Noi non ci capiamo

L’altro giorno stavo studiando una certa planimetria dell’edificio dove lavoro con accanto il mio capo dipartimento, e notando una distribuzione disomogenea del personale di un determinato dipartimento all’interno di un piano rilascio ironicamente la seguente osservazione: “Ah ah sembra che questo dipartimento piazzi in giro per l’edificio un sacco di spie!”.
Il mio capo assume uno sguardo leggermente perplesso “in che senso spie?” al che mi tocca mettermi a spiegare  “Certo che voi inglesi non capite proprio le battute! Di solito i dipartimenti tengono i propri dipendenti in un unico ufficio o se in uno spazio aperto per lo meno raggruppati, é molto strano notare un dipendente piazzato da solo in un dipartimento estraneo, quindi potrebbero essere spie”.
Capo “Ah capisco.. beh questo é un dipartimento di supporto”
Io “Lo so, era una battuta” (sic)
Al che il mio capo parte con la sua naturale battuta di risposta “Ah ah ah insomma come il vostro presidente del consiglio che se l’é presa perché non hanno capito la sua battuta su Obama, ma lui in realtá aveva sbagliato a tradurre il termine!”
Io con la stessa espressione perplessa del mio capo pochi istanti prima “in che senso tradurre scusa?”
Capo: “Certo che anche voi non capite le battute! Come in che senso? E’ chiaro che voleva dire che Obama era di colore ed invece parlando in inglese ha sbagliato il termine e ha detto abbronzato”
Io: “Veramente .. ehm, come dire, no. Temo fosse proprio intenzionale”
Capo nuovamente perplesso: “In che senso intenzionale?”
Io: “Che il nostro presidente del consiglio stava parlando nella sua lingua madre!”
Capo: “Ma ci deve essere un errore, nessuno direbbe una cosa del genere!”
Io: “Il nostro presidente sí!”
Capo: “Non era nemmeno in Italia, come puoi essere sicuro che stesse parlando in italiano?”
Io: “Perché il nostro presidente del consiglio sa parlare SOLTANTO in Italiano”
Capo: “…”
IO: “.. e se ci fosse stato un errore di traduzione avrebbero semplicemente dato la colpa all’interprete no?”
Capo: “Ma in Italia che governo c’é? C’é la repubblica?”
Io: “No, c’é la dittatura. Peró su elezione popolare”
Capo ridendo: “ah ah bella questa, finalmente questa l’ho capita!!”
Io: “Veramente questa non era una battuta!” (sic)

12 comments to Noi non ci capiamo

  • polixenia

    chiaramente nessuno di voi(forse) è venuto a conoscenza del fatto che il nostro(col cazzo nostro,scusate la volgarità vi prego!)amato presidente ha anche risposto,durante la puntata di Santoro che commentava la sua “uscita poco felice”, che se si voleva continuare a fraintendere le sue battute il parlamento, o non ricordo bene quale organo costituzionale, avrebbe rilasciato la laurea di coglione a chi ne avesse fatto richiesta.
    potete guardare la puntata di Annozero e deliziarvi,è un momento storico eccezionale,comunicazione arrivata apposta da Mosca,non perdetevelo!
    😮

  • ahahahaahhaahah mis to capottando ahahahaahaha

    “c’è la repubblica?”

    bauhauauhaua

  • Si, effettivamente è stata una frase davvero infelice! E non è la prima. Ti ricordi quando ha detto che il popolo musulmano è all’età della pietra (non ricordo bene la frase esatta). Mi consolo pensando che anche chi sta in alto non è immune da gaffes macroscopiche! :wink

  • 😀
    ciao
    deve essere davvero bello vivere a londra….
    devo tornare a leggerti con più calma …

    ^_________________^

  • Si, essere italiani è anche questo: svegliarci un venerdi mattina, prendere una copia del Metro al volo sulla tube e vederci un bel titolone in prima pagina “THE ITALIAN GOB”. Io ringrazio il Berlusca per renderci cosi popolari qui all’estero, che quando vuoi ottenere qualcosa basta che nomini la politica e Berlusconi e tutti ti fanno sguardi di compassione e si sentono in obbligo di renderti la vita un po’ meno grama. 😀

    la tua capa la devo troppo conoscere!!
    kiss

  • k-factor

    Così come non si rende conto di cosa sia legale, onesto, civile, non si rende conto che le parole hanno un peso: quella dell’abbronzato è una battuta da bar che potrà far sorridere i suoi “yes man” italiani, ma che in effetti nei paesi civili e civilizzati non va…c’è di mezzo quell’ostacolo terrrificante chiamato “democrazia”. Comunque per la battuta delle spie nell’edificio (ih ih) vale la lezione di linguistica generale numero 0: il senso dell’umorismo è insito nella lingua dei parlanti e nasce dal rapporto profondo tra significante e significato, ovvero è intraducibile.Saluti 🙂 😉

  • Io invece non critico la frase, certo, un pochino “colorita”, ma del resto siamo di fronte a Berlusconi, non è nuovo a queste spontanee esclamazioni che inorridiscono molti e divertono altrettanti.
    La satira la si fa tutti i giorni, anche quella NON OFFENSIVA, come in questo caso … però quando è Silvio a farla, il mondo si domanda perchè!
    Capisco che possa non esser simpatico a molti, io ho scelto di votarlo nonostante non condivida al 100% alcune sue scelte, ma sicuramente mostra molta più coerenza rispetto ad altri politicanti, quanto meno lo trovo in linea con quanto afferma di voler fare, nel bene o nel male.
    Comunque, buona giornata Oby!

  • Dice cose talmente assurde che tutti cercano di dare una spiegazione…

  • Purtroppo sembra una comica e non lo è! E’ questa la cosa più orrenda di tutte!

  • Quando ho sentito quello ha detto Berlusconi non sapevo come commentare… che persona orrenda…e vuole vivere fino a 120 anni? Aiuto!!!