I trasporti a Londra – Parte 2

Eccoci giunti alla seconda parte dell’analisi del povero viaggiatore londinese e dei suoi (svariati) problemi.
Se pensate che l’incubo del londinese che viaggia siano soltanto gli orari di punta, aspettate di vedere la situazione nel fine settimana. Infatti a differenza di metropolitane piú grandi ed organizzate come quella di NYC, a Londra le gallerie della metro sono poco logiche ed ingarbugliate come le vene varicose di Giuliano Ferrara e non esistono tracciati alternativi, i treni sono come simpatici globuli rossi che spesso fanno fatica a passare nei piccoli tubicini capillari scavati nell’epoca della guerra con mazza e cazzuola e non di rado ci si ritrova bloccati nel mezzo del cammin di nostra vita in quello che nel corpo umano sarebbe paragonabile ad un ictus (non é un paragone assolutamente romantico?). Questo è il temibilissimo signal failure, una vecchia conoscenza che scandisce le vite dei londinesi ancor più della birra Guiness e delle fish and chips. Un signal Failure materialmente significa che il pilota del treno vede il semaforo rosso ed è pertanto obbligato a fermare la carrozza, ma le cause dietro a questo evento sono tutt’oggi materia di studio dei più illustri scienziati e filosofi mondiali: Un signal failure può essere causato da un segnale luminoso che brucia mandando in panne il sistema di sicurezza, da un pilota che sbadatamente supera di un centimetro il semaforo rosso alla piattaforma bloccando automaticamente l’intera linea, da roditori che mordono in cavi a mó di Battista il topo terrorista, da turisti idioti che aprono a forza le porte del treno mentre questo è in corsa facendo scattare il freno automatico, da vecchie rincoionite che a scendere dal treno infilando la gamba tra la carrozza e la piattaforma constringendo a fermare l’intera linea (quando si dice “mind the gamb”) , oppure da atti di vandalismo vecchio stile del tipo “vediamo cosa succede se incrocio i cavi”, insomma le ragioni sono infinite come le strade del signore.
Per prevenire il collasso di un sistema di trasporti cosí difficoltoso e senza gallerie alternative i lavori di mantenimento devono venire ovviamente effettuati la notte o nel fine settimana, chiudendo a volte intere linee, e da qua ne deriva che il londinese che si sposta nel fine settimana sa perfettamente che deve sempre informarsi preventivamente sul tragitto che intende percorrere visitando il sito del TFL, iscrivendosi a newsletter su mail o cellulare, mandando un sms al TFL o tentando la fortuna se si ama il rischio e se ci si sta recando al compleanno di qualcuno che ci sta un po sulle palle. Concludo in grande stile il discorso underground riportandovi questa fantastica canzone scovata su youtube dalla manzanarrissima Clau che in 3 minuti vi farà capire praticamente tutto della metro londinese.
httpv://www.youtube.com/watch?v=BgwoPG63B3Y

Ma passiamo alla vera piaga dei trasporti londinesi: i bus notturni. Dovete sapere che a Londra i bus notturni sono un po’ come i vips: tutti ne parlano, ma nessuno li vede mai. Se un cartello dice che il bus in questione passa ogni 20 minuti potete stare certi che passerà ogni 40, e durante questo periodo potrete soltanto avere fede, riflettere su tutti gli aspetti della vostra vita e pentirvi dei vostri peccati, mentre lentamente morirete assiderati, tristi e soli come la piccola fiammiferaia. Ma non preoccupatevi, a volte dopo un’ ora di attesa il bus passa anche, soltanto che è talmente pieno che il conducente non si spreca neanche a fermarsi per raccattarvi (forse pensa che siete morti, o che vi state prostituendo) e passa con indifferenza davanti alla vostra fermata mentre i passeggeri pressati come sardine si annusano le ascelle a vicenda e a volte vi buttano anche con pietà un fiore dal finestrino.
Il mio consiglio da londinese che ha lasciato ogni speranza è quello di realizzare che a volte ci si mette di meno a farsela a piedi a casa anche se ci si mette un ora, oppure se si è vicini al centro ad andare ad una fermata più lontana ma dove si sa che il bus non è ancora superaffollato, oppure ad avere una bici di riserva incatenata a qualche cancello in zona centrale, oppure a fermare un minicab di passaggio… Sono cose che purtroppo si imparano con i mesi sulla proprie pelle.
E dopo questo post spero di non dover più parlare dei trasporti londinesi per un bel po’ …. perchè come tutti i londinesi ne sono abbastanza intollerante e al solo parlarne mi è già venuta l’orticaria. Ci sentiamo alla prossima.

