Ottobre 2005

24 October
In un Tg lontano lontano …
Quando ho ricevuto la notizia che Mentana era stato sollevato dall’incarico di direttore del TG5, io, come molti altri italiani ho pensato <>, poi quando ho saputo che sarebbe stato rimpiazzato da Carlo Rossella ho detto <>. All’inizio, però, tutto sembrava aver quel velo di normalità forzata un po’ tipico dei pub che cambiano gestione, e io sembravo ormai essermi abituato … quando … TAAA DAAAA, ed ecco dal nulla tornare all’ovile la figliola prodiga, la regina dei rotocalchi rosa: Cristina Parodi! … E da quel giorno il TG5 non è stato più lo stesso! Eh si, ormai Rossella è diventato il padawan di Mario Giordano, e Cristina Parodi sta segretamente seguendo un corso per corrispondenza con Silvia Vada, tentando di carpire i segreti di tanto successo. Stasera ad esempio, come non condire i servizi giornalieri di cronaca nera con una bella intervista ad Eros Ramazzotti in occasione del lancio del nuovo album, dove la nostra piacente Crostina (del naso) come prima domanda non riesce proprio ad evitare un <> e lui ovviamente, che ha capito tutto dalla vita <> e rieccoci quindi dunque al discorso avviato nel post dei Black Eyed Peas (che qualcuno ha anche osato mettere in dubbio, gente cieca…) Vorreste forse farmi credere che solo per questa uscita del Ramazzotto nazionale, milioni di ragazzine, di quelle che gli devono arrivare per la prima volta da un giorno all’altro, non corrano mezze nude per strada verso il centro commerciale più vicino urlando come delle pazze con gli occhi iniettati di sangue bramando il nuovo album di Eros?? Ma siamo seri ! Cmq la Crostina non si ferma qua, e fregandosene totalmente del CD di Eros insiste <> e poi <> (ohhh Brava Crostina!! E tu che voto ti dai come giornalista?) E lui sta al gioco e dice <> (pensando: "Un altro colpo a segno!") e <> ohhh è stato così commovente che potevano quasi mettere il contatore delle copie vendute in diretta a lato dello schermo. Comunque io capisco che Rossella, nella sua infinita giuoia di poter essere istruito da Giordano, cerchi di imparare dal maestro, ma per ora il morale della favola è questo: la matematica non fa una piega, Cristina Parodi sta a Silvia Vada, come Carlo Rossella sta a Mario Giordano. Solo che A e C, rapportati a B e D, tendono a meno infinito!
[EDIT DEL 25/10/05]
E difatti oggi Giordano nell’edizione delle 12.30 di Studio Aperto ha deciso di mandare il servizio del suo adepto padawan! Lo sapevo! Lo sapevo! Rossella è stato trascinato nel lato oscuro del giornalismo e il suo maestro è nientepopò di meno che l’imperatore supremo, Mario Giordano!
20 October
Viva la Franca!
