Would you please dry my tears?

Eh si, sono proprio lontani gli spensierati anni 90 dove per tutta l’Europa tirava vento di allegria, nei locali andava la musica dance e per le radio passano gli Aqua, i Cartoons e Alexia, la gente ballava nuda per le strade, e tutte le preoccupazioni erano i lividi sulle ginocchia di Monica Lewinski. Oggi siamo nell’era della depressione, della tristezza, stiamo attraversando una nera finestra generazionale dove i nostri occhi vengono quotidianamente sfamati da immagini di guerra e terrorismo e i giornali vengono riempiti da tragedie gonfiate con chetanolo, nei cinema escono solo seguiti e remake e il mercato musicale vomita e rimangia la stessa minestra passandola di bocca in bocca. Aggiungiamo i problemi e le disgrazie quotidiane con cui le normali persone si trovano a dover interagire ogni giorno ed ecco che poi c’é poco da stupirsi se le persone si ammazzano tra loro o ammazzano loro stesse: siamo tutti vittime della societá e della decisioni che essa effettua per noi senza concederci concessione alcuna.
Per fortuna l’uomo ha la capacitá di aggirare i problemi dei quali non riesce a focalizzare chiara soluzione, ed ecco che con grande sollievo generale qualcuno ha ben pensato di costruire a Londra un locale sul magnifico motto "mal comune mezzo gaudio", e tale locale é il "Loss". In questo locale infatti tutti coloro che sono divorati dalle delusioni, dai rimorsi, dai dispiaceri, possono sfogare i loro sentimenti piú profondi e negativi incrociando i calici con altre persone altrettanto abbattute e depresse, discutendo di argomenti che vanno dalla morte del proprio gatto alla recente rottura con l’amante, in un ambiente gotico-decadente composto da tende di velluto viola, collezioni di farfalle appese al muro, cesti di frutta vecchia, candelabri rugginosi, fiori appassenti, e artisti drammatici che intonano tragici soliloqui alla felicitá sognata e mai raggiunta. Una serata di queste garantisce una terapia di sfogo per chiunque sia in un momento di abbattimento, ed é provata essere utile per riaffrontare la vita con la giusta carica.
Se poi siete depressi cronici e volete veramente fare parte di un gruppo che vi capisca e vi consoli, allora per voi c’é il "Last Tuesday Society", che ogni ultimo martedí del mese indice veri e propri eventi con tanto di dressing code "Decadent Beauty" (codice di abbigliamento bellezza decadente) dove si intavolano discussioni sul significato della vita, si raccontano vite di artisti decadenti e si assistono a gradite apparizioni di artisti come Ian Kelly o gli Scorpions, questi ultimi con una "Wind of change" che suonata oggi difficilmente potrá lasciare occhi asciutti anche al piú duro dei duri.
In questo locale il pianto é libero e nessuno si scandalizza se proprio non ve la sentite di sorridere, anzi ci sará sempre un fazzoletto pronto per voi da parte di un compagno di "societá" o di una triste cameriera di passaggio, e a fine serata, nel caso stesse ancora trattendo le lacrime, non vi dovete preoccupare, perché l’ultima valvola verrá rilasciata dal conto che riceverete, che sottolineerá a maggior ragione il motivo della vostra presenza nel locale. Comunque, se i sintomi dovessero persistere, consiglio un buon psicanalista.

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