tipo 10 ore per costruire la favela e darci anche corrente..mi posso fidare di te?
David: Ma io non sono mica pagato tirare i fili della corrente..
Io: Senti un po deliziosa testolina di cavolfiore primaverile…guarda che se cado io ti trascino con me nel baratro nero e lunedí siamo insieme a Londra zona 6 a cercare lavoro tra gli zingari e i barboni e magari finiamo pure con il contratto a coppia per un anno.
David: Prendo il trapano e tu l’aspirapolvere e ci troviamo lí tra 10 minuti?
Io: Aggiudicato!

Venerdí ore 8.15
Rientro in ufficio imbiancato come un pandoro e mi reco dal Caporeparto.
Io: L’ufficio e pronto!
Cr: Bene! Vado a vederlo!
Io: No la prego non lo faccia!!
Cr: Beh ma tanto vado solo per scrupolo, non posso cambiare piú niente in ogni caso…
Io: Appunto …
Io: Senta … prima che lei vada .. vorrei solo dirle che … qualunque cosa succeda…la colpa é di David!!

(Ed ora incrociamo tutte le dita, anche quelle dei piedi)

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