Il mio ultimo post, oltre che aver lanciato l’innata indole politica che risiede in me (che Imma Battaglia al mio confronto è una dilettante) ha anche fatto rinascere un amore che tenevo dentro di me da troppo tempo, e che ora ha bisogno di uscire allo scoperto davanti a tutti: il mio amore per la Franca! E’ inutile girare intorno alla cosa, io quella donna la amo . Ma la vedete quando appare in televisione durante qualche discorso di Ciampi? Che magari Ciampi per sbaglio deve passare dalle parti di Torino e come una faina sulla preda Silvia Vada si avventa per lo scoop, chiedendo alla Franca se ha mai pensato al tradimento (e chiaramente fregandosene del discorso di Ciampi)? Ecco in quei momenti capiamo il vero valore della Franca: Se ne sta lì timida timida in disparte, all’ombra del maritino, magari fa ciao ciao con la manina per educazione, sempre consapevole che lei è come una comparsa in un film, un po’ come Luigi in "Super Mario Bros" o clarabella in "Topolino" o una hologram di "Jem e le hologram" o … basta, avete capito. Lei se ne sta li in silenzio e in disparte, si gira l’Italia e l’Europa a braccetto col marito, si fa quattro chiacchiere con le colleghe, mostra in giro la sua collezione di paltò/cappelli/foulard da tipica signora "che ci tiene a queste cose", si sbafa qualche pasto di gala, ringrazia e se ne va. Forse proprio per quest’ultima particolarità dei pasti di gala ha vinto l’appellativo di "LA PATULUNA" assegnatole da mia madre, e mi spiace molto per i miei lettori fuori provincia ma mia mamma sceglie sempre appellativi dialettici non traducibili in altre lingue, forse per timore di violazione di copyright sulle sue invenzioni. Comunque chi non vorrebbe avere una vita come quella della signora Franca? Secondo me tutte la vecchie che alla sera si trovano a giocare al bingo la invidiano a morte e probabilmente prima di rientrare a casa le fanno pure una macumba di quelle coi fiocchi, augurandole di entrare di testa in un miscelatore di catrame, ma la Franca è sempre lì, una rocca inespugnabile, e ormai per gli italiani è come una di famiglia. Comunque non so voi, ma a differenza delle vecchiarde del bingo io spero sempre che un giorno a Ciampi si fori la macchina nella mia via, così che mentre lui si da da fare col cric (perchè è risaputo che le fa lui queste cose) io possa offrire un buon the coi biscotti alla sciura Franca e chiacchierare del piu e del meno, e offrendomi chiaramente come portabagagli durante i suoi pellegrinaggi! Viva la Franca!
18 October
La caccia alle streghe
E’ proprio vero quello che diceva mio padre: <>, e difatti, una volta c’era la caccia alle streghe, poi c’è stata la caccia agli untori … e oggi c’è la caccia agli omosessuali. Qualche giorno fa, mentre felice e sorridente girovagavo per la provincia in un pomeriggio di sole (che bello, già comincia come un servizio di studio aperto ) ho avuto il piacere di imbattermi nel manifesto riportato a fondo articolo (e che vi consiglio di andare a vedere subito, per capire di cosa si sta parlando). Ora, già io della politica italiana penso quello che una suora penserebbe di un concerto di Marylin Manson, quindi non ho la conoscenza nè l’interesse nè la comprensione per aprire un dibattito sui nostri politici. E’ però conoscenza di chiunque sia un minimo informato sull’attualità, che Prodi ha proposto qualche tempo fa la legge sulle coppie di fatto, che praticamente permette a chi non è sposato di far sapere in comune che sono "una coppia", di modo che se uno dei due crepa sotto a uno schiacciasassi mentre porta fuori il cane e per sbaglio non gli era venuto in mente di fare testamento, l’altro non viene sbattuto a calci nel culo sotto a un ponte, ma gli vengono riconosciuti dei diritti. Ora, non c’è bisogno che vi dica quanti sacrifici e quanti soldi ci vogliono per sposarsi oggi, e quanta gente decide di convivere proprio per questo motivo (nella colonna di destra trovate il blog del mio amico Rox che ne sa qualcosa credo), quindi se due persone di comune accordo vogliono convivere e non sposarsi, perchè devono essere equiparati a due sconosciuti? Perchè Prodi probabilmente deve aver inserito una clausula piccola piccola in fondo alla sua richiesta, scritta con il font in dimensione 2, che include agli eleggibili di diritto anche le coppie dello stesso sesso. BOOM! Scandalo! Al rogo! Improvvisamente gli omosessuali hanno diritto di matrimonio, diffondono il loro peccato, fanno diventare omosessuale anche chi non lo frequenta, e lentamente prenderanno il controllo del mondo!! MUHUHAHAHAHA! Che dire, io forse come cittadino dovrei sentirmi onorato che il signor Fontana si faccia carico della risoluzione di questo gravoso problema del nostro paese, anche se mentre lui si batte per questo in Sicilia non c’è l’acqua, a Napoli si naviga tra i rifiuti, nella Bergamasca si va a negre per strada a pochi metri da casa mia, e a Roma c’è un parlamento pieno di signori ben vestiti che portano a casa 20mila euro al mese, cercando contemporaneamente nuovi fondi per lo stato…eppure io fatico a vedere la tragedia di questa legge. Beh ma cosa pretendo di capire io, d’altronde il fatto che il signor Fontana pubblichi questi manifesti che sono realistici quanto un film di Harry Potter lascia intendere cosa pensi di noi poveri bergamaschi polentoni zappaterra e ignoranti (io per primo, che in passato ho pure votato Forza Italia olè). Viva l’apertura mentale! Viva l’Italia! … e quindi soprattutto Viva la Franca !
