Eccesso di perfezione

Di Londra si puó dire tutto: Che é fatta di magie e di illusioni, che regala sogni e secchiate d’acqua gelida, che inebria e pugnala nel buio, che fa toccare il cielo con un dito e spara alle ali. Tutto sarebbe vero. Londra é come la vita stessa: E’ tutto quello che vuoi che lei sia, quando sei abbastanza sicuro da crederci.

Vivere Londra é spesso vivere un film. Un film dal genere mai scritto la cui storia viene recitata giornalmente dall’ intenzione, dal carattere, dall’ imprevedibilitá, che le permette di generare storie infinite e la rende una perfetta macchina dei sogni.

Lo so che la perfezione non appartiene a questo mondo, che é una cosa che semplicemente non esiste, che é un termine che assegnamo noi a qualcosa che ci piace credere impossibile da migliorare. Ma se é vero che il meglio puó essere soggettivo, anche la perfezione lo puó essere. Pertanto puó esistere ai nostri occhi. Soltanto che io non lo accetto, non ne sono capace. Una situazione perfetta diventa per me macchiata del peccato di “troppa perfezione”.
Esattamente come guardo un film e non accetto quello che vedo perché semplicemente é troppo perfetto, é troppo poco coerente con la realtá, mi vuole illudere che la situazione che rappresenta é la realtá ma mostra una situazione troppo perfetta per risultare credibile, ed io la rifiuto, come la grande menzogna della famiglia della pasta Barilla.
Quando é il film della mia vita a Londra ad essere troppo perfetto resto smarrito. Mi fermo e mi guardo intorno e cerco l’inghippo, osservo la scenografia del film della vita e mi rendo conto che sto vivendo una carrellata di intermezzo tra due scene che non so da che angolazione vadano viste, non so dire cosa il regista voglia esprimere, non capisco se lui sia un genio del quale non riesco a raggiungere la visione o se deliberatamente abbia presentato la troppa perfezione credendo ingenuamente che io me la potessi bere come un qualsiasi italiano medio.

No, mi spiace. Io non la comprendo né la so gestire, non ne sono capace.
Quando Londra é troppo perfetta la detesto.

Mi demoralizza perché rende inutile la lotta per la libertá.
E’ insana perché sfama fino a far stare male.
E’ vivere in un mondo che distrugge il mondo, stravolge le regole, disintegra l’universo e nullifica 6 miliardi di vite, mi fa solo venire voglia di morire con loro.
E’ la scatola dei giochi che ti viene regalata quando sei grande, é la melodia piú bella del mondo suonata il giorno del tuo funerale, é la pallottola al cuore giunta per te da 4 palazzi di distanza.
L’imperfezione é la vera perfezione.

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