Febbraio 2007

18 February

L’ultimo post

E così, eccoci arrivati all`ultimo post. Eh si, cari lettori ed amici, questo è l`ultimo post che "Un Disadattato a Londra" pubblica. Non siate tristi però, perchè come molti di voi già sapranno, io muoio per rinascere (un po’ come Gesù Cristo ) e chiudo sì il blog, ma per trasferirmi, su server privato e con sito proprio. Si tratta quindi della fase 3.0 della mia attività di blogger, e sottolineerà l`ennesimo "cambiamento" nella mia vita. Alcuni tra voi mi seguono da sempre (Come Cinzia, Ben, Emisquiz, Teo..) e ricorderanno magari con un sorriso di quando scrivevo "Avventure deliri e riflessioni di un moderno disadattato" attingengo a mani basse dal profondo del mio disadattamento, altri si sono uniti cinque mesi fa (Chiara, Clacla, SeaWitch ..) quando sono diventato "Un Disadattato a Londra" e vi ho fatto partecipi della mia scelta di abbandonare la mia patria natia, e delle mie "colorate" disavventure e delle mie lotte per inserirmi in questa nuova e strana società, ed oggi, che posso dire che le cose sembrano andare bene, che mi posso serenamente illudere di essere in qualche modo "adattato" in questa città di disadattati come me, vivo il presente, vivo il sogno, e nel contempo mi domando quanto durerà e cosa mi riserverà il futuro, quel futuro che non regala certezze ed è capace di prenderti tutto in un colpo di spugna, e di farsi cambiare come a lui piace farti credere che tu lo stai cambiando. Questo senza contare il disadattamento di base che oggi mi fa cittadino del mondo e domani cittadino del niente, il che fa della mia vita una roulette (pseudo-russa) di cui nessuno può prevedere la fermata finale. Per questi e altri motivi il nuovo blog sarà un po’ diverso, più tranquillo, meno personale, più aperto, ma sempre guidato dalla mano e soprattutto dall’occhio del disadattato il cui punto di vista dubbiamente troverete da altre parti. Poi come disse Giovanna D’Arco, chi mi ama mi segua.


Mi fa notare Micheal che in chiusura dovrei ringraziare quei visitatori che a detta sua "non si capisce come 25mila persone hanno avuto interesse a leggere quello che avevo da dire" (Micheal è sempre gentilissimo) che invece per la fedeltà dimostrata riceveranno a casa in omaggio e senza alcun impegno una fantastica tessera del fan club della Signora Giovanna in versione silver satinata che va bene anche per aprire le portiere delle automobili e mi dicono che è perfetta anche per farci le piste perchè hai davanti la Signora Giovanna che ti guarda con sguardo severo e vigile e ti inculca il senso di colpa durante tutta l’operazione. Magari già che ci sono potrei anche darvi l’indirizzo del nuovo blog che è
www.lifeofamisfit.com (sono pur sempre quello che sono no? Non trovate anche voi il nome perfetto? ).
Sarò online tra poco, sto facendo le ultime prove tecniche, magari intanto potete cambiare il feed rss che è
http://www.lifeofamisfit.com/index.php?option=com_rss&feed=RSS2.0&no_html=1

E’ veramente tutto. Grazie ancora a tutti quanti, e .. ci vediamo presto.

Oby

18:49 | Add a comment | Read comments (6) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Modifiche/Aggiornamenti

12 February

Vive l’Amour!

Vive l’Amour! E’ quello che devono aver pensato gli amici di Boots quando se ne sono usciti con la loro proposta di San Valentino 2007 per sbaragliare la concorrenza. Da Boots infatti, per tutto il territorio della Gran Bretagna e solo il giorno di San Valentino, sarà infatti possibile acquistare il Viagra senza la ricetta medica . Eh si, quando si dice fare un regalo che tira su il morale. Parlando figurato. Poco importa che tre minuscole pastigliette blu costino 50 pounds e che ancora non si capisce bene come Boots pensi di aggirare quei piccoli cavicchi legali riguardo la ricetta medica, queste sono cose che evidentemente crollano di fronte alla forza dell’amore.