16 October
I piselli neri malvisti e i nuovi modelli giovanili
E’ capitato.

Insomma capita a tutti no? Uno ci prova una, due, tre volte, e alla fine poi per forza ci riesce..
E’ capitato anche ai Black eyed Peas che dopo due album e qualcosa come 7 singoli di successo sono finalmente riusciti ad attirare la mia attenzione su di loro…
Si, insomma, io li ho sempre etichettati come un gruppetto commerciale da 4 soldi che propone le sue canzoncine stupide per farsi acquistare l’album dalle quindicenni di mezzo mondo, che tanto si sa, in piena tempesta di feromoni queste comprano cd a destra e manca cercando di emulare la cantante della situazione, che puntualmente si propone come la sbranamaschi di turno (e qualcuno qua potrebbe anche cambiare la parte "maschi" con qualcosa d’altro, guardando la foto a fondo articolo), e promette velatamente di svelare il suo segreto in cambio dell’acquisto dell’album.
Davvero io capisco tutte queste cose guardando come si presenta un gruppo? SI! Comunque, per un motivo apparentemente inspiegabile, forse in seguito all’ascolto "obbligato" delle song del gruppo in una discoteca (la commerciale è proprio morta), mi sono trovato a farmi prendere dal sound del succitato gruppo, per cui da bravo scopritore di talenti che sono ovviamente io non ascolto l’album più recente, ma vado alla ricerca delle loro radici e pertanto mi appresto a s… ehm … (oddio! ) …. aquistare ELEPHUNK, l’incredibile primo album del succitato gruppo, con la speranza di trovare qualche perla nel fango come farebbe Lele Mora in un centro immigrati … e sapete cosa è successo???

Niente. Semplicemente l’album non si rivela la vulcanica eruzione di singoli che abbiamo sentito in radio per tutto l’anno passato, o meglio i singoli ci sono, solo che sono assolutamente e completamente diversi dalle versioni ascoltate in radio e TV.. sono tutti riarrangiati! Le versioni dell’album sembrano tutte registrate in un centro parrocchiale di paese, con cori modello "gospel" alla sister act con l’aggiunta di chitarre da spiaggia jamaicane (e sicuramente al momento della registrazione girava qualcosa d’altro oltre alle chitarre).
Where is the love è tutta allungata con l’acqua e la candeggina fino a durare quattro minuti e mezzo, seguita a ruota da una traccia fantasma sulla quale non mi pronuncio neanche, tanto dopo aver finito questo articolo la vorrete sentire. La famosissima e pubblicizzatissima "Shut up" dura QUATTO MINUTI e CINQUANTACINQUE SECONDI!!! Com’è possibile visto che in radio ne durava al massimo tre? Ma è chiaro! Perchè mezza canzone passa con la bionda che si impegna in urletti tipo "sono inchiodata sul water" che mi ricordano tanto la Bertè quando cantava sotto barbiturici. Hey mama è tutta suonata con una tastiera anni 40 che la fa sembrare più la colonna sonora di un locale per scambisti che una hit single da passare in radio (e in effetti non ha resistito molto nelle chart) Ma la perle delle perle, la creme delle creme… è "let’s get retarded"! Eh si, perchè "Let’s get it started" nell’album non c’è!! Si chiama invece "Let’s get retarted"! La canzone in sè sarebbe anche uguale a quella che girava per la radio .. peccato per il testo che onestamente penso sia riferito agli acquirenti dell’album, che dopo averlo ascoltato devono essere appunto dei ritardati per non rendersi conto di essere stati fregati!