12 comments to I trasporti a Londra – Parte 2

  • Marco

    Non sono assolutamente d’accordo: sono a Londra da 2 anni, ho cambiato 3 case e mi sono sempre trovato benissimo con i bus notturni! In che zona abiti?

  • Carlo

    Mah, in 2 anni a Londra non ho mai avuto di che lamentarmi dei bus notturni, anzi: magari ci fosse un servizio paragonabile a Milano o Roma!
    Discorso diverso per la metro: fatte le debite proporzioni (Londra sarà, quanto? 4-5 volte più grande di Milano), secondo me quella di Milano è molto meglio: essendo più recente c’è molto più spazio, si fanno meno chilometri in passaggi sotterranei per cambiare linea, vari treni hanno l’aria condizionata, ecc.

  • FRANCESCA

    davvero i bus londinesi SONO COME I VIPS…:-)?io ke pensavo ke fossero ben organizzati…
    PS RAGAZZI PER SETTEMBRE PARTIRO’ PER L’INGHILTERRA PER LAVORO..kome posso fare per trovare un monolocale?NON VOGLIO RIVOLGERMI ALLE AGENZIE KE SN DEI VERI PAKKI!!!grazie rispondetemi al+presto kosi’ gia prenoto…

  • prima o poi verrò a Londra solo per verificare l’esistenza dei bus notturni 😀

  • Una cosa è certa; non mi è passata la voglia di visitare Londra ma dopo questi post farò molta attenzione ai mezzi pubblici, promesso! 😀

  • Mah, i miei bus notturni (centro-sudest) sono decisamente efficienti: puntuali al loro quarto d’ora-ventiminuti, pieni ma non impossibili.

    Quanto alla metropolitana (ecco perché mi viene da dire “la tube” – dò il genere del nome italiano), prova un po’ quella di Milano per due giorni e poi vedi se non rivaluti persino la Circle. Altro che odore di Burger King. 😉

  • In realtà anch’io pensavo che i trasporti londinesi erano efficienti, ma evidentemente, come dice il proverbio, tutto il mondo è un paese…

  • clau

    ma esattamente…cosa vuol dire manzanarrissima? 😛 😛

  • polixenia

    ma tu guarda! e pensare che tutti i siti straparlano degli efficientissimi mezzi pubblici londinesi! 😮
    nn credevo davvero,grazie dell’informazione! londra comincia a sembrare molto più realistica di come me l’hanno dipinta! :grr

  • Cribbio che casino… a parte che anche qui i bus passano un pò quando hanno voglia e la metro non c’è! Quando lavoravo in centro Bergamo non sapevo mai a che ora sarei arrivata a casa, quando c’era brutto tempo poi…

  • Io amo i bus notturni, guidatori solitari… Non mi hanno ancora deluso per ora. Sabato notte ore 3.35 spaccate il bus puntuale si e’ presentato a Brent cros in culo ai lupi e mi ha riportato a casa e cosi’ altre volte. Invece la metro e’ un pacco!

  • E io che pensavo che i trasporti fossero efficentissimi in quel di Londra. Grazie dell’informazione, visto mai mi torni utile un giorno.