Perciò casalinghe annoiate fatevi avanti! Il vostro disadattato preferito ha preparato per voi un fantastico pacco regalo che anonimamente arriverà a casa vostra puntualissimo il 14 Febbraio tramite Royal Mail completo di: Confezione richiudibile contenente 3 delle magiche pastiglie dell’amore da assumersi anche a stomaco vuoto, mortaio in ceramica bianca completo di pestello automatico girevole, anello di alta bigiotteria con sportello apribile al disinvolto tocco del vostro pollice, bottiglia di Gosset Grand Reserve Rose anno 1985, e per le prime dieci chiamate, soltanto le prime diei chiamate, un confezione da 10 di Aspirina C effervescente! Che aspettate gente chiamate, chiamate chiamate!

… D’acordo?!?

Ps: Per strizzare l’occhio anche ai più squattrinati, Boots ha anche l’incredibile offerta del 2X1 su confezioni selezionate di profilattici Durex, tra cui il famoso "Durex Elite" che come tutti ovviamente saprete è quello con quella lavorazione particolare .. non fatemi scendere in dettagli scabrosi … ad ogni modo 24 condoms a 8 pound! Il che voglio dire, più che un’ acquisto è un’investimento, e più che un’investimento è un augurio!

Ps2: Ho notato adesso che per i più birichini c’è il 2X1 anche sul "Durex Play Feel Lubricant". Ma Boots si vuole proprio stracciare! Bisogna proprio andare a fare un giro dalla mia amica farmacista col Burka.

20:55 | Add a comment | Read comments (12) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Life in London

06 February

Japan vs Italy: 0 – 0

Oramai ho capito che quando ricevo una telefonata di venerdi pomeriggio da Micheal devo cominciare a prepararmi all`inaspettato e prendermi la serata libera.
Difatti questo venerdì il mio suddetto flatmate mi ha avanzato una richiesta di aiuto
che avevo già sentito in precedenza: "Aiuto sono invitato fuori a cena con 3/4/5/10 ragazze e sono solo, devi venire!". Ah, a volte è difficile essere amici di Micheal, le sue richieste sono così pretenziose, mi richiede sacrifici di palese entità … però è anche vero che non si può voltare le spalle così ad un`amico no?, così alla fine decido di presentarmi come pattuito fuori dalla stazione di Aldgate East alle 20.40. Poco dopo arriva pure Micheael che mi dice che dobbiamo aspettare le ragazze. Questi sono momenti in cui si monta l`aspettativa: Chi si presenterà stavolta? australiane? Americane? Asiatiche? Mentre aspettiamo, ne passano davvero di tuti i colori, Ad un certo punto passano anche tre giapponesi esaurite e probabilmente già bell` e ubriache che felici della vita si apprestano ad entrare in stazione. Ma michael le saluta, e queste rispondono..mah! Dopo una manciata di secondi queste mi vengono presentate .. e solo in quel momento realizzo chiaramente che è con loro che andrò a dividere la cena.. tre ragazze giapponesi.


Quando ho riacquistato i sensi venti minuti dopo, dopo essere svenuto nel mezzo delle presentazioni, mi trovavo in un ristorante pakistano avvolto da signore col burka accompagnate dai rispettivi mariti, e con i vestiti addosso talmente ben impregnati dall`odore del pollo speziato che ancora adesso ho i gatti sotto alla finestra che miagolano. Tentavo di riprendermi dall shock riportato dalla realizzazione della cosa: Io al ristorante con tre ragazze giapponesi!! Mi sentivo svenire, anzi
morire. In un primo momento ho sperato di poter incontrare la mia amata farmacista visto il genere di clientela, lei sì che avrebbe certamente saputo quale magica medicina somministrarmi! Vabè, facendomi forza da solo sono tornato alle "mie" ragazze giapponesi con le mani che mi tremanavo dall’ emozione, si sa che le giapponesi su di me hanno un effetto così affascinante, e misterioso ed insondabile, e poi io sono un accanito stimatore della cultura giapponese, così mi dico che è il momento di mostrare la mia verace passione.
"Lo sapete che io ascolto la musica giapponese?" Si alza un coro: "Che schifo!". (Mi è arrivato in dolby surround 4.1, si era unito pure Michael) E io "come che schifo!" coro in dolby: "Ma dai, la musica giapponese è la copia di quello che passa in America!".
E allora sono ripartito alla carica:
"Vabè, Ma hai visto Lupin? Bello no?" e loro "mah, si carino, guardabile"
"E Kenshiro? Troppo bello!" e loro "Mah, insomma.."
"Lo sai che guardo sempre un
sito dove mandano i programmi giapponesi?" "Che schifo! Ma dai la TV Giapponese manda solo cazzate!"
"Ho visto Ringu e Ju-on che belli!" "Mah, se piacciono a te..a me han fatto schifo"
"E i film di Miyazaki?" "Mah, cmq guarda che sarebbero per i bambini.."
Dopodichè è stato il loro turno:
"Ahhh che bella l’Italia, troppo bella Napoli" io: "Mah, ti hanno mai spiegato perchè si dice Vedi Napoli e poi muori?"
"Ahh che bello il calcio!" e io "Calcio? Quel gioco dove 22 analfabeti pagati miliardi corrono dietro ad una palla facendo gol stabiliti il giorno prima? Mah, se piace a te.."
"Ahhh ma lo sai che a me piace tanto Eros Ramazzottiiiii? E a te?" … pausa … "A me?!? Chi, Sinusite?"