Dopo questo sfogo, che spero vi sia piaciuto e serva da monito a chi di vuoi vuole acquistare il primo album dei Black eyed peas, passo allegramente all’ascolto del più recente "Monkey Business" e vi lascio con un quesito …
ma ai live questi cosa suonano???
15 October
Per i fan dei MUSE
C’è una petizione in corso, per richiedere alla Taste Music di pubblicare il DVD del concerto di Earls Court a Londra, dello scorso 19-20 Dicembre 2004. Come fan sarei già molto felice di mettere le mani su tale DVD, ma soprattutto voglio che firmate perchè io a quel concerto c’ero ed ho anche preso tra i denti la chitarra elettrica di Matthiew Bellamy, che nel bel mezzo del concerto ha pensato bene di sfasciarla sul palco per poi lanciarla tra i disgraziati nel parterre. Ah, che esperienza assolutamente memorabile!
Il link per firmare la petizione è QUESTO.
13 October
Inserito Guestbook
Ho deciso di creare un Guestbook di modo che tutti coloro che visitano il sito abbiano la possibilità di lasciare un segno del proprio passaggio, senza essere costretti a commentare un determinato post.
SE CI SIETE FATEVI SENTIRE QUA!!
PS: Per tutti coloro che non hanno un account MSN, ho creato un guestbook esterno: Cliccate QUA
L’arte del non far niente
Diciamola chiaramente: E’ finita l’era delle presentatrici, delle conduttrici, delle ballerine e delle attrici. Un tempo, se volevi andare in TV dovevi saper fare tutto questo, ma la realtà è cambiata e ora, se vuoi avere successo, ma veramente successo, non devi saper fare niente. E’ così, meno sai fare, più hai successo. Ok, ho scoperto l’acqua calda, diranno in molti. Ma allora come mai tutti quelli che non sanno fare niente non sono famosi? Questione di ganci? Anche .. (vero Costantino?), ma non solamente. Prendiamo ad esempio la regina delle nullafacenti, Loredana Lecciso, che chissà perchè, tutti la conoscono, nessuno la stima e nessuno la ammira, e inoltre tutti ne parlano male eppure, inutile negarlo, è pubblicata sui giornali più lei del Papa. Perchè? Perchè è famosa? Tutti mi dicono "perchè è scema", ma anche la Littizzetto è scema ma non è così famosa, allora alcuni mi dicono "Perchè è la moglie di Al Bano che è famoso", ma la moglie di Berlusconi non è così famosa. La verità è questa: Perchè non sa fare niente. E’ lì il punto, secondo voi se la Lecciso avesse uno show dove balla, o dove canta (e lo sapesse fare, per inteso), qualcuno la cagherebbe di striscio? No. Lei ha scoperto l’arte del non fare un cazzo, e di farsi dare i soldi dagli italiani per vederla non fare un cazzo. Ed è un genio. Brava Loredana! Ti prego sii la mia luce, sii il mio Guru, tramandami la tua conoscenza … se vuoi sono anche disposto a disimparare le cose che so!
11 October
Benvenuti
Oleee Benvenuti al mio Blog!
Eccheccacchio, oramai il Blog ce l’ha anche il mio cane, non vedo perchè non posso averlo io che ho sempre tante cose belle (e soprattutto intelligenti ) da dire.
Innanzitutto comincerò facendo un po’ di propaganda per la mia giornalista preferita che è SILVIA VADA (oleee coro da stadio in sottofondo), la vera perla di Studio Aperto, e che ogni giorno ci regala nuove emozioni e servizi memorabili. Come non ricordare i più grandi capolavori che l’hanno lanciata nei cuori dei giovani, tra cui "gioca gioca con il calciobalilla", "Giuliana Sgrena torna a casa" (come testimonia anche il blog in link), o il più recente "Vasco Rossi saluta il suo fan". Nel corso degli anni Silvia ci ha regalato emozioni preziose e rare, che ci accompagneranno per il resto della nostra vita, la sua verve, il suo graffiante stile nel gestire storie tristi che parlano di gente come noi, le sue domande sibilline (<>). SILLLVVIAAAA SEI GRANDE!! Aspettiamo sempre con ansia il tuo prossimo servizio!

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