Sassi e valanghe

Ora che l’attenzione generale attorno all’isola dei famosi si é sgonfiata l’Italia puó permettersi di tornare a parlare di cose un po meno utili, come ad esempio della donna aggredita, seviziata e poi gettata in un fosso nella periferia romana, perché é bello leggerlo e credere che é la prima volta che cose come queste succedono. Come vedete ancora un volta si dimostra che in Italia non esiste provvedimento che venga attuato senza la tipica "goccia che fa traboccare il vaso", e questo ne é il caso lampante. Nella periferia di Roma ci sono da anni autentiche cittá-stato popolate da zingari ed immigrati clandestini le cui fonti di reddito sono tutte da chiarire: molti sono disgraziati, molte brave persone, molte no, alcune hanno un lavoro, altre no. Ma nessuno dice niente e nessuno oltre ai locali si interessa alla cosa finché non c’é l’evento scatenante, che poi non é altro che un singolo sassolino, che peró si scatena presto in una valanga che travolge tutti, colpevoli ed innocenti. Perché bisogna sempre arrivare a questo?
l’Italia non sarebbe poi l’Italia se nei nostri "piani alti" (alti solo a livello di stipendio, perché a livello di moralitá alcuni sono probabilmente sotto i ladri e criminali qualsiasi) non ci fosse chi per il proprio interesse personale si sente come al solito in dovere di dare aria alla bocca facendo cosa? Quello che sa fare meglio: criticare. Magari criticare anche chi seriamente si sta rimboccando le maniche per risolvere questo triste problema realizzando la precedente noncuranza, ma questo é probabilmente a loro parere un aspetto secondario ed irrilevante. E allora via, uno dice A e l’altro deve dire B, uno dice B e allora l’altro deve per forza dire C, é come un gioco tra bambini dell’asilo che devono attirare l’attenzione della maestra per sentirsi dire "bravo" dopo aver urlato per minuti "guardami, guardami, guardami", e potersene venire via soddisfatti, indistintamente dall’onore della causa o dalla sua utilitá. Collaborazione poi, quella é una parola che dal dizionario politico si potrebbe direttamente eliminare. Questo é l’aspetto piú triste della nostra politica e del nostro sistema governativo, non tanto il fatto che i provvedimenti siano tardivi, ma proprio per il fatto che se una poveraccia é crepata c’é chi in propria coscienza si sente di rendere sensata la sua morte … facendosi un po’ di propaganda elettorale gratuita. Ogni riferimento ad un cognome che assomiglia ad una nota marca di tortellini é puramente casuale.

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