Insomma dopo esserci fatti a pezzi i sogni a vicenda abbiamo realizzato di aver saltato la domanda fondamentale: Cosa sei venuto a fare a Londra? Siamo disadattati. Ecco cosa vuol dire aver litigato con il proprio paese di origine, cosa ci spinge a cercare la nostra Londra come isola che non c`è, come luogo chiamato libertà. Così appurato di che razza eravamo fatti, le ore di quella serata ci sono sfuggite come sabbia tra le mani, tra tristi constatazioni, appoggi morali, speranze per il futuro, ed infine grandi risate. Ed è stato ancora una volta bello trovarsi a discutere e a ridere con qualcuno sulla stessa frequenza d’onda senza barriere nè di nazionalità ne di razza nè di colore della pelle, solo con tanta voglia di vivere e di scoprire come è fatto il mondo. Cosa che una delle tre sapeva bene visto che era la manager artistica assoluta di Nokia, con tre viaggi intereuropei per settimana e due intercontinentali per mese tanto per gradire..insomma poverina, per la serie "la mia seconda casa è un aereo". Vabè, anche questa è vita (E anche quelli sono soldi, aggiungerei), cmq anche stavolta ringrazio di cuore Micheal per gli splendidi incontri al buio che mi prepara e per le fantastiche persone che mi fa conoscere, e ora scusate ma ho l`appuntamento in lavanderia.

19:54 | Add a comment | Read comments (6) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Life in London

31 January

Let’s go to the movies!

Inauguriamo una nuova rubrica: Films! (è ovvio, uno sta per chiudere il blog e apre le nuove rubriche)

Adoro vedere i film, ma se c`è una cosa che detesto è vedere un film del quale conosco preventivamente la trama, o la durata, o peggio ancora del quale ho visto uno di quei trailer che si vedono al cinema che durano 5 minuti e praticamente è un bigino comprensivo di finale tagliato. Questi ultimi poi mi fanno irritare come le ortiche sul sedere. Secondo me tutto quello che bisognerebbe sapere prima di accingersi alla visione di un film è:
1) Titolo (mai sottovalutare la potenza del titolo, perchè ha la capacità di legarsi addosso tutto l`hype e tutte le aspettative)
2) Genere (giusto per preparare il cervello a ragionare o a ridere)
3) Filmografia di regista/direttore (non obbligatiorio, ma aiuta!). E` forse per questo motivo che ho preso in fiducia i titoli candidati all`Oscar per il miglior film del 2006 e mi sono lanciato alla visione sperando in buone visioni. Premetto che mi manca all`appello il film di Clint Estwood, e l`ampiamente loadato "The Queen" (e voglio dire, abito a uno sputo dalla regina ma il suo film sarà sicuramente l`ultimo che vedrò! Anzi lo scarico! Ben ti sta vecchia bacucca!).

Comunque, comincio dunque in ordine di visione da Babel, che dichiaro subito come il piu bel film tra quelli visionati, perchè mi ha preso dal primo momento fino all`ultimo, mi ha raccontato una storia bellissima (anzi 3, perche sono 3 film in uno), mi ha regalato emozioni forti, e mi ha consegnato un messaggio grande e sincero che ho accolto con piacere. Si parla di dolore, di rapporti con i figli, di violenza, di pregiudizi, di comunicazione con gli altri, di disadattamento, di amicizia e di amore .. è stato davvero un grande film e un giorno sicuramente lo rivedrò.

Nota di gran merito anche per Little Miss Sunshine che si propone come commedia un pò all` americana (verso le quali tra l`altro solitamente nutro forti pregiudizi, per via dei soliti mezzucci bassi e comodi nonchè stra-abusati di far ridere prendendo come gancio il fattore sessuale) ed invece che sorpresa ritrovarsi a ridere a bocca spalancata come un cretino di fronte a certe situazioni tra il ridicolo e l`imbarazzante, poco prima di dispiacersi o di riflettere su altri argomenti seri dei quali il film comunque tratta neanche troppo superficialmente.. sì è stato proprio un film che ho apprezzato.

Invece The Departed: Mammia mia, ecco un film che mi ha dato una certezza: E` l`ultimo film di Martin Scorsese che vedo. Questo regista mi ha già fregato 3 volte e puntalmente ci ricasco. . anche questo un film lunghissimo, dialoghi lunghissimi, scene lunghissime, storia lunghissima con parentesi lunghissime, personaggi costruiti addosso al margine dello stereotipo e avvenimenti sempre spinti dal dovere del colpo di scena (senza contare le inquadrature spinte per il dovere di pubblicità, occulta, ad una nota marca di monitor). Tutto fino al finale che mi pare giustificato solo dalla voglia di fare il colpo di scena a tutti i costi (e personalmente che fatica arrivarci!). Blah. Poi i critici dicono quello che hanno voglia e praticamente l’oscar glielo hanno già assegnato, tuttavia..Blah.

Cito fuori dalla sezione Oscar l`Apocalypto di Mel Gibson che esula dai soliti film di azione per due motivi: La lingua originale non doppiata che da un tocco di immersione maggiore, e l`alta violenza (come suo solito) ma tutto sommato ben inserita nel contesto storico e non forzata. Insomma come trovare buona applicazione per sfogare la propria rabbia repressa (non parlo dello spettatore, parlo di Mel che spero che facendo crepare i personaggi dei suoi film nei modi più disparati sfoghi un po la sua violenza repressa). Il titolo non si capisce ancora cosa c`entri col film comunque.

Sempre restando fuori concorso, carino pure Romanzo Criminale che ho visto ieri sera e nonostante la lunghezza un pò esasperante racconta una storia bella e interessante che riguarda il nostro paese sia a livello mafioso che semplicemente a livello storico e ne fa risultare un film godibilissimo, preciso, dettagliato e che è pure stato venduto abbastanza bene all`estero (qua a Londra era nei cinema a Dicembre). Per tutto il film ho temuto un crollo a livello recitativo per la presenza di Mascorcio Moscarcio o come si chiama ma invece Placido ha saputo impiegare la sua presenza più che saggiamente: il suo apporto nel film è infatti premere il grilletto e aprire la bocca solo quando ci deve infilare la sigaretta, insomma mica male.
Mentre sparisco nuovamente per qualche giorno (mi scuserete ma il mio nuovo blog, che a questo punto mi domando se andra mai online, è appena stato abbattuto come un capo bovino affetto da TBC, dopo che il database è stato trascinato nell`oblio degli errori tipici del "caro webmaster riparti da capo e buona fortuna") metto pure in lista di visione i mancanti candidati all`Oscar e non solo: aggiungo anche alla lista il nuovo Muccino americano (che non e` il nome del nuovo caffe di Starbucks ma il mio modo per farvi capire che voglio vedere quel film di Muccino con Will Smith di cui mi sfugge il titolo), nonchè l’interessantissimo
BOBBY e vi terrò informati sulle mie impressioni!

Se volete dirmi la vostra in campo film (presenti nell’articolo o no) la sezioni commenti è li apposta.

Hastalavista a todos!

PS: Io vi ho messo il trailer di Little Miss Sunshine, è l’unico non spoileroso considerato il genere. Buona visione.

20:14 | Add a comment | Read comments (21) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Life in London

25 January

Perverso!

Papa: ”E’ perversione produrre film e videogiochi violenti per bambini”

Città del Vaticano. "Ogni tendenza a produrre programmi, compresi film d’animazione e videogames, che in nome del divertimento esaltano la violenza, riflettono comportamenti antisociali o volgarizzano la sessualità umana, è perversione."

L’occasione per mostrarvi la mia reazione e per testare il nuovo modulo video per gli spaces allo stesso tempo mi sembrava perfetta.

23:15 | Add a comment | Read comments (11) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Musica

22 January

Elegia di un’infanzia perduta e di due compagni indimenticati

E` con un velo di tristezza che scrivo questo post.
In parte per l’aria da estrema unzione che provo nel scrivere su questo blog, al quale so benissimo che sto per dare l’addio dopo un anno e tre mesi di riversamento dei miei piu sfrenati deliri, e che oggi ha i post contati. Dall`altra parte c’è il sogno che ho fatto stanotte. Questo è stato probabilmente spinto dalla notizia comunicatami da mio cugino del decesso del suo povero cane .. dopo 17 anni di onorabile carriera di fido guardiano e compagno di vita allo stesso tempo. Ricordo perfettamente il giorno in cui io e mio cugino, due bambini di poco più di otto anni, ci siamo recati a ritirare questi due splendidi cuccioli da un’anziana signora di montagna che ce li ha consegnati in cambio di due bottiglie di vino … i due poveri cuccioli erano piccolissimi con i baffi ancora sporchi di latte, avevano poco piu di un mese ed erano due fratelli, ricordo ancora che ne prendemmo uno a testa senza nemmeno litigare su quale volevamo. Allora era estate e ci trovavamo nella nostra casetta di montagna dove eravamo soliti trascorrere i nostri tre mesi di vacanze estive con i nostri genitori, sull’orlo di un meraviglioso parco naturale e incontaminato, all’interno del quale ogni giorno vivevamo fantastiche avventure, spremendo al massimo ogni minuto di sole e senza preoccuparci tanto del fango, delle insolazioni, e degli insetti. Eravamo liberi come due nuvole, ed ogni particolare del paesaggio ed ogni persona che incontravamo diventava parte di una grande avvenutura nella quale credevamo perdutamente. Ricordo ancora le pietre tombali del vecchio cimitero dove eravamo certi che sotto una di esse si nascondesse un tesoro che un giorno avremmo recuperato, il vecchio cavo con la carrucola in mezzo al bosco che saremmo stati pronti a giurare che conduceva fin sopra le nuvole in un regno incantato, lo spiazzo diradato in cima al colle dove nelle notti di luna piena atterravano i dischi volanti, la vecchia signora che lavorava nel fienile che con il venire della sera di diceva di correre a casa perchè avrebbe iniziato ad aggirarsi l’uomo nero, e noi che puntalmente avvistavamo ovunque. E poi la madonnina nella nicchia di una casa privata che noi ogni giorno salutavamo come una vecchia amica, la stalla davanti alla quale passavamo per sentire i cavalli nitrire ma senza mai vederli, i lumini del vecchio cimitero che se uno di loro non era acceso non era perchè era bruciata la lampadina ma perchè lo spirito non era in casa ma si aggirava per il paesino. Il mio sogno mi ha magicamente riportato indietro a quel periodo, ricordandomi tutte queste cose che abbiamo vissuto quando tutto girava intorno a noi quattro, quando catturavamo le lucertole senza provare schifo ed i nostri cani le annusavano incuriositi, quando li portavamo con noi a camminare per ore solo perchè volevamo vedere una mucca che veniva munta, quando insieme facevamo il bagno nel vecchio fiumiciattolo senza lamentarci del freddo gelido e provando vergogna per essere in mutande, quando correvamo a perdifiato per i prati in fiore e loro ci rincorrevano, quando salivamo sugli alberi con loro che abbaiavano a muso in sù, quando armati di torcia entravamo nella grotta naturale che ci terrorizzava a morte per il mostro abismale che ci dormiva all’interno, quando ogni giorno sapevamo che saremmo stati rimproverati per il tardo orario del rientro e per i vestiti luridi ma non ce ne preoccupavamo troppo, perchè sapevamo che avremmo sempre avuto una doccia calda ed una zuppa a ritemprarci le ossa. Ho sognato di quando eravamo piccoli ed ingenui ed il mondo era pieno di colore, ed i nostri cani erano lì con noi a vivere queste splendide avventure come due compagni di vita pronti a combattere fino alla fine, senza fare domande e sempre avanti a noi, come a volerci proteggere.


Però quando mi sono svegliato stamattina ero a Londra, lontano da casa, solo nel mio letto, Manuela era già in bagno sotto alla doccia e il mio cellulare Nokia mi ricordava che avevo 50 minuti per essere in ufficio. Mi sono fermato due minuti a pensare a quanto è triste perdere l’ingenuità dell’infanzia e la sua beata innocenza, la capacità di costruire imperi dal niente, di plasmare mondi meravigliosi e perfetti attorno ai limiti della propria fantasia, di non avere paura di credere in quello che non è logico o spiegabile, di affidarsi alla luce del sole come sola misura del tempo, di saper vivere senza regole e senza preoccupazioni, e saper dare il valore che si merita al compagno di vita che non chiede niente ed in cambio consegna tutto. Ho pensato a quanto la vita cambia, a quanto il mondo fantastico che vivevi da piccolo non può tornare indietro neanche se lo desideri sopra ogni altra cosa, ed infine ho pensato al povero cane di mio cugino che ha finalmente raggiunto il mio, che lo sta aspettando da 8 anni, e mi domando se esiste un posto per loro dove poter sognare e rivivere tutto quello che vogliono, e mi domando se non stiano sognando di rivivere le avventure che vivevano con noi … accompagnandoci nuovamente per quei magici boschi … per sempre.

23:46 | Add a comment | Read comments (9) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Life in London

17 January

This bittersweet migraine in my head

Ciao a tutti!
Innanzitutto vi chiedo scusa per la mia recente latenza sia di post che di commenti, ma mi trovo in un massivo ingorgo di attività sia lavorative che personali da fare paura. Una cosa esagerata, che in confronto anche Miss Italia nella settimana dopo l`elezione è una pensionata che tira le 6 tra la chiesa e il bingo.
Innanzitutto un grazie a
Clacla perchè con la sua pulce nell`orecchio sono riuscito a fissare il mio appuntamento per richiedere il National Insurance Number, loggia di leggende metropolitane senza fine, senza contare i soliti maligni/invidiosi che davano per impossibile l’ottenimento della stessa senza poter dimostrare di essere in Inghilterra da almeno un anno. Certo trovare il numero di telefono corretto e passare attraverso un`esercito di operatori che si passavano la mia chiamata l`un l`altro come dodicenni con una lattina di birra all`oratorio non e` stato un modo divertente di spendere il mio tempo, nè lo svuotare l`ennesima scheda della Virgin Mobile (Che ormai mi ha eletto a cliente onorario a vita e presto riceverò la targa commemorativa). Altra cosa della quale avrei preferito tenervi un po` all`oscuro ma che visti i tempi di sviluppo tanto vale sputtanare, e` lo sviluppo del mio nuovo blog con tanto di dominio personale, per la serie facciamoci del male, anche questa si sta rivelando un`impresa a dir poco mastodontica … altro che era di internet alla portata di tutti, l`unica operazione semplice e` l`acquisto, poi in bocca al lupo a chi si deve imparare 180 pagine di manuale del CMS per la programmazione e l`impaginazione del tutto, senza contare il lavoro maggiore che e` l`inserimento dei contenuti che avverrà solo in seguito! Santa Vanna cosa ho fatto aiutami tu!
Inseriamo poi i soliti doveri casalinghi quali lavaggio/stiraggio/cucinaggio/puliziaggio ed ecco un`altra bella fetta di vita che scorre..Ah e recentemente non e` da ignorare il tempo che si spende abbattando gli animali molesti che entrano in casa attirati dal caldo, quali mosche, ragni, topiragni, scarafaggi, cavallette, lucertole, scoiattoli, ratti, piccioni, gatti selvatici e volpi fulve delle altre valli prescozzesi che si avventurano in cerca di cibo. Ieri stava per entrare anche un cavallo in corsa che correva nel palio dell`ippodromo vicino ma che ha ben pensato di non fare la curva e tirare dritto, per fortuna c`era fuori Manuela con la scopa in mano.
Ultimo ma non ultimo la mia vita sociale, che se non fosse per quella mi dimenticherei di trovarmi a Londra: venerdi` siamo usciti a bere vino bianco con i miei flatmates in un locale all`aperto con vista su Tower Bridge (con una temperatura praticamente primaverile), mentre sabato mi sono dato ai fornelli cucinando per tutti i miei flatmates polenta taragna, carne, tonno piselli e pomodoro. Per dolce, torta di mele ovviamente cucinata nella stessa mattinata sempre dal sottoscritto, accompagnata da pandoro Bauli con Nutella e spumante regalatomi dalla mia ditta e che una volta scartato si è rivelato essere Champagne (olè). In serata per non farmi pesare il fatto di essere diventato vecchio e per ringraziarmi del pranzetto sono stato trascinato prima per pubs e poi navigando su fiumi di alcool pure in discoteca, in una di quelle discoteche un pò artistiche, che poi si sa che l`arte deve essere un pò maiala ed ad un certo punto sul palco sono scesi dei tubi all`interno dei quali figure di uomini e donne nude ballavano tutti avvolti in drappi azzurri semitrasparenti .. dopo questo spettacolo di alti effetti speciali e con alto dispendio di costumi tutti coperti dal prezzo del biglietto di ingresso (difatti siamo entrati gratis), intorno alle 5 siamo usciti per andare a casa, ma è proprio lì che i ricordi si appannano .. A posteri però ho scoperto che quella sera non ho preso esattamente il mio solito bus … perchè alle 10 di mattina infastidito dai raggi del sole ho aperto gli occhi controvoglia, per rendermi conto con orrore e raccapriccio che mi trovavo in mutande in un letto non mio
Sono momenti di raro panico, che segnano la vita per sempre..quando si dice "Lo shock da risveglio". Ma dopo un attimo di sconcerto mi hanno chiarito che la sera precedente tornando a casa in un attimo di eccessiva allegria mi sono accuratamente vomitato sui pantaloni ed i miei amici dopo avere assistito alla scena di me che facevo vanto dei miei nuovi pantaloni ad un prosituta polacca che tornava dal lavoro, spacciando pezzetti di prosciutto per brillanti Swarovski, hanno pensato che non fosse il caso di farmi andare a casa così, e dopo consultazione hanno deciso di darmi asilo politico. Più che asilo politico, diciamo pure volontariato. Si sa che a Londra uno ad un`amico offre il letto come fosse il bagno di casa.. senza problemi, in pura simpatia, quindi sono finito a dormire a casa dei miei amici del "Pure Morning". Poi ripresi i sensi già che ero in modalità simpatia ho scroccato pure una colazione potenziata con latte Cheerios e Nesquick, e mi sono infilato nel corretto treno per tornare a casa, dove addormentandomi per mezz`ora con la fronte sul vetro ho aggiunto l`effetto "motion blur" al mal di testa residuo dei bagordi della sera precedente, che mi avrebbe accompagnato fino a lunedì mattina. Ah altro che Pure Morning, e pensare che due sabati fa ero comodamente seduto sul divano di casa a guardare la trilogia di Indiana Jones..

19:29 | Add a comment | Read comments (16) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Life in London

13 January

Happy Birthday Mr. Burton!

HAPPY BIRTHDAY!

(Ebbene sì il sottoscritto oggi ha toccato i 26!!!)

21:31 | Add a comment | Read comments (17) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Life in London

11 January

Give me Novocaine

Sono appena tornato a casa. Come dite? L`anestesia è durata 6 giorni?! Beh, cosa volete che vi dica, infatti mi sento ancora la bocca un po` impastata e le gambe un po intorpidite. Comunque, posso dire che ora ho aggiunto al mio bagaglio di esperienze londinesi anche questa fantastica avventura. A dire il vero questa esperienza scommetto che e` sconosciuta anche ai londinesi di nascita, e` qualcosa di mio e di pochi altri intimi (immigrati, zingari, barboni). Tutto perche` quando mi trovavo in una lotta contro il tempo tra me e la mia carie, io che volevo arrivare dal dentista e lei che voleva arrivare al cervello, non ho avuto certo il tempo per permettermi il lusso di un dentista come tutti gli altri comuni mortali..eh no, ho preso da internet l`elenco dei dentisti di tutta l`inghilterra in ordine di distanza da casa mia e mi sono messo a chiamare a raffica come una telefonista che vende antidiarroici pagata a cottimo. Così, dopo aver svuotato una scheda ed avere ricevuto l`sms di ringraziamento dalla Virgin mobile per essere il cliente del mese, ho trovato questo ridente studio dentistico in zona 3 di Londra, nel pieno quartiere nero ovviamente. E` stato bello durante il viaggio in metro vedere come i miei co-continentali sparivano lentamente ed io mi ritrovavo circondato da sempre piu simpatici personaggi locali … una signora divorziava al telefono con il marito, un`altra leggeva un libro culturalmente elevato (la guita tv) con i piedi appoggiati sul sedile di fronte, un distinto signore si tagliava le unghie in un angolo della carrozza per non infastidire gli altri, insomma tutta gente a modo con la quale è sempre piacevole passare un viaggio in compagnia. Dopo un lungo viaggio un bus (non sia mai che becco uno studio dentistico vicino alla fermata della metro!) mi sono così presentato e piazzato nela sala d`attesa di questo favoloso locale in modello rustico anticato, anticato così bene da sembrare antico veramente, quasi medioevale oserei dire. Sono entrato, e mi sono presentato alla simpatica signorina afro-colombiana alta due metri la quale da dietro la scrivania procedeva nella compilazione del suo sudoku mentre mi passava un foglio di scarico responsabilità (credo rivolto contro la natura visto che era un faldone di 50 pagine che "guerra e pace" in confronto e` un saggio breve). Mentre compilavo il modulo 20c (ovverosia il testamento), scene di vita vissuta si svolgevano davanti a me: una povera bambina provava lo strazio morale di vedere il chupa-chups cadere per terra sulla moquette, ovviamente il panico è durato quanto il breve periodo per raccoglierlo nuovamente e riinfilarlo in bocca, mentre la madre presentava il suo disappunto di fronte al prezzo comunicatole per il controllo dentistico e pulizia dentale: 15 pound (23 euro). La povera signora chiedeva una detrazione per i denti che le mancavano. Ad ogni modo quando è stato il mio momento di entrare in sala, ho chiuso il libro delle preghiere (preventivamente rubato a St Paul il pomeriggio precedente) e sono entrato mentre le due assistenti mi tenevano per le braccia, le luci si abbassavano, e la segretaria chiudeva temporaneamente il sudoku per comunicare ad alta voce "Dead man walking!" mentre con un occhio controllava che avessi compilato per bene il modulo nella sua totalità. Che cara ragazza. Non ricordo molto di quello che è successo dopo, a parte che mi hanno messo due occhiali con le lenti verdi smeraldo delle dimensioni di uno sportello della lavatrice, apparentemente rubati a Sandra Mondaini, e che mi hanno comunicato un numero (15) che ancora non ho capito se sarebbe l`ora (o eventualmente la data) del mio risveglio dopo l`anestesia, o proprio il fattore percentuale di probabilità di risveglio da quest’ultima. A dire il vero non credo che poi mi abbiano fatto la totale, solo che non mi ricordo. Il che e` un bene. Credo mi abbiano fatto la cancellazione selettiva della memoria, come si vede nei film di fantascienza, probabilmente tutto mentre mi asportavano qualche organo da rivendere su Ebay, o mi impiantavano qualche chip per il controllo mentale da attivarsi un giorno fissato per la ribellione della razza umana. Quel che so è che i denti ci sono tutti, non ho cicatrici nuove in giro, e tanto mi basta. Ho imparato che tante volte nella vita non bisogna fare troppe domande, nè osare chiedere troppo, ma solo premere furiosamente il tasto aggiorna sulla pagina del saldo del proprio conto corrente online aspettando quell’atteso cambiamento, possibilmente con il libro delle preghiere della cattedrale di St Paul nell`altra mano.

20:43 | Add a comment | Read comments (5) | Send a message | Permalink | Trackbacks (0) | Blog it | Life in